Scadenze fiscali luglio 2024, calendario da bollino rosso: si parte con le imposte

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Gran pienone di scadenze fiscali nel mese di luglio 2024: si apre la corsa ai versamenti delle imposte sui redditi, con un tris di appuntamenti fino alla fine del mese. Dalla TARI ai contributi di colf e badanti, l'elenco degli adempimenti prima della pausa estiva

Scadenze fiscali luglio 2024, calendario da bollino rosso: si parte con le imposte

Scadenze fiscali di luglio 2024, gran pienone di adempimenti e versamenti prima della pausa estiva.

Il calendario delle scadenze si apre lunedì 1° luglio con l’importante appuntamento con il saldo 2023 e il primo acconto 2024 delle imposte sui redditi. Dall’IRPEF alla cedolare secca, i primi ad essere chiamati alla cassa sono lavoratori dipendenti e pensionati.

Per le partite IVA l’appuntamento slitta al 31 luglio, stessa data prevista in via generale per i pagamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento.

A fine mese è in calendario inoltre una nuova scadenza per chi ha aderito alla rottamazione quater ed è tenuto a versare la quinta rata dovuta.

Luglio è anche il mese della scadenza della TARI in molti comuni, e in parallelo ad essere chiamati alla cassa sono anche i datori di lavoro domestico in relazione alla seconda rata dei contributi di colf e badanti.

Non mancano in calendario dichiarazioni e adempimenti periodici, che contribuiscono ad affollare l’elenco delle scadenze del mese che precede il periodo, seppur breve, della tregua estiva.

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Il calendario delle scadenze fiscali di luglio 2024

AdempimentoScadenza
Saldo e primo acconto imposte sui redditi 1° luglio 2024
Domanda esonero canone Rai secondo semestre 2024 1° luglio 2024
Modello Redditi 2024 cartaceo 1° luglio 2024
Dichiarazione IMU 2024 1° luglio 2024
Seconda rata contributi colf e badanti 2024 10 luglio 2024
Adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS 16 luglio 2024
Elenchi Intrastat 25 luglio 2024
TARI 31 luglio 2024
Saldo e primo acconto imposte sui redditi partite IVA soggetti ISA e forfettari 31 luglio 2024
Saldo e primo acconto imposte sui redditi con maggiorazione 0,40 per cento 31 luglio 2024
Quinta rata rottamazione quater 31 luglio 2024

Scadenza il 1° luglio 2024 per saldo e primo acconto delle imposte sui redditi

Il calendario delle scadenze di luglio si apre con la coda degli adempimenti previsti in via ordinaria per il 30 giugno, termine che cadendo di domenica è automaticamente differito di un giorno.

Nel calendario delle scadenze la prima data da annotare in calendario è quella del 1° luglio 2024, data ultima per dipendenti e pensionati tenuti a versare il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi, dall’IRPEF alla cedolare secca.

Seguirà la doppia scadenza del 31 luglio 2024, che interesserà sia dipendenti e pensionati che intendono pagare con maggiorazione che le partite IVA che applicano gli ISA e i forfettari.

Come di consueto, i versamenti possono essere rateizzati e differiti di trenta giorni, previa maggiorazione delle somme dovute dello 0,40 per cento.

Di seguito il calendario dettagliato delle scadenze da rispettare:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
1° Luglio 0,00 31 luglio 0,00
16 luglio 0,17 20 agosto 0,18
20 agosto 0,50 16 settembre 0,51
16 settembre 0,83 16 ottobre 0,84
16 ottobre 1,16 18 novembre 1,17
18 novembre 1,49 16 dicembre 1,5
16 dicembre 1,82

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento

In scadenza il 1° luglio il modello Redditi 2024 cartaceo, la dichiarazione IMU e la domanda di esonero dal canone Rai

Sempre per il 1° luglio sono in scadenza tre ulteriori importanti adempimenti.

In primis, entro questa data sarà necessario presentare il modello Redditi 2024 in formato cartaceo, per i contribuenti non obbligati alla presentazione telematica.

Possono ancora presentare il modello Redditi PF cartaceo i contribuenti che

  • pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il modello 730, non possono presentarlo
  • pur potendo presentare il 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Redditi (RM, RS, RT, RW)
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.

La dichiarazione in forma cartacea deve essere presentata presso gli uffici postali entro il 30 giugno, data che come anticipato cadendo di sabato è automaticamente differita a lunedì 1° luglio 2024.

È fissato al 1° luglio anche il termine ultimo per presentare la dichiarazione IMU 2024.

L’invio dei dati, che quest’anno slitta di un giorno perché il termine ordinario cade di domenica, è previsto normalmente entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui:

  • ha avuto inizio il possesso degli immobili;
  • sono intervenute variazioni che incidono sul versamento dell’imposta.

In scadenza il 1° luglio anche la seconda finestra per beneficiare dell’esonero dal pagamento del canone Rai, che si applicherà però esclusivamente dal secondo semestre.

La dichiarazione sostitutiva dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate per dichiarare che in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica è detenuto un apparecchio TV da parte di alcun componente della stessa famiglia anagrafica.

Scadenza il 10 luglio 2024 per i contributi colf e badanti

Dopo il pienone di appuntamenti del primo del mese, il calendario delle scadenze di luglio 2024 riprende la sua corsa a partire da mercoledì 10.

