Legge di Bilancio 2025: testo e novità approvate alla Camera

Rosy D’Elia - Fisco

La Legge di Bilancio 2025 è stata approvata dalla Camera. Le novità contenute nel testo passano ora al Senato per il via libera definitivo

Legge di Bilancio 2025: testo e novità approvate alla Camera

La Legge di Bilancio 2025 è stata approvata dalla Camera.

Con 204 sì e 110 no, il testo ha ottenuto il primo via libera il 20 dicembre e passa ora al Senato per l’approvazione definitiva.

Sono numerose le novità previste nel testo della Legge di Bilancio 2025 introdotte durante il primo passaggio parlamentare, e con molta probabilità non ci sarà spazio per ulteriori modifiche: i tempi, d’altronde, sono diventati strettissimi e a farne i conti è la discussione nel secondo ramo del Parlamento.

In ogni caso sarà necessario tagliare il traguardo entro la scadenza del 31 dicembre 2024, per evitare lo spauracchio dell’esercizio provvisorio.

Nella struttura originaria, che poggia le sue basi sul nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo e sulla conferma dell’IRPEF a tre aliquote, hanno trovato spazio altre novità: dalle nuove regole per la NASPI al bonus elettrodomestici, passando per l’estensione della soglia di reddito che permette di applicare la flat tax. In campo ci sono circa 28 miliardi di euro.

Legge di Bilancio 2025: le principali novità inserite nel testo

Dal Fisco alle famiglie, la Legge di Bilancio 2025 disegnata dal Governo e modificata in Parlamento contiene una serie di novità: di seguito una carrellata dei punti principali e il testo aggiornato in pdf.

Fisco
La Manovra si apre con due importanti novità fiscali:

  • il taglio del cuneo fiscale e contributivo con una nuova impostazione destinata anche a chi ha retribuzioni fino a 40.000 euro;
  • una conferma delle tre aliquote IRPEF, con una ipotesi di una ulteriore riduzione dell’imposizione fiscale legata al successo del concordato preventivo biennale.



Una terza riguarda le nuove modalità di calcolo delle detrazioni fiscali, con un tetto massimo in base al reddito e una prima sperimentazione del quoziente familiare.

Rispetto all’impianto iniziale, slittano gli aumenti della tassazione delle criptovalute: non si passerà dal 26 al 42 per cento dal prossimo anno, ma dal 2026 si applicherà il 33 per cento.

Stessa marcia indietro riguarda la web tax, imposta sui servizi digitali: resta il limite dei 750 milioni di euro e non si applica in maniera generalizzata.

Nel perimetro del Fisco entrano in campo, in questa seconda fase, anche delle novità su:

  • flat tax: passa da 30 a 35 mila euro il limite per l’ingresso al forfettario che riguarda pensionati e dipendenti;
  • IRES: con un meccanismo premiale per chi investe e rispetta altri requisiti si riduce l’alqiuota del 4 per cento.
Fisco e Lavoro
Oltre al taglio del cuneo fiscale e contributivo si confermano altre misure:

  • applicabile la detassazione per i premi di produttività al 5 per cento anche nel periodo 2025-2027;
  • proroga triennale anche per la maxi deduzione per le nuove assunzioni introdotta quest’anno;
  • conferma triennale anche per la soglia di esenzione dei fringe benefit per lavoratrici e lavoratori dipendenti che attualmente è fissata a 1.000 euro e a 2.000 euro in caso di figli a carico;
  • sui fringe benefit c’è anche la novità che porta la cifra a 5.000 euro per i neo assunti che trasferiscono la residenza oltre i 100 chilometri
Bonus casa
Si scrive il futuro dei bonus casa:

  • ecobonus e bonus ristrutturazioni passano al 50 per cento per le prime case, per le altre al 36 per cento (dal 2026 scenderanno al 30);
  • viene prorogato nella sua versione attuale il bonus mobili;
  • per il Superbonus ci sono due novità:
    • fruizione in dieci anni anche per le spese sostenute nel 2023;
    • detrazione al 65 per cento dal 1° gennaio 2025 solo per chi ha già iniziato i lavori.



