Concordato preventivo al via anche per i forfettari: pubblicato il software per il calcolo

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

Forfettari, parte il concordato preventivo biennale: come da cronoprogramma, il software per il calcolo delle proposte è stato pubblicato il 15 luglio 2024. Adesione entro la scadenza del 31 ottobre

Concordato preventivo al via anche per i forfettari: pubblicato il software per il calcolo

Forfettari, il concordato preventivo biennale prende il via.

Nella serata del 15 luglio è stato pubblicato l’aggiornamento al software di compilazione del modello Redditi, che nel quadro LM accoglie le procedure di adesione al patto con il Fisco per i forfettari.

Il calcolo della proposta di concordato così come la scelta di accettazione o meno si effettua tramite l’applicativo Redditionline dell’Agenzia delle Entrate, è sarà altresì disponibile anche mediante apposite funzionalità all’interno del portale dedicato alla dichiarazione precompilata.

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Concordato preventivo, pubblicato il software per i forfettari: calcolo e adesione dal 15 luglio

Il concordato preventivo biennale, partito dal 15 giugno per i soggetti ISA, prende ufficialmente il via anche per le partite IVA che applicano il regime forfettario.

Un avvio rinviato di un mese, anche a fronte dei correttivi ancora in fase di messa a punto, e che dal 15 luglio consente anche alle partite IVA minori di valutare la convenienza dell’adesione al patto con il Fisco.

Per questi il concordato preventivo parte in via sperimentale, e si presenta per questo maggiormente vantaggioso: sarà limitato ad una sola annualità, il 2024, e a fronte dei tempi lunghi di adesione si potrà di fatto “pesare” il reddito proposto dal Fisco con i risultati conseguiti quando ormai l’anno si appresta a concludersi.

C’è infatti tempo fino al 31 ottobre per aderire al concordato preventivo annuale per i forfettari, mediante il software predisposto dall’Agenzia delle Entrate che trova spazio nell’applicativo Redditionline.

Il calcolo della proposta di concordato avverrà mediante la compilazione dei campi del quadro LM del modello Redditi e, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, sarà possibile aderire al patto con l’Erario.

Forfettari, al 30 novembre il versamento delle maggiori imposte per chi accede al concordato

Verosimilmente, i calcoli di convenienza e le adesioni al concordato preventivo non partiranno prima di settembre. Non solo per l’ormai imminente avvio della pausa estiva tra contribuenti e Fisco, ma anche considerando i correttivi ancora in fase di definizione da parte del Governo.

Lo schema di decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 20 giugno è stato esaminato e discusso in Commissione Finanze di Camera e Senato, in vista del via libera definitivo.

Diverse le novità che riguarderanno anche i forfettari, tra cui la nuova causa di esclusione dal concordato per le partite IVA che nel 2024 sono passate o passeranno al regime agevolato.

In attesa di possibili sviluppi in merito alla richiesta di una flat tax per chi aderirà al patto con il Fisco, anche per i forfettari che calcoleranno gli acconti delle imposte sui redditi con metodo storico è stata introdotta una maggiorazione degli importi dovuti tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo precedente, pari al 12 per cento (4 per cento per i forfettari startup).

In caso di determinazione sulla base dell’imposta previsionale dovuta per il 2024, la seconda rata di acconto andrà versata e ricalcolata come differenza tra l’acconto complessivamente dovuto in base al reddito concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie.

Regole che impatteranno sulla scadenza del 30 novembre, quando il Fisco presenterà il conto a chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale.

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