Banche e assicurazioni potranno convertire i crediti del superbonus in BTP, buoni del tesoro poliennali, con scadenza minima a 10 anni e a partire dal 1° gennaio 2028. La misura entra nel testo della Legge di conversione del DL 11/2023 in discussione alla Camera. Oggi, 30 marzo, si vota la fiducia
Nella legge di conversione del decreto 11 del 2023 viene introdotta la possibilità, per banche e assicurazioni che hanno esaurito la capienza, di utilizzare i crediti del superbonus sottoscrivendo BTP, buoni del tesoro poliennali.
La scadenza dei buoni dovrà essere almeno a 10 anni e a partire dall’anno 2028.
La misura è arrivata nella giornata di discussione del testo alla Camera dei deputati, iniziata ieri, 29 marzo.
Per oggi, 30 marzo, è previsto il voto di fiducia che poi porterà all’approvazione del testo, da trasmettere al Senato per il via libera definitivo.
Crediti superbonus, BPT almeno a 10 anni per banche e assicurazioni
Nella giornata di ieri, 29 marzo 2023, la legge di conversione del decreto numero 11 del 2023, il cosiddetto decreto Blocca cessioni, è arrivata alla Camera dei deputati.
Nel corso della discussione è stato richiesto, da diverse forze politiche, di introdurre nel testo in extremis la proposta di ABI e ANCE.
L’ipotesi di permettere alle banche di utilizzare i crediti in compensazione esterna con F24, con parte dei debiti dei propri clienti o correntisti, è stata nuovamente scartata.
Per le banche e le assicurazioni che abbiano esaurito la propria capienza fiscale è stata introdotta nel testo la possibilità di “trasformare” i crediti del superbonus in BTP, buoni del tesoro poliennali con scadenza almeno a 10 anni.
Tali buoni dovranno essere come minimo con scadenza decennale a partire dal 1° gennaio 2028.
A fornire dettagli sulla misura è stato il quotidiano Italia Oggi, che ha specificato che l’introduzione ha richiesto un’ulteriore passaggio in Commissione Finanze per dettagliare la possibilità.
Per escludere possibili effetti negativi sulla finanza pubblica la Ragioneria generale dello Stato ha richiesto di specificare che la conversione dei crediti del superbonus in BTP potrà avvenire esclusivamente con emissioni “ordinarie.”
Il termine porta ad escludere emissioni straordinarie, con eventuali ripercussioni per le casse dello Stato.
Il quotidiano Italia Oggi anticipa ancora che l’acquisto sarà autorizzato nel limite del 10 per cento della quota annuale che supera i crediti relativi al superbonus già utilizzati in compensazione.
Le istruzioni operative per adottare tale possibilità saranno fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Crediti superbonus, oggi si vota alla Camera sulla fiducia
Per avere l’ufficialità sulle misure correttive del decreto numero 11 del 2023 si dovrà attendere la doppia approvazione del testo da parte delle Camere.
Nella giornata di ieri, 29 marzo, è iniziata la discussione presso la Camera dei deputati.
Oggi, 30 marzo 2023, il voto di fiducia. Dalle ore 16.30, l’Aula sarà chiamata a votare sulla questione di fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione.
Dalle ore 18.00 inizierà il voto con appello nominale.
Dopo il precedente via libera della Commissione Finanze della Camera, il testo sarà quindi “blindato” per l’approvazione della Camera.
Successivamente dovrà passare al Senato per il via libera definitivo. Il via libera alla legge di conversione dovrà arrivare entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, che è avvenuta lo scorso 16 febbraio.
L’“ok” definitivo al testo dovrà quindi arrivare entro il prossimo 17 aprile. Con la legge di conversione del decreto Blocca cessioni arriverà l’ufficialità anche per molte altre misure, tra le quali la proroga al 30 settembre per la scadenza di villette e unifamiliari.
Il termine è al momento fissato al 31 marzo 2023 e si ipotizza un’anticipazione del rinvio attraverso un comunicato stampa di fonti istituzionali, anche se a ridosso della scadenza non sono state effettuate comunicazioni in tal senso.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Crediti superbonus, BTP almeno a 10 anni per banche e assicurazioni