Secondo acconto imposte: la conferma del MEF su proroga e rateazione

La scadenza del prossimo 2 dicembre, relativa ai modelli F24 del secondo acconto delle imposte, sarà oggetto di proroga al 16 gennaio e eventuale rateizzazione fino a maggio, per alcune categorie di contribuenti. Arriva la conferma del MEF

Secondo acconto imposte: la conferma del MEF su proroga e rateazione

La scadenza del 30 novembre, per il pagamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi, quest’anno è già rinviata in automatico al 2 dicembre.

Per alcune categorie di contribuenti sarà prevista un’ulteriore proroga al prossimo 16 gennaio. Ad anticiparlo è il comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che dà conto delle novità inserite in un emendamento al Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025, riformulato dal governo e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.

Il testo della legge di conversione del DL n. 155/2024 è stato approvato dall’Aula del Senato e dovrà passare alla Camera per l’approvazione finale entro il 18 dicembre 2024.

Il ministro Giorgetti, durante il question time alla Camera, aveva sottolineato che il governo stava valutando di riproporre il rinvio già previsto lo scorso anno. Manca quindi soltanto l’ufficialità, che arriverà a conclusione dell’iter di conversione del Decreto Fiscale.

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Imposte sui redditi: proroga secondo acconto al 16 gennaio 2025 confermata dal MEF

L’emendamento al testo del DL n. 155/2024, il Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025, è stato riformulato dal governo ed approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Il testo è stato successivamente approvato dall’Aula.

Anticipazioni sulla misura sono arrivate con il comunicato stampa del MEF del 27 novembre in cui si legge quanto di seguito riportato:

“Nel quadro dei lavori per la conversione del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, il Parlamento ha approvato un emendamento che prevede, per i titolari di partita IVA che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro, la proroga al 16 gennaio 2025 del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, in scadenza il prossimo 2 dicembre.

La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).

I contribuenti potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025.”

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Nel testo della legge di conversione è stata inserita una proroga della scadenza per il pagamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi, prevista ordinariamente in calendario il 30 novembre, e che quest’anno slitta al 2 dicembre dal momento che il termine cade di sabato.

Dopo le anticipazioni dell’Onorevole Gusmeroli ai microfoni di Informazione Fiscale, negli scorsi giorni era stata espressa soddisfazione per la misura approvata.

Gli interventi hanno preso forma in un emendamento riformulato dal governo. Sono esclusi i contributi INPS e INAIL.

Nel testo, che dovrà essere approvato dall’Aula entro il 18 dicembre, trova invece spazio anche la possibilità di dilazionare le somme tra gennaio e maggio 2025.

L’emendamento prevede la proroga e la possibilità di rateazione esclusivamente per i titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro, con la conferma per questi ultimi di rinvio della scadenza al 16 gennaio 2025.

Prima della conferma arrivata con il comunicato del MEF, anche lo stesso ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato, durante l’interrogazione a risposta immediata che si è tenuta presso la Camera dei deputati il 13 novembre scorso, che la misura era allo studio del governo.

In quell’occasione era stato sottolineato che le misure, già previste per l’anno di imposta 2023 avevano interessato 276.277 contribuenti e un valore di versamenti posticipati che ha superato i 600 milioni di euro.

Giorgetti aveva inoltre sottolineato quanto segue:

“Nei limiti delle disponibilità finanziarie sussistenti è in corso la valutazione per l’adozione di una norma che preveda il rinvio anche per il periodo d’imposta 2024, con possibilità di rateizzazione da gennaio a maggio dell’anno successivo del secondo acconto di imposte e contributi. Naturalmente ciò in tempi coerenti per le opportune decisioni da parte dei soggetti interessati.”

Gli effetti del rinvio incideranno sulla valutazione di rendere la misura strutturale. Su tale aspetto la posizione è di apertura, come sottolineato dall’onorevole Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera.

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A parere di Osnato si dovranno valutare gli effetti della misura introdotta lo scorso anno in via sperimentale.

Secondo acconto imposte in scadenza lunedì 2 dicembre: in arrivo anche la possibilità di pagamento a rate

La proroga che interessa il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, per determinati soggetti nel rispetto del requisito di ricavi e compensi, ricalcherà quella già prevista per lo scorso anno.

La possibilità di accedere alla proroga dei versamenti del secondo acconto di IRPEF e delle imposte sostitutive dovute si affianca alla possibilità di rateizzazione.

Il pagamento a rate sarà suddiviso in un massimo di cinque quote mensili, da pagare il 16 di ciascun mese da gennaio a maggio.

La possibilità di scegliere la rateazione sarebbe prevista esclusivamente per i soggetti che rispettano il requisito di ricavi o compensi fino a 170.000 euro.

Sulle rate successive a quella del 16 gennaio 2025 dovranno essere corrisposti anche gli interessi.

L’ufficialità arriverà con l’approvazione finale delle Camera al testo della legge di conversione del Decreto fiscale, tuttavia la misura è stata confermata dal comunicato del MEF.

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