Durante i lavori parlamentari è stato inserito uno stop al bonus caldaie dal 2025

Le novità per le famiglie
Diversi i punti del pacchetto famiglie:

  • tre mesi di congedo parentale indennizzato all’80 per cento;
  • conferma della carta dedicata a te, ma con meno risorse;
  • carta per i nuovi nati, bonus bebè, di 1.000 euro con ISEE fino a 40.000 euro;
  • esclusione dell’assegno unico per il bonus nido e accesso al rimborso spese per le rette in misura piena più semplice;
  • conferma delle agevolazioni sui mutui per la prima casa, esclusivamente per giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, giovani under 36.



Tra le new entry con gli emendamenti, anche un bonus elettrodomestici, uno per le spese sportive e ricreative di figli e figlie per chi ha un ISEE fino a 15.000 euro e un contributo per le mense scolastiche

Altre misure di Lavoro e pensioni
Non solo fiscali del novità sul Lavoro:

  • risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-2027;
  • stop a pensioni e stipendi per i dipendenti pubblici con debiti nei confronti della PA per oltre 5.000;
  • bonus mamme con parziale esonero confermato ed esteso alle autonome, ma con requisiti più restrittivi;
  • rifinanziamento dei bonus assunzioni per giovani, donne, ZES



Si aggiunge, inoltre, una riduzione del 50 per cento dei contributi per i nuovi artigiani e commercianti iscritti dal 2025 alla gestione separata dell’INPS, una stretta sui requisiti NASPI e l’estensione della decontribuzione Sud con condizioni meno favorevoli.

Novità, anche sugli importi, per Assegno di inclusione e supporto formazione lavoro.

Sulle pensioni:

  • conferma per Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale;
  • aumento di 1,80 euro per le pensioni minime
  • aumento di 8 euro per le pensioni sociali;
  • Più incentivi per chi resta al lavoro;
  • Rafforzamento della previdenza complementare.
Legge di Bilancio 2025
Il testo aggiornato al 19 dicembre 2024

Di seguito i tre dossier elaborati dalla Camera e che riassumono le novità contenute nel testo della Legge di Bilancio 2025 approvato il 20 dicembre:

Legge di Bilancio 2025 - Articolo 1, commi 1-366
Scarica il testo del dossier elaborato dalla Camera (Volume I)
Legge di Bilancio 2025 - Articolo 1, commi 367-811
Scarica il testo del dossier elaborato dalla Camera (Volume II)
Legge di Bilancio 2025 - Articolo 1, comma 812-Articolo 21
Scarica il testo del dossier elaborato dalla Camera (Volume III)

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Verso la Legge di Bilancio 2025: priorità a taglio del cuneo fiscale e IRPEF

Senza dubbio sia in termini di risorse che di priorità la Legge di Bilancio 2025 parte dagli interventi sul taglio del cuneo fiscale e contributivo e dall’imposta sul reddito delle persone fisiche.

La prima “inderogabile decisione” è quella di “rendere strutturali alcune misure coerentemente con quanto annunciato e in maniera sostenibile (diminuzione cuneo fiscale per lavoratori basso e medio reddito e riforma delle aliquote IRPEF)”, aveva anticipato il Ministero dell’Economia e delle Finanze all’inizio dei lavori.

Sulla carta la misura pensata per tutelare le buste paga dei dipendenti e il sistema di calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche hanno le ore contate, un aspetto che ha reso necessari nuovi interventi per il 2025.

La decontribuzione e il sistema di calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche per il 2024 hanno avuto un costo che supera i 14 miliardi di euro.

Per il 2025 il taglio del cuneo fiscale assume una nuova formula:si agisce sulla componente fiscale. E la nuova impostazione porterà i costi dell’IRPEF e del meccanismo che determina i bonus per i dipendenti a un valore di oltre 17 miliardi.

La misura si estende anche alle retribuzioni fino a 40.000 euro con un meccanismo di graduale riduzione dei benefici.

Il nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo funzionerà come segue:

  • un bonus per le retribuzioni fino a 20.000 euro calcolato in base a diverse percentuali:
    • 7,1 per cento per i redditi di lavoro dipendente non superiore a 8.500 euro;
    • 5,3 per cento tra gli 8.500 e i 15.000 euro;
    • 4,8 per cento oltre i 15.000 euro;
  • un aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente pari a 1.000 euro fino a 32.000 euro che si riduce sempre di più oltre questa soglia fino ad azzerarsi ai 40.000 euro.

