Proroga al superbonus e novità del decreto Bollette: le notizie della settimana

Tommaso Gavi - Fisco

Anche la settimana iniziata con lunedì 27 marzo è stata caratterizzata da numerose novità sui fronti del Fisco e del Lavoro. Dalla proroga al 30 settembre per il superbonus sulle villette alla riscrittura del calendario della Tregua Fiscale con il decreto Bollette, passando per la firma del decreto attuativo che permette lo sblocco del bonus trasporti: il punto della situazione

Proroga al superbonus e novità del decreto Bollette: le notizie della settimana

Un pieno di novità per il mondo del Fisco e del Lavoro nella settimana compresa tra il 27 marzo e il 1° aprile 2023.

Continua ad essere protagonista il superbonus, con la proroga per la scadenza delle unifamiliari al 30 settembre, anticipata dal comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Spazio anche alle novità del decreto Bollette 2023, con le misure contro il caro energia per famiglie e imprese e gli interventi sul calendario della Tregua Fiscale.

Novità anche per chi potrà beneficiare del bonus trasporti 2023, il decreto attuativo è stato firmato e a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A breve l’avvio delle domande per il contributo di 60 euro.

Superbonus: il comunicato-legge del MEF blinda la proroga al 30 settembre

Come già successo in molte occasioni, la notizia della proroga per la scadenza del superbonus per villette e unifamiliari arriva a ridosso della scadenza.

Anche in questo caso l’ufficialità della misura, che rinvia il termine del 31 marzo al 30 settembre 2023, viene anticipata dal “comunicato-legge” del MEF.

Alla vigilia della scadenza e in attesa della conclusione dell’iter parlamentare per l’approvazione della legge di conversione del decreto 11 del 2023 il Ministero dell’Economia blinda due delle misure contenute nel disegno di legge che verrà approvato con voto di fiducia:

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Nonostante non sia ancora arrivato il via libera della Camera, che procederà alla votazione finale sul testo martedì prossimo, il MEF sembra voler “anticipare” l’entrata in vigore delle misure in risposta a imprese e contribuenti in difficoltà anche a causa del problema dei crediti incagliati.

Senza dubbio l’annuncio anticipato non serve a quanti hanno già provveduto (in quanto ne hanno avuto la possibilità) a chiudere i lavori entro la precedente scadenza indicata.

Resta inoltre da capire quali saranno gli effetti dei nuovi correttivi al testo del decreto Blocca cessioni per contribuenti e imprese che hanno i crediti bloccati nei rispettivi cassetti fiscali.

La proroga sicuramente darà una boccata d’ossigeno ai cantieri fermi ma se il motivo del blocco è la liquidità sarà inoltre necessario un intervento che permetta la ripresa della cessione del credito per gli interventi già iniziati.

Sul tema l’unica proposta normativa arrivata è quella della possibilità per banche e assicurazioni di “trasformare” i crediti in BTP, dopo il superamento della capienza fiscale.

Oltre a tale misura il Governo ripone le speranze nella piattaforma privata dovrebbe essere operativa in breve tempo.

Si dovrà quindi attende per vedere gli sviluppi sulle questioni legate ai bonus edilizi.

Decreto Bollette 2023: le misure contro il caro energia e la riscrittura del calendario della Tregua Fiscale

Intanto il Governo ha approvato il decreto Bollette 2023, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo scorso.

Le misure, in vigore da ieri, sono principalmente relative a due ambiti:

  • interventi contro il caro energia;
  • azioni di natura fiscale.

Per venire incontro a famiglie e imprese vengono messe in campo nuove misure per il 2° trimestre, anche in questo caso in extremis rispetto alla conclusione del 1° trimestre.

Per le aziende vengono riconfermati i bonus energia ma si riduce la misura dei crediti d’imposta, così come cambiano i requisiti.

Per le famiglie viene confermato il bonus sociale per i soggetti con ISEE fino a 15.000 euro e si affianca il nuovo contributo per le spese di riscaldamento, che verrà corrisposto in presenza di determinati requisiti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre dell’anno in corso.

Anche in questo caso le misure si muovono sul percorso già tracciato ma vengono ridimensionate, considerando i fattori che rendono meno “pungente” il caro energia.

Nello stesso decreto trovano spazio anche misure fiscali. Viene infatti riscritto il calendario della Tregua Fiscale, stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

Tra i vari rinvii c’è il superamento della scadenza del 31 marzo 2023 per il ravvedimento speciale e per la sanatoria degli errori formali.

Dopo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, vengono confermate le seguenti proroghe:

  • fino alla scadenza del 31 ottobre 2023 per versare i 200 euro, o la prima rata di 100 euro, e accedere alla sanatoria degli errori formali, il secondo appuntamento resta fissato al 31 marzo 2024;
  • il termine per il versamento della prima rata, in caso di ravvedimento speciale passa al 30 settembre 2023, ma il termine ultimo per concludere i pagamenti resta il 20 dicembre 2024 e la tabella di marcia per i versamenti successivi al primo diventa ravvicinata nel 2023.

Ulteriori spostamenti in avanti vengono previsti anche per la definizione agevolata delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata e la rinuncia agevolata.

Per gli atti del procedimento di accertamento, rientrano nella Tregua Fiscale anche gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 e il 15 febbraio.

Infine, passa al 15 febbraio il termine per l’utilizzo della conciliazione agevolata delle controversie pendenti innanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado.

Una serie di proroghe che ridefiniscono l’intero calendario degli adempimenti e dei versamenti. Ulteriori modifiche alle scadenze fiscali potrebbero arrivare al termine della riforma fiscale, ma il cammino è ancora soltanto all’inizio.

Bonus trasporti: decreto firmato, testo in pubblicazione in GU e a breve l’apertura delle domande

Anche il bonus trasporti si è ritagliato uno spazio tra le notizie della settimana. Dopo tanta attesa la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone ha dichiarato che ragionevolmente verrà erogato a partire dal mese di aprile.

Il decreto attuativo dei ministri competenti è stato firmato ed è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo la registrazione presso la Corte dei Conti.

Ultima fase di attesa, quindi, per i soggetti con i requisiti per ottenere il contributo di 60 euro per il 2023, per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Per l’anno in corso spetterà a chi ha un reddito non superiore a 20.000 euro, con un “restringimento” della platea rispetto allo scorso anno, quanto lo stesso limite era fissato a 35.000 euro.

Ha fatto discutere anche la modalità di riproposizione dell’agevolazione: non si è trattato di un rinnovo ma è stata necessaria l’adozione di un nuovo decreto attuativo.

Previsione normativa che, di fatto, ha dilatato i tempi per poter ottenere l’agevolazione.

Con oggi si conclude quindi una settimana ricca di avvenimenti sul fronte del Fisco. Anche la settimana prossima ha tutte le premesse per portare un pieno di novità.

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