Riforma fiscale, sprint prima della pausa estiva: dalle imposte al concordato, le novità attese

Riforma fiscale, nuovi decreti di attuazione attesi prima della pausa estiva: dallo schema definitivo in materia di concordato alle misure in materia di imposte dirette e indirette. Le anticipazioni del Viceministro dell'Economia, Maurizio Leo

Riforma fiscale, sprint prima della pausa estiva: dalle imposte al concordato, le novità attese

La riforma fiscale punta a nuovi decreti legislativi operativi prima della pausa estiva.

Dall’approvazione definitiva del testo particolarmente atteso relativo al concordato preventivo biennale, fino alle nuove misure in materia di imposte dirette e indirette, il Governo vuole chiudere in tempi brevi la prima fase di lavori sull’attuazione della legge delega.

Ad anticipare le novità è stato il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, in un’intervista rilasciata a Radio24 il 18 luglio 2024.

Riforma fiscale, sprint prima della pausa estiva: dalle imposte al concordato, le novità attese

La pausa estiva dei lavori di Governo e Parlamento dovrebbe iniziare dopo la prima settimana di agosto. Uno stop feriale che sarà anticipato dalla chiusura del primo step di interventi previsti per l’attuazione della legge delega in materia di riforma fiscale.

Il lavoro del Governo, e in particolare del MEF, si lega all’iter che vede impegnate le Commissioni Finanze e Tesoro di Camera e Senato per la formulazione di pareri sugli schemi di decreti legislativi proposti.

Quello più attenzionato è relativo alle misure in materia di concordato preventivo biennale, accertamento e semplificazione degli adempimenti tributari, sia perché incide sul calendario delle scadenze fiscali e parimenti perché andrà a modificare - anche in misura sostanziale - alcune delle novità più rilevanti introdotte dal Governo.

L’obiettivo posto in evidenza dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è di approvare a stretto giro non solo il correttivo sul concordato, ma anche i decreti di riforma delle imposte di registro, sulle successioni e sulle donazioni, delle imposte di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA, così come la riforma delle dogane e delle imposte sui redditi.

“Stiamo procedendo a ritmi serrati”, evidenzia il padre della riforma fiscale. La prima fase dei lavori sulla riforma fiscale ha riguardato i provvedimenti a costo zero. Per gli step ulteriori, per i quali si renderà necessario prevedere specifiche coperture economiche, il lavoro resta per il momento sospeso ed è presumibile che se ne parlerà solo a ridosso della fine dell’anno.

Riforma fiscale, più certa la flat tax per il concordato preventivo biennale

Nell’intervista radiofonica del 18 luglio il Viceministro Leo è tornato a parlare anche dei correttivi richiesti da Camera e Senato in relazione al concordato preventivo biennale.

La richiesta unanime delle Commissioni, così come delle associazioni di categoria audite negli scorsi giorni, è di rendere più vantaggioso l’Istituto.

“Il meccanismo può funzionare applicando la flat tax, questo quanto evidenziato dal Viceministro sulla base di quanto emerso dopo le audizioni in Commissione. Una novità che stando alle ultime anticipazioni sarebbe stata accolta positivamente dal Governo e che salvo passi indietro dovrebbe quindi trovare spazio nel testo del decreto correttivo atteso in Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva.

Non si tratterà di un condono, evidenzia Leo, e l’imposta agevolata si applicherà esclusivamente sull’incremento di reddito rispetto al 2023. Anticipazioni sulle quali si resta in ogni caso in attesa di conferme ormai a strettissimo giro.

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