Il 10 luglio 2024 è infatti fissato il termine per il versamento dei contributi INPS dovuti per colf e badanti.

Tali contributi devono essere pagati su base trimestrale, secondo la seguente tabella di marcia:

  • dal 1° al 10 aprile per il 1° trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio per il 2° trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre per il 3° trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio dell’anno successivo per il 4° trimestre.

Entro il 10 luglio i soggetti interessati dovranno quindi provvedere al versamento della seconda rata.

Il pagamento può avvenire:

  • tramite app IO;
  • con bollettino MAV precompilato inviato dall’INPS;
  • mediante il circuito “Reti Amiche”;
  • scaricando i bollettini pagoPA.

Scadenza il 16 luglio per gli adempimenti periodici in materia di IRPEF, INPS e IVA

Il 16 luglio 2024 tornano puntuali gli adempimenti periodici IRPEF, IVA e contributi INPS.

Il termine fisso mensile interessa sostituti d’imposta e titolari di partita IVA.

Gli adempimenti da porre in essere sono i seguenti:

  • versamento IRPEF delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese di giugno, addizionali comunali e regionali, redditi di lavoro autonomo e provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza del mese precedente;
  • versamento dei contribuiti INPS dovuti per le retribuzioni corrisposte nel mese di giugno;
  • versamento IVA per i contribuenti con liquidazione mensile relativa al mese di giugno 2024.

Nel primo caso il versamento dovrà essere effettuato con modello F24 e codice tributo 1040, competenza 06/2024.

Per il secondo pagamento si può usare lo stesso modello F24 utilizzato per i versamenti IRPEF.

Infine, per il versamento dell’imposta sul valore aggiunto, si dovrà utilizzare il modello F24 con codice tributo 6006.

Scadenze fiscali 25 luglio 2024: termine per l’invio degli elenchi Intrastat

In calendario nel mese di luglio anche il canonico appuntamento con l’invio degli elenchi Intrastat.

Dal termine del 25 luglio 2024 sono interessati gli operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale.

Nel primo caso si devono prendere in considerazione le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

Nel secondo caso, invece, il periodo di riferimento è il 2° trimestre dell’anno in corso, ovvero i mesi di aprile, maggio e giugno.

Come di consueto, sono due le possibilità a disposizione dei contribuenti per l’invio telematico.

L’adempimento può essere effettuato:

  • con invio all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange);
  • con inoltro all’Agenzia delle Entrate tramite invio telematico.

Scadenza per la TARI 2024 il 31 luglio in molti comuni

Da Napoli a Roma, il 31 luglio è fissata la prima scadenza dell’anno per la TARI 2024, la tassa sui rifiuti.

Regole e scadenze specifiche sono in tal caso fissate dai singoli comuni, ai quali si rimanda per le indicazioni di dettaglio sulle tempistiche di versamento e sull’eventuale possibilità di rateizzazione.

A differenza dell’IMU, per questo tipo di versamento non è prevista una data unica.

Il presupposto della TARI, ossia la condizione che fa scattare l’obbligo di versamento, è previsto dal comma 641 della Legge di Stabilità 2014:

il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva”.

Il comma successivo chiarisce esplicitamente chi sono i soggetti passivi della TARI:

La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria

Leggendo la norma di riferimento si comprende quindi quali siano i presupposti ed i soggetti passivi della tassa sui rifiuti. La TARI nel 2024 è dovuta dai contribuenti titolari a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Imposte sui redditi, in scadenza il 31 luglio saldo e acconto 2024 per le partite IVA e versamenti con maggiorazione

Come già anticipato in precedenza, il 31 luglio tornano in calendario le imposte sui redditi.

Questa la data entro la quale i titolari di partita IVA soggetti agli ISA e i forfettari dovranno versare il saldo 2023 e il primo acconto delle imposte sui redditi, per effetto della proroga introdotta ai fini di gestire l’avvio del concordato preventivo biennale.

Riepilogando quindi, la scadenza di saldo 2023 e primo acconto 2024 delle imposte sui redditi è pertanto così strutturata:

  • 1° luglio 2024 (il 30 giugno cade di domenica) per dipendenti e pensionati;
  • 31 luglio 2024 per titolari di partita IVA che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi non superiori ai limiti stabiliti per ciascun indice, compresi i soggetti esclusi quali i forfettari, coloro che applicano il regime di vantaggio e soci di società, associazioni e imprese di cui agli artt. 5 e 116, del TUIR.

La stessa data interesserà anche i contribuenti chiamati alla cassa entro il 1° luglio che intendono optare per il versamento delle imposte con maggiorazione dello 0,40 per cento.

Con il decreto correttivo in materia di concordato preventivo biennale approvato dal Governo il 20 giugno è stata confermata la possibilità di rinvio con maggiorazione anche per le partite IVA che pagano entro il 31 luglio. Le somme dovute maggiorate dello 0,40 per cento potranno essere versate entro il 30 agosto.

Scadenza il 31 luglio 2024 per la quinta rata della rottamazione quater

A chiudere l’affollato calendario delle scadenze fiscali di luglio c’è la rottamazione quater.

Il 31 luglio 2024 è la data ultima per pagare la quinta rata dovuta. Confermata la tolleranza di cinque giorni, per cui il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 5 agosto 2024.

Superato il termine extra concesso per legge, l’omesso o tardivo pagamento comporterà il venir meno dei benefici della definizione agevolata.

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