Auto Aziendali 2025: misura di salvaguardia fuori dal testo del Milleproroghe

Tommaso Gavi - Imposte

Dal 1° gennaio la Legge di Bilancio 2025 ha cambiato le regole delle auto aziendali. Sfumano gli interventi per continuare ad applicare le vecchie regole a determinate condizioni. La misura non è stata inserita nella legge di conversione del decreto Milleproroghe

Auto Aziendali 2025: misura di salvaguardia fuori dal testo del Milleproroghe

Sfumano le novità a tema auto aziendali. Il testo dell’emendamento presentato in Commissione Affari costituzionali del Senato non è stato inserito nella legge di conversione del decreto Milleproroghe.

Nessuna misura di salvaguardia, quindi, per l’applicazione delle nuove regole stabilite dalla Legge di Bilancio 2025.

La misura avrebbe previsto una modifica per fare fede alla data del contratto tra datore di lavoro e dipendente per la concessione ad uso promiscuo del veicolo e permettere, nel caso di contratto firmato entro il 31 dicembre 2024, l’applicazione delle vecchie regole. Anche se l’immatricolazione dell’auto avviene nel 2025.

L’intervento potrebbe essere riproposto in successivi interventi normativi.

Auto Aziendali: le regole dal 1° gennaio 2025

La Legge di Bilancio 2025 è intervenuta in materia di auto aziendali, modificando le regole sulla tassazione dei veicoli concessi ad uso promiscuo dai datori di lavoro ai propri dipendenti.

Le nuove regole, in vigore dal 1° gennaio 2025, modificano le aliquote per il calcolo del compenso in natura, rendendo aumentando la convenienza per auto elettriche o ibride plug in.

Non si farà più riferimento alle emissioni di anidride carbonica del veicolo ma alla tipologia dell’auto.

A partire dal 1° gennaio si devono tenere in considerazione le seguenti percentuali.

Tipologia di veicolo Percentuale dell’importo per la tassazione
Auto diesel e benzina 50 per cento
Auto elettriche ibride plug in 20 per cento
Auto totalmente elettriche 10 per cento

Dovrà inoltre essere considerata una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri e il calcolo sarà effettuato sulla base del costo chilometrico di esercizio riportato nelle tabelle ACI 2025.

Le aliquote da applicare nel 2024 sono riportate all’interno della tabella riassuntiva.

Aliquota di calcolo del compenso in natura Valori di emissione di CO2 da parte del veicolo
25 per cento Minori o uguali a 60 g/km
30 per cento Maggiori di 60 g/km e minori di 160 g/km
50 per cento Maggiori di 160 g/km e minori di 190 g/km
60 per cento Maggiori di 190 g/km

Le nuove regole sulla tassazione sono più vantaggiose nel caso di auto elettriche o ibride plug in.

Per i veicoli con emissioni tra 160 g/km e 190 g/km resta la stessa tassazione.

È invece previsto un’aumento per auto con emissioni tra 60 e 160 g/km, con percentuale che è passata dal 30 al 50 per cento. Proprio per queste auto saranno previste novità per mantenere le “vecchie regole” nel rispetto di determinati requisiti.

A completamento del quadro delle novità si evidenzia che per le auto di grossa cilindrata, con emissioni maggiori di 190 g/km, la percentuale è stata ridotta dal 60 al 50 per cento.

Auto Aziendali: sfumano la misura di salvaguardia dal testo del Milleproroghe

L’emendamento in commissione Affari costituzionali del Senato, presentato nel tortuoso iter della legge di conversione del decreto Milleproroghe, non è stato inserito nel testo finale approvato il 13 febbraio dal Senato.

Il testo passa alla Camera, che dovrà concludere l’iter entro il 25 febbraio, senza la misura di salvaguardia sulle auto aziendali concesse a uso promiscuo ai dipendenti.

L’emendamento prevedeva correttivi nel caso in cui il contratto fosse stato stipulato entro il 31 dicembre 2024 ma l’immatricolazione dell’auto fosse avvenuta nel 2025.

In altre parole, l’emendamento aveva l’obiettivo di venire incontro a quanti avevano prenotato i veicoli nel 2024 e si sono viste modificate le condizioni a partire dal 1° gennaio 2025, soprattutto per auto diesel o a benzina.

L’aumento del costo chilometrico, che incide sui fringe benefit concessi al lavoratore dipendente, sarà applicato anche ai veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e assegnati ai dipendenti al momento della consegna dell’auto nell’anno in corso.

Con la prenotazione nello scorso anno non si applicheranno quindi le regole previste per il 2024, più vantaggiose per veicoli elettrici e ibridi plug in. Non farà quindi fede la data del contratto ma quella di immatricolazione.

L’intervento di salvaguardia dei casi indicati potrebbe trovare spazio in un futuro veicolo normativo.

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