La riforma fiscale sarà protagonista del periodo estivo. Lo ha anticipato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. Due decreti in arrivo prima della pausa estiva. Protagonista sarà ancora una volta anche il concordato preventivo biennale
Anche la riforma fiscale è al centro della settimana appena trascorsa.
Il viceministro dell’Economia e delle Finanze ha anticipato l’arrivo di nuovi decreti attuativi che si aggiungeranno alle modifiche al sistema tributario.
A breve verrà approvato il decreto con le misure in materia di imposte dirette e indirette, così come il decreto relativo al concordato preventivo biennale.
Quest’ultimo è stato protagonista della settima in chiusura, proprio all’inizio della settimana.
Il 15 luglio, infatti, è stato messo a disposizione dei contribuenti, che applicano il regime forfettario, il software per il calcolo delle proposte da inviare all’Agenzia delle Entrate.
La stessa Amministrazione finanziaria ha promosso l’utilizzo dello strumento con un’apposita campagna promozionale che evidenzia i vantaggi dell’adesione per le partite IVA.
Nella settimana in chiusura si sono fatte largo anche la possibile proroga della rata della rottamazione quater in scadenza il 31 luglio prossimo, la conferma dello “stop” all’ACE e la riforma delle pensioni.
Riforma fiscale: novità in arrivo prima della pausa estiva
Oltre al caldo estivo, il mese di luglio si presenta caldo anche per le novità in arrivo per il Fisco.
Prima della pausa estiva, infatti, dovrebbero essere approvati altri due decreti attuativi della Riforma fiscale, che si aggiungono a quelli già approvati.
In arrivo le misure in merito a:
- imposte dirette e indirette;
- concordato preventivo biennale.
Le anticipazioni sono state rilasciate dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, in un’intervista a Radio24 del 18 luglio scorso.
Le Commissioni Finanze e Tesoro di Camera e Senato saranno impegnate nella formulazione di pareri sugli schemi di decreti legislativi proposti, che aggiungeranno due tasselli alla delega per la riforma fiscale approvata la scorsa estate in parlamento.
La prima fase dei lavori ha interessato provvedimenti senza impatti sulle casse dello Stato. Per quelli successivi sarà necessario reperire le apposite coperture economiche.
Il governo è al lavoro ma potrebbe essere necessario più tempo del previsto.
Concordato preventivo biennale: al via le adesioni per i forfettari con la campagna dell’Agenzia delle Entrate
Uno dei due decreti di attuazione della Riforma fiscale, che potrebbe arrivare prima della pausa estiva, ha come oggetto il concordato preventivo biennale.
Nella settimana in cui si è aperta anche per i forfettari la possibilità di presentare domande di adesione, dopo la messa a disposizione dell’apposito software da parte dell’Agenzia delle Entrate, da più parti sono stati richiesti interventi correttivi per favorire la partecipazione delle partite IVA.
Un’obiettivo sposato anche dall’Agenzia delle Entrate, che nella settimana che sta volgendo al termine ha pubblicato una campagna di comunicazione per evidenziare i vantaggi dell’adesione.
Al momento la misura è stata accolta quasi con freddezza e le richieste di adesione sono state piuttosto limitate. D’altro canto lo strumento è al centro dei piani del governo per recuperare le risorse necessarie, ad esempio, al rinnovo del taglio dell’IREF.
Si dovrà ancora attendere per sapere se lo strumento “funzionerà” anche se al momento la prospettiva non è delle migliori.
Rottamazione quater: proroga in arrivo per la rata in scadenza il 31 luglio 2024
Si avvicina la scadenza del 31 luglio 2024: in programma c’è, tra gli altri termini, il versamento della quinta rata dello strumento introdotto nell’ambito della cosiddetta Tregua fiscale promossa con la Legge di Bilancio 2024.
All’avvicinarsi della scadenza, però, si fa spazio la possibilità di una proroga, dal momento che la data di fine mese è particolarmente affollata anche per la sovrapposizione del termine di versamento di saldo e primo acconto delle imposte per le partite IVA.
La proposta per il governo è stata avanzata dalla Commissione Finanze della Camera visto che l’ultimo giorno del mese è da bollino rosso. L’obiettivo è quello di non far gravare sui contribuenti ulteriori oneri di pagamento nella stessa scadenza.
Si dovrà attendere per sapere se la proroga verrà effettivamente accordata, anche se il tempo è agli sgoccioli e un rinvio a ridosso della scadenza non sarebbe molto efficace.
Chiusura all’ACE e riforma delle pensioni in standby
In settimana sono arrivate notizie anche in merito all’ACE, l’Aiuto alla Crescita Economica, e alla riforma delle pensioni.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha rinnovato la chiusura all’agevolazione per le imprese.
L’abolizione da parte della Legge di Bilancio avrebbe dovuto essere compensata da altri strumenti a sostegno delle aziende.
Al momento però la maxi deduzione per le assunzioni è partita in netto ritardo e anche sugli altri strumenti non ci sono ancora certezze.
E ancora, per Transizione 5.0 si attende ancora il decreto attuativo, complicando la situazione dei soggetti interessati a programmare investimenti.
Anche per la riforma delle pensioni la strada sembra decisamente in salita. Anche in questo caso è stato lo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze ha chiarire che non c’è ancora alcuna certezza sul futuro delle pensioni.
La discussione è stata rinviata a dopo la presentazione del piano strutturale di bilancio di medio termine, in base alle nuove regole della governance europea e agli interventi legati alla sostenibilità del sistema pensionistico.
C’è però “tanta carne al fuoco” e ad avere una corsia preferenziale dovrebbero essere le misure di tipo fiscale: il taglio del cuneo e la rimodulazione dell’IRPEF. Anche in questo caso si dovrà attendere.
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