Nuovo taglio IRPEF escluso dalla Legge di Bilancio 2025

Sfumata la riflessione sull’IRPEF e sulla possibilità di fare un passo avanti, oltre la conferma delle tre aliquote, nella riduzione della pressione fiscale, tagliando di due punti percentuali l’aliquota del 35 per cento o aumentando il valore del secondo scaglione.

La possibilità di mettere in campo ulteriori novità è stata associata al concordato preventivo biennale: secondo le simulazioni dei Commercialisti, per ridurre di due punti l’IRPEF sul secondo scaglione o estendere la sua portata servirebbero 2,5 miliardi di euro.

Si stima un valore complessivo di circa 1,6 miliardi di euro, importo che non permette una riscrittura dell’IRPEF per il 2025.

Novità in arrivo anche per le detrazioni fiscali, primo esperimento di quoziente familiare

Ma tornando nel perimetro delle novità in arrivo, prende forma anche un nuovo calcolo delle detrazioni con l’introduzione di un importo massimo delle spese detraibili per chi ha redditi oltre i 75.000 euro che sarà modulato in base al nucleo familiare: si mette in campo un primo esperimento di quoziente familiare.

In assenza di figli o figlie il limite sarà pari a:

  • 7.000 euro nella fascia compresa tra i 75.000 euro e i 100.000 euro;
  • 4.000 euro oltre i 100.000 euro.

Il valore crescerà in base al numero dei figli fino ad arrivare a 14.000 e 8.000 euro.

Numero di figli e figlieRedditoTetto massimo
1 Oltre i 75.000 euro 9.800 euro
Oltre i 100.000 5.600 euro
2 Oltre i 75.000 euro 6.800 euro
Oltre i 100.000 11.900 euro
Più di 2 Oltre i 75.000 euro 14.000 euro
Oltre i 100.000 8.000 euro

L’importo più alto sarà garantito anche alle famiglie che hanno almeno un figlio fiscalmente a carico con disabilità accertata e dal taglio saranno in ogni caso escluse alcune voci, come le spese sanitarie.

Una novità importante contenuta nel testo Legge di Bilancio 2025 riguarda anche la detrazione per i figli a carico che non sarà più applicabile in maniera generalizzata per i figli oltre i 30 anni. Via libera solo in caso di disabilità.

Altre novità fiscali nella Legge di Bilancio 2025

Sempre restando sul fronte del Fisco, con il testo della Legge di Bilancio 2025 arrivano una serie di conferme:

  • la detassazione dei premi di produttività rimane al 5 per cento nel prossimo triennio;
  • vengono confermate le soglie di esenzione dei fringe benefit a 1.000 euro e a 2.000 euro per chi ha figli: in questo caso è prevista anche una importante novità con l’innalzamento a 5.000 euro, a particolari condizioni, per i neoassunti che trasferiscono la residenza oltre i 100 chilometri;
  • si conferma la maxi deduzione per le assunzioni sempre per un triennio.

Si spinge, inoltre, l’acceleratore sulla tracciabilità dei pagamenti con novità a partire dal 2026 per gli esercenti che dovranno collegare i POS con i registratori telematici e con l’obbligo di tracciabilità di alcune spese deducibili.

E sul pacchetto fiscale originario, durante l’iter parlamentare sono stati inseriti dei correttivi.

Si rimanda l’intervento sulle criptovalute, che doveva passare dal 26 al 42 per cento, con un compromesso: dal 2026 dovrebbe essere pari al 33 per cento.

Si eclissa anche l’estensione della webtax alle imprese che ottengono ricavi dai servizi digitali ad ampio spettro, conservando il limite dei 750 milioni di fatturato.

Le novità sui bonus casa nella Legge di Bilancio 2025

Mentre per quanto riguarda i bonus casa, la Legge di Bilancio 2025 segna una parabola discendente: per ecobonus e bonus ristrutturazioni alle prime case sarà riservata una detrazione del 50 per cento, mentre per le altre scenderà al 36 per cento.

E il Superbonus al 65 per cento resterà solo per chi ha già avviato i lavori entro il 15 ottobre scorso.

Inserito durante l’iter anche anche uno stop per il bonus caldaie.

Arriva l’IRES premiale tra le novità della Legge di Bilancio 2025

Per le imprese, invece, debutterà nel 2025 l’IRES premiale legata a investimenti e assunzioni.

