Dalle misure relative al superbonus e ai bonus edilizi, approvate con la legge di conversione al DL 11/2023, alle istruzioni per la fruizione dei bonus energia per le imprese del 1° trimestre 2023, passando per l'assegno unico. Le novità di Fisco e Lavoro della settimana
Tra le novità per il mondo del Fisco e del Lavoro, nella settimana compresa tra il 3 e l’8 aprile 2023, ci sono quelle relative al superbonus e ai bonus energia per le imprese.
Da segnalare, innanzitutto, l’approvazione definitiva del Senato alla legge di conversione del decreto 11 del 2023, che rende ufficiali le misure relative ai bonus edilizi e alla cessione del credito.
Tra le novità più rilevanti: la proroga per la scadenza delle villette al 30 settembre, la possibilità di effettuare comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per i crediti relativi alle spese sostenute nel 2022 oltre la scadenza del 31 marzo e l’opzione di detrazione in 10 anni in caso di importi pagati lo scorso anno.
In questa settimana si sono inoltre aggiunti gli ultimi tasselli a completamento dell’operatività del bonus energia per le imprese. L’Agenzia delle Entrate ha approvato prima il nuovo modello per la comunicazione relativa alla cessione del credito e, successivamente, i codici tributo per l’utilizzo dell’agevolazione da parte dei cessionari.
Novità anche in tema di assegno unico, con servizio INPS per il calcolo della somma aggiornato con le maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023 e la circolare dell’Istituto che riepiloga le novità e fornisce le le tabelle con gli importi del trattamento e relative soglie ISEE aggiornate.
Le misure approvate del superbonus: dalla proroga per la scadenza delle unifamiliari alla detrazione in 10 anni
Protagonista della settimana fiscale è, ancora una volta il superbonus.
Il periodo che si conclude oggi, quello tra il 3 e l’8 aprile ha visto la doppia approvazione parlamentare al testo della legge di conversione al decreto numero 11 del 2023.
Il 4 aprile è stata votata la fiducia alla Camera dei deputati. Il testo è poi stato trasmesso al Senato, lo stesso giorno, per poi ottenere un’approvazione lampo il giorno successivo.
Il via libera definitivo rende ufficiali le misure approvate, che saranno in vigore secondo quanto indicato in Gazzetta Ufficiale.
Tanti gli interventi per “prendere tempo” alla ricerca di una soluzione che possa risolvere definitivamente il problema dei crediti incagliati.
Nel nuovo testo trova spazio la proroga per la scadenza delle unifamiliari al 30 settembre 2023.
Viene inoltre introdotta la possibilità di utilizzare la remissione in bonis, e provvedere alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa alla cessione dei crediti per le spese sostenute nel 2022 entro il termine del 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro.
Tra le misure c’è anche la possibilità di portare in detrazione le somme in 10 anni, aumentando la capienza fiscale del contribuente. L’agevolazione lunga potrà essere scelta anche dai cessionari per somme oggetto di comunicazione inviata entro il 31 marzo 2023.
Per banche e assicurazioni viene introdotta la possibilità di trasformare i crediti in BTP con scadenza a 10 anni, a partire dal 1° gennaio 2028. Gli interventi nel complesso si muovono alla ricerca di una soluzione per i crediti incagliati, allungando i tempi per il recupero delle somme.
Grande assente nel testo della legge di conversione del DL 11/2023 è la proposta ABI-ANCE, di permettere a banche e assicurazioni di utilizzare in compensazione con F24 i crediti dei bonus edilizi con parte dei debiti dei proprio correntisti o clienti.
In mancanza di una misura in grado di risolvere completamente il problema, si possono prevedere ulteriori interventi dell’Esecutivo.
Bonus energia imprese, comunicazione della cessione del credito dal 5 aprile
Un altro tema che ha caratterizzato la settimana in chiusura è il bonus energia per le imprese.
A riguardo sono arrivati i tasselli mancanti per la piena operatività dell’agevolazione, con riferimento alle misure inserite nella Legge di Bilancio 2023, che ha stabilito i crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas nei mesi di gennaio, febbraio e marzo dell’anno in corso.
Con il provvedimento del 3 marzo scorso l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello per la comunicazione relativa alla cessione del credito, che può essere inviata dal 5 aprile scorso.
Per le scadenze di riferimento si dovrà tenere in considerazione la tipologia dell’azienda.
Il 6 aprile scorso sono inoltre stati approvati i codici tributo che i cessionari dovranno utilizzare per la compensazione delle somme con modello F24.
Tutto pronto, quindi, per l’utilizzo dei crediti d’imposta relativi al 1° trimestre del 2023.
Per i mesi di aprile, maggio e giugno le misure sono state riproposte in forma ridotta dal decreto Bollette, nel rispetto di determinati requisiti. A ridosso del termine del 2° trimestre sarà più facile valutare se le misure saranno necessarie per rispondere al caro energia.
Al momento gli effetti sembrano attenuarsi, anche grazie all’arrivo della primavera e ad altri fattori.
Assegno unico 2023, novità su calcolo e importi
Settimana ricca di novità per quanto riguarda l’assegno unico, la prestazione INPS per i nuclei familiari con figli a carico.
L’Istituto ha rilasciato la nuova versione del simulatore per calcolare l’importo del trattamento spettante, in modo da fornire alle famiglie un quadro più completo per quel che riguarda la fruizione della prestazione.
La versione aggiornata permette di calcolare l’importo dell’assegno che verrà corrisposto nel 2023, includendo anche le maggiorazioni previste dalla della Legge di Bilancio 2023 ed è ora disponibile per gli utenti sul portale istituzionale, senza necessità di autenticazione.
Inoltre, a ridosso del fine settimana, l’INPS ha pubblicato una circolare in cui ha riepilogato tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia e ha fornito le nuove tabelle con gli importi del trattamento e le relative soglie ISEE aggiornate.
Ricordiamo che si tratta delle maggiorazioni del 50 per cento dell’importo previste per i nuclei familiari con figli con meno di un anno d’età, con almeno quattro figli a carico e con figli disabili.
L’Istituto, inoltre, ha sottolineato come chi ha già presentato una domanda per l’assegno unico entro il 28 febbraio 2023, che non sia decaduta o non sia stata respinta, revocata o oggetto di rinuncia, non dovrà ripresentarla, ma dovrà solamente indicare eventuali variazioni delle informazioni fornite e aggiornare l’ISEE al 2023.
A questo proposito, l’INPS comunica che è in fase di rilascio il nuovo Portale Unico ISEE, per la presentazione online dell’ISEE, anche precompilata.
C’è tempo fino al prossimo 30 giugno 2023 per aggiornare l’ISEE. Entro questa data, infatti, l’importo sarà erogato con tutti gli arretrati dal mese di marzo. Senza una DSU aggiornata si riceverà l’importo minimo, cioè 50 euro per figlio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Le misure approvate del superbonus e le istruzioni sul bonus energia per le imprese