Continua l’iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025. Dalla proroga della rottamazione quater alle novità per le auto aziendali: i possibili provvedimenti in arrivo
![Dalla rottamazione alle auto aziendali, verso la conversione del Milleproroghe 2025](local/cache-vignettes/L568xH300/arton18455-0d4c2.png?1739195757)
Quali sono le principali novità in arrivo con la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025?
Dalla rottamazione alle auto aziendali, in Senato sono stati presentati più di 300 emendamenti.
Per quanto riguarda la definizione agevolata della cartelle sembra essersi allontanata definitivamente (almeno nel Milleproroghe) la possibilità di una rottamazione quinquies. Se ci sarà, riguarderà i decaduti dalla rottamazione attuale.
Tra gli emendamenti proposti anche la proroga per l’adesione al concordato preventivo biennale e per l’applicazione dei contratti stagionali in agricoltura.
Conversione in legge del decreto Milleproroghe: verso la proroga della rottamazione
Sfumata la possibilità di introdurre una nuova rottamazione delle cartelle nel testo di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025 resta comunque viva la possibilità di una proroga per quella attualmente attiva: la rottamazione quater.
Con la conversione in legge del Milleproroghe, infatti, potrebbero arrivare importanti novità per i cosiddetti decaduti, cioè chi nei mesi scorsi è fuoriuscito dal perimetro della rottamazione delle cartelle per non aver provveduto al pagamento nei tempi previsti. Basta una sola rata saltata, infatti, per perdere il beneficio.
Si tratterebbe quindi di una riapertura delle porte della rottamazione quater per coloro che non hanno pagato le rate dovute con la possibilità di mettersi in regola a partire dalla prossima estate. L’adesione dovrebbe avvenire entro il 30 aprile 2025.
Un provvedimento che, al contrario della nuova definizione agevolata delle cartelle (rottamazione quinquies) che non ha trovato spazio nella cornice dei lavori parlamentari del Dl n. 202 del 2024 (ad ogni modo, la Lega ha presentato una proposta di legge per l’attuazione), sembra avere buone probabilità di entrare nel testo definitivo, come del resto è accaduto anche lo scorso anno nella stessa occasione.
Conversione in legge del decreto Milleproroghe: novità per le auto aziendali
Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025 si attendono novità, o meglio correttivi, anche per quanto riguarda le auto aziendali.
Dal 1° gennaio, infatti, è in vigore il nuovo regime per la gestione dei fringe benefit che riguardano le auto aziendali concesse ad uso promiscuo (in particolare tutte le auto di nuova immatricolazione concesse in uso promiscuo con contratti stipulati dal 1° gennaio 2025).
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un’importante modifica per cui il valore dell’auto viene determinato, ai fini dell’imposizione fiscale e contributiva, in base al tipo di alimentazione del veicolo e non più in base alle emissioni. Il che ha prodotto un aumento della tassazione.
Ebbene, nel testo di conversione in legge del Milleproroghe dovrebbero entrate dei correttivi. Sono sue le proposte:
- il rinvio della stretta al 1° luglio 2025;
- l’esclusione dalla novità per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2025 ma contrattualizzati o prenotati entro il 31 dicembre 2024.
Conversione in legge del decreto Milleproroghe: altre possibili novità in arrivo
Tra le altre possibili novità in arrivo con la conversione in legge del decreto Milleproroghe c’è anche un nuovo rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo per le imprese di sottoscrivere una polizza catastrofale.
Al momento il termine è fissato, proprio dal Milleproroghe, al 31 marzo.
Le diverse proposte di emendamento prevedono uno spostamento al 30 giugno, a fine anno o addirittura al 31 gennaio 2026.
A questa si aggiunge il nuovo possibile rinvio per l’entrata in vigore della sugar tax, per ora prevista a luglio. Secondo una delle proposte slitterebbe di un ulteriore anno.
Tra le novità poi, nuovi ammortizzatori sociali per il settore della moda e misure per gli enti locali.
Con la ripresa dei lavori in Senato nella serata del 10 febbraio, continua l’elenco delle possibili novità in arrivo.
Tra gli emendamenti dei relatori si segnala la proroga di due mesi per aderire al concordato preventivo biennale per il 2025-2026, dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025, e la proroga per i contratti per le prestazioni di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato in agricoltura, introdotti per il biennio 2023-2024 al posto dei voucher.
La disciplina, ricordiamo, si applica per le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato, riferite a lavoro stagionale fino a 45 giornate annue per ogni lavoratore e rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti.
La scadenza per l’approvazione è fissata al 25 febbraio 2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dalla rottamazione alle auto aziendali, verso la conversione del Milleproroghe 2025