Auto aziendali 2025: come cambia la tassazione

Tommaso Gavi - Imposte

Dal 1° gennaio 2025 sono cambiate le regole sulla tassazione delle auto aziendali. Nessuna stretta sui veicoli consegnati entro il 30 giugno. Il punto sulle novità

Auto aziendali 2025: come cambia la tassazione

Da quest’anno sono in vigore importanti novità in merito alla tassazione delle auto aziendali, per effetto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio.

Le nuove regole prevedono che rientri nel calcolo del reddito un ammontare pari al 50 per cento dell’importo che corrisponde alla percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, sulla base dei costi chilometrici calcolati nelle tabelle ACI.

La percentuale del 50 per cento si applica ai veicoli diesel e benzina. Più vantaggiosa è invece la tassazione per le auto elettriche e ibride plug in: la percentuale da applicare sarà rispettivamente al 10 e al 20 per cento.

Le nuove regole si applicano per i contratti stipulati quest’anno, a partire dal 1° gennaio.

Dopo la proroga sfumata con il DL Milleproroghe, un emendamento approvato al testo di conversione in legge del DL Bollette esclude dalla stretta le auto aziendali termiche ordinate entro il 2024 e consegnate entro fine giugno.

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Auto aziendali 2025: tassazione agevolata per elettriche e ibride plug in

La Legge di Bilancio 2025 ha disposto una serie di novità sulla tassazione delle auto aziendali.

Le nuove regole sono in vigore e si applicano per i contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2025.

Sono state modificate le aliquote per il calcolo del compenso in natura: viene escluso il collegamento con le emissioni di CO2 del veicolo ma si deve fare riferimento alla tipologia dello stesso.

Le modifiche sono sintetizzate all’interno della tabella riassuntiva.

Tipologia di veicolo Percentuale dell’importo per la tassazione
Auto diesel e benzina 50 per cento
Auto elettriche ibride plug in 20 per cento
Auto totalmente elettriche 10 per cento

Si deve considerare, come di consueto, una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri.

La tassazione in busta paga del dipendente sarà calcolata sulla base del costo chilometrico di esercizio, riportato nelle tabelle ACI approvate per l’anno in corso.

Rispetto alle regole in vigore nel 2024, nella maggior parte dei casi sale la tassazione per auto a benzina e gasolio, mentre scende per le ibride plug in e elettriche.

Le novità interessano gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori di nuova immatricolazione, non deve essere considerata la data dell’ordine ma la data del contratto tra datore di lavoro e lavoratore dipendente.

Ordine nel 2024 e consegna entro il 30 giugno 2025, vecchia tassazione

L’aumento del costo chilometrico, che incide sui fringe benefit concessi al lavoratore dipendente, sarà applicato anche ai veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e assegnati ai dipendenti al momento della consegna dell’auto nell’anno in corso.

Per le immatricolazioni e le assegnazioni del 2025 si devono applicare le nuove regole. Le “vecchie regole” si potranno applicare esclusivamente per i veicoli ordinati lo scorso anno e consegnati entro il 30 giungo.

A prevedere la proroga, dopo quella sfumata con il decreto Milleproroghe e il DL bollette, è l’emendamento approvato al testo di conversione in legge di quest’ultimo.

L’emendamento propone di lasciare fuori dalla nuova e più gravosa tassazione gli ordini effettuati entro il 31 dicembre 2024, in caso di consegna nel corso del 2025.

Nello specifico, il provvedimento esclude dalla stretta le auto aziendali termiche ordinate entro il 2024 e consegnate entro il 30 giugno 2025.

Non ha trovato spazio invece l’ipotesi di estendere la conferma del vecchio trattamento fiscale anche per le consegne dei veicoli ordinati comunque lo scorso anno ma consegnati oltre il 30 giugno.

Auto aziendali: il confronto tra vecchie regole e novità dal 1° gennaio 2025

A differenza delle nuove regole, quelle in vigore per i contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024 prevedevano che le percentuali per la formazione del reddito venissero calcolate sulla base delle emissioni di CO2.

Le aliquote applicate per il 2024 erano le seguenti.

Aliquota di calcolo del compenso in natura Valori di emissione di CO2 da parte del veicolo
25 per cento Minori o uguali a 60 g/km
30 per cento Maggiori di 60 g/km e minori di 160 g/km
50 per cento Maggiori di 160 g/km e minori di 190 g/km
60 per cento Maggiori di 190 g/km

Rispetto a tali regole, quelle nuove danno maggior vantaggio agli accordi tra datore di lavoro e lavoratori dipendenti, nel caso in cui l’oggetto del contratto sia un’auto elettrica o ibride plug in.

Nella terza categoria individuata, quella relativa a veicoli con emissioni tra 160 g/km e 190 g/km, la tassazione resta la stessa.

La tassazione aumenta, con percentuale dal 30 al 50 per cento, nel caso di auto con emissioni tra 60 e 160 g/km.

Sono paradossalmente premiate le auto di grossa cilindrata, con emissioni maggiori di 190 g/km: con le nuove regole la percentuale scende dal 60 al 50 per cento.

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