Ieri, 27 marzo 2023, è continuato l'esame in Commissione Finanze della Camera sugli emendamenti al DL 11/2023. Nodo centrale: l'utilizzo della detrazione in 10 anni, per i crediti oggetto di comunicazione all'Agenzia delle Entrate fino al 31 marzo prossimo. La possibilità solo per le banche, mentre Giorgetti apre all'allungamento fino a 20 anni
Il superbonus continua ad essere un tema centrale nel panorama del Fisco.
Il 21 marzo si sono svolte due manifestazioni degli esodati, a Roma e a Genova.
Il 23 marzo la Commissione Finanze della Camera ha iniziato l’esame della legge di conversione del decreto 11 del 2023 e la votazione è continuata fino alla serata di ieri, 27 marzo.
Mentre si avvicina sempre di più il rinvio della scadenza per villette e unifamiliari, che dovrebbe slittare almeno al prossimo 30 settembre 2023, si cerca la quadra per la questione aperta dei crediti incagliati.
Tramontata la proposta di compensazione esterna con F24, suggerita da ABI e ANCE, la soluzione potrebbe arrivare da una piattaforma gestita da Enel X.
La società del gruppo Enel, dedicata al futuro dell’orizzonte dell’energia, potrebbe diventare acquirente dei crediti e veicolo ponte nei confronti di soggetti terzi. Una soluzione che non richiederebbe interventi normativi.
La discussione di ieri è stata animata anche dall’ampliamento della platea dei soggetti che possono beneficiare della detrazione fino a 10 anni, per le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate effettuate fino al 31 marzo. La possibilità dovrebbe essere riservata esclusivamente alle banche.
Dal Governo arrivano segnali di apertura. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, si è spinto oltre, dichiarandosi favorevole alla detrazione fino a 20 anni.
Via libera, inoltre, alla remissione in bonis per chi non sarà riuscito a trovare un acquirente per i crediti relativi a spese sostenute nel 2022.
Superbonus, conversione del DL 11/2023: detrazione in 10 anni solo per le banche
Con l’inizio della primavera il clima dovrebbe diventare mite ma è rovente quello del superbonus.
A pochi giorni dalle prime importanti scadenze del 2023, cresce la richiesta di soluzioni rapide ai nodi ancora da sciogliere, soluzioni che sembrano in arrivo.
Uno questione aperta e in fase di definizione è quella relativa ai “crediti incagliati”, ovvero le somme ancora bloccate nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese.
Nella giornata del 21 marzo 2023 si sono svolte due manifestazioni, una a Roma e una a Genova. Alla manifestazione che si è svolta a piazza della Repubblica a Roma hanno partecipato i cosiddetti “esodati del superbonus”.
A una settimana dalla protesta dei lavoratori e degli imprenditori, la cui situazione critica si è accentuata soprattutto dopo l’approvazione del decreto 11 del 16 febbraio 2023 che ha bloccato cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi edilizi per i quali non era già stata presentata una CILA o una CILAS alla data del 17 febbraio scorso, si prospetta l’adozione di una piattaforma per i crediti dei bonus edilizi.
La gestione potrebbe essere affidata a Enel X, la società del gruppo Enel dedicata al futuro dell’orizzonte dell’energia.
La stessa potrebbe diventare acquirente dei crediti e veicolo ponte nei confronti di soggetti terzi, fornendo un espediente che non richiederebbe ulteriori interventi sulle norme.
Dopo la discussione in Commissione Finanze della Camera, tra gli emendamenti con più ampia convergenza delle parti politiche c’è la proroga per la scadenza per villette e unifamiliari, al momento fissata al 31 marzo 2023.
Dopo il tira e molla sulla durata della proroga, la scadenza dovrebbe essere spostata al 30 settembre 2023 anziché al 30 giugno prossimo.
Per quanto riguarda la possibilità di allungare l’utilizzo della detrazione a 10 anni per i crediti oggetto di comunicazione entro il 31 marzo 2023, la stessa dovrebbe essere riservata esclusivamente alle banche.
Sul tema è intervenuto anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il quale ieri ha dichiarato all’Ansa di essere favorevole all’utilizzo in 5, 10 o anche 20 anni.
La soluzione è stata ritenuta idonea e senza problemi di finanza pubblica.
Per l’ufficialità si dovrà attendere l’approvazione del testo della legge di conversione al DL 11/2023 da parte della Commissione Finanze e poi la doppia approvazione delle aule di Camera e Senato.
Superbonus, detrazione fino a 10 anni per le comunicazioni fino al 31 marzo: solo per le banche
L’imminente scadenza, per i bonus edilizi, della comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa ai crediti per le spese sostenute nel 2022, impone ritmi serrati per l’adozione di soluzioni.
Per i lavori che rientrano nel superbonus, i contribuenti che intendono (e possono) scegliere la strada della cessione del credito dovranno inoltrare tale comunicazione entro il 31 marzo prossimo.
Preliminarmente, però, dovrà essere trasmessa l’asseverazione all’ENEA, entro venerdì 24 marzo, considerando i 5 giorni lavorativi che devono intercorrere tra la ricezione dell’avvenuta trasmissione dell’asseverazione e l’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Cosa succederà a chi non riuscirà a cedere i crediti e inviare tale comunicazione entro il termine indicato? I contribuenti potranno servirsi della remissione in bonis, che darà la possibilità di provvedere alla comunicazione entro il 30 novembre prossimo, termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
La possibilità permetterà di “sanare” l’omesso adempimento comunicativo, con il pagamento di una sanzione di 250 euro.
La soluzione è già stata adottata lo scorso anno per le spese relative al 2021 e non prevede difficoltà particolari a livello tecnico.
Come già anticipato, oltre alla misura per permettere di guadagnare tempo, c’è il possibile allungamento dei tempi per fruire dell’agevolazione. In luogo dei 4 o 5 anni previsti (sulla base dell’anno di sostenimento dei lavori) la detrazione in dichiarazione dei redditi sarà permessa fino a 10 anni, ma solo alle banche.
La possibilità, già prevista dal decreto Aiuti quater per le comunicazioni inviate entro lo scorso 31 ottobre 2022, sarà estesa anche ai crediti le cui comunicazioni all’Agenzia delle Entrate saranno inviate entro il 31 marzo.
Tale possibilità, se da un lato non risolve il problema di liquidità di contribuenti e imprese che ha portato al blocco di diversi cantieri, potrebbe però permettere ai soggetti a vario titolo coinvolti in interventi di superbonus di cederli agli istituti di credito che avrebbero ottenuto ulteriore capienza fiscale.
Anche per questa soluzione si dovrà attendere la conclusione della votazione, in Commissione Finanze, del testo della legge di conversione del DL 11/2023. L’ufficialità arriverà al termine dell’iter parlamentare, al momento non sono state pubblicate anticipazioni da parte di fonti istituzionali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Superbonus, detrazione fino a 10 anni per le comunicazioni fino al 31 marzo 2023: Giorgetti apre a 20 anni