Il beneficio consiste in una riduzione dell’aliquota di 4 punti percentuali: dal 24 al 20.

Sono diverse le condizioni da rispettare per poter accedere alla mini IRES solo per il prossimo anno:

  • rinuncia da parte dell’impresa alla cassa integrazione per gli anni 2024 e 2025, ad eccezione dell’integrazione salariale ordinaria corrisposta per eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti;
  • avere una media degli occupati negli anni 2022, 2023 e 2024 non inferiore a quelli del 2025;
  • effettuare un numero di assunzioni con contratto a tempo indeterminato tale che si registri un aumento dell’occupazione in misura pari almeno all’1 per cento del numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato;
  • garantire il mantenimento dell’80 per cento degli utili in azienda per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, con un reinvestimento minimo del 30 per cento in beni strumentali di Transizione 4.0 o 5.0.

Le novità per le famiglie (con figli) nel testo della Legge di Bilancio 2025

Oltre a un primo esperimento di quoziente familiare, anche alle famiglie con figli o figlie il testo della Legge di Bilancio 2025 riserva una serie di novità specifiche:

  • l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo ISEE, ma solo per il bonus nido che diventa accessibile in misura piena (3.600 euro) a prescindere dalla presenza di un altro figlio;
  • un bonus per i nuovi nati di 1.000 euro in caso di ISEE fino a 40.000 euro;
  • tre mesi di congedo indennizzato all’80 per cento;
  • la carta dedicata a te anche nel 2025, ma con una dotazione di risorse più contenuta rispetto a quest’anno.

Al pacchetto iniziale si sono aggiunti, inoltre, anche un bonus per l’acquisto di elettrodomestici e uno per le spese sportive e ricreative di figli e figlie dai 6 ai 14 anni per chi ha un ISEE fino a 15.000 euro.

Arriva anche la conferma della decontribuzione per le lavoratrici madri con due figli, anche se con requisiti più restrittivi, e una estensione della platea anche alle autonome che non applicano il forfettario.

Cosa prevede su lavoro e pensioni il testo della Legge di Bilancio 2025

Infine, anche sul fronte del Lavoro e delle pensioni il testo della Legge di Bilancio 2025 porta una serie di conferme e qualche novità.

Si rivede, ad esempio, l’accesso alla NASPI per coloro che nei 12 mesi precedenti hanno interrotto volontariamente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: sarà necessario far valere almeno 13 settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro.

Sono resi meno stringenti i requisiti relativi alla condizione economica e reddituale per il riconoscimento dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro, salgono gli importi.

Vengono, inoltre, stanziate risorse per il finanziamento dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Sulle pensioni anticipate, invece, si prosegue sulle regole già in vigore.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Quota 103 62 41 Finestra di 7 mesi per i dipendenti privati

Finestra di 9 mesi per i dipendenti pubblici

Tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno
Ape Sociale 63,5 30/32/36 Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro

Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni)
Opzione Donna 61 35 60 anni d’età con un figlio

59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi
Pensione anticipata sistema contributivo 64 20 Importo almeno 3 volte l’assegno sociale (2,8 per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli)

Nel 2025, inoltre, ci sarà la rivalutazione piena degli assegni e un lievissimo aumento delle pensioni minime, pari a 1,80 euro, con il potenziamento degli incentivi per chi prosegue la sua attività, anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione.

Per l’accesso alla pensione anticipata nel contributivo, inoltre, ci sarà la possibilità di sommare la rendita della pensione integrativa all’importo dell’assegno ma con requisito contributivo più alto e il testo mette in campo requisiti molto più restrittivi per la fuoriuscita in anticipo dal lavoro che si applicheranno a partire dal 2030.

Quando deve essere approvata la Legge di Bilancio 2025?

Con la conclusione dei lavori in Commissione Bilancio, l’impianto iniziale della Manovra è stato integrato, corretto, modificato.

Dopo il voto della Camera il testo passa nelle mani del Senato per la fase finale dei lavori parlamentari che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2024.

Negli ultimi anni Governi e Parlamento hanno utilizzato quasi tutto il tempo a disposizione per l’approvazione definitiva e, stando al calendario, anche per la Legge di Bilancio 2025 non ci saranno eccezioni.

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