Permessi retribuiti e conservazione del posto: cosa prevede la nuova PdL per i lavoratori disabili

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Continua l'esame della Camera sulla proposta di legge con interventi in favore di lavoratori e lavoratrici affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Le possibili novità in arrivo

Permessi retribuiti e conservazione del posto: cosa prevede la nuova PdL per i lavoratori disabili

Cosa prevede la nuova proposta di legge con disposizioni per i lavoratori e le lavoratrici affette da malattie oncologiche, invalidanti e croniche?

La PdL prosegue il suo percorso alla Camera e ha ricevuto il parere favorevole delle Commissioni coinvolte.

Il progetto prevede l’introduzione di nuove disposizioni per la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti e la previsione di ulteriori permessi retribuiti per esami e cure mediche.

Permessi retribuiti e conservazione del posto: cosa prevede la nuova PdL per i lavoratori disabili

Potrebbero presto arrivare nuove forme di supporto per i lavoratori e le lavoratrici affette da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.

Prosegue infatti alla Camera l’iter della nuova proposta di legge, presentata inizialmente nel 2022, che prevede l’introduzione di diverse novità, tra cui la possibilità di ottenere ulteriori permessi retribuiti per esami e cure mediche.

Il testo, che ha unificato diverse proposte sul tema, ha ricevuto il parere favorevole da diverse commissioni (Affari costituzionali, Giustizia, Cultura, scienza e istruzione e Attività produttive, commercio e turismo).

Come anticipato, una delle principali novità riguarda la possibile introduzione di permessi di lavoro per visite, esami strumentali e cure mediche.

Secondo la previsione inserita nel testo, i dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche o da malattie invalidanti o croniche, anche rare, hanno diritto di fruire di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche e cure mediche frequenti. Permessi che si aggiungono ai benefici già previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

Condizione per accedere a tale diritto è che tali patologie comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74 per cento.

Le visite devono essere state prescritte da parte di un medico di medicina generale o di un medico specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata.

Per la fruizione delle ore di permesso aggiuntive nel settore privato, il datore di lavoro fa domanda di rimborso degli oneri a suo carico all’ente previdenziale, mentre nel pubblico le amministrazioni provvedono alla sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche e del personale per il quale è prevista la sostituzione obbligatoria nel rispetto della contrattazione collettiva nazionale.

Le novità sulla conservazione del posto di lavoro

La proposta di legge prevede anche nuove disposizioni per quanto riguarda la conservazione del posto di lavoro.

I dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità almeno del 74 per cento possono richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, di massimo 24 mesi.

Durante tale periodo il dipendente conserva il posto di lavoro ma non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa.

Come si legge nel testo, il congedo è compatibile con il godimento in contemporanea di eventuali altri benefici, economici o giuridici, e la fruizione decorre dall’esaurimento degli altri periodi di assenza giustificata, con o senza retribuzione, spettanti a qualunque titolo.

Il periodo di congedo non viene calcolato ai fini dell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali. Ad ogni modo, è possibile procedere al riscatto di tale periodo versando i relativi contributi, secondo quanto previsto per la prosecuzione volontaria a normativa vigente.

La certificazione delle malattie deve essere rilasciata dal medico di medicina generale o dal medico specialista, che opera nella struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, che ha in cura il lavoratore.

Decorso il periodo di congedo, il dipendente ha diritto ad accedere prioritariamente alla modalità di lavoro agile se il tipo di attività lo consente.

Inoltre, si prevede l’istituzione di un Fondo per il conferimento di premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti affetti da malattie oncologiche.

Per tutte le conferme si attende la conclusione dell’iter parlamentare del testo.

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