C’è tempo fino al 28 febbraio 2025 per il pagamento del conguaglio IMU 2024. La scadenza interessa i contribuenti nei Comuni che hanno approvato in ritardo le delibere con le aliquote aggiornate
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Arriva una nuova scadenza per i contribuenti che possiedono immobili nei Comuni che hanno approvato in ritardo le delibere con le aliquote aggiornate.
Un emendamento approvato al testo di conversione il legge del decreto Milleproroghe 2025 prevede, come lo scorso anno, un’estensione del termine per la pubblicazione delle delibere relative alle aliquote IMU applicate nel 2024.
Pertanto, i contribuenti interessati sono chiamati al versamento del conguaglio IMU e TARI 2024 entro la nuova scadenza di fine febbraio.
IMU e TARI, il Milleproroghe 2025 aggiunge una nuova scadenza: conguaglio entro il 28 febbraio
Anche quest’anno arriva sul filo di lana una nuova proroga per rendere valide le delibere IMU e TARI inefficaci perché pubblicate in ritardo sul portale del federalismo fiscale del Ministero dell’Economia.
La normativa di riferimento prevede infatti che ai fini della determinazione delle aliquote IMU, le delibere e i relativi regolamenti debbano essere approvati entro il termine per l’adozione del bilancio di previsione dell’anno di riferimento (28 ottobre), ai fini della pubblicazione sul portale del MEF.
Come accaduto per lo scorso anno, sono diversi gli enti che non hanno provveduto nei termini, un ritardo che quindi rende inefficaci le delibere.
Per questo motivo, un emendamento al testo di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2025, approvato ieri in Senato, prevede un “salvagente” per i Comuni interessati, prorogando il termine per detta pubblicazione al 7 febbraio.
In questo modo, si rendono valide tutte le delibere pubblicate sul portale del federalismo fiscale a tale data, circa 500.
Di conseguenza viene previsto anche un termine aggiuntivo per il pagamento del conguaglio IMU e TARI.
I comuni interessati sono specificati nel file disponibile i seguito.
- Delibere IMU 2024
- Scarica l’elenco delle delibere approvate dai singoli comuni per l’IMU 2024, messo a disposizione dal Dipartimento delle Finanze del MEF
Tempi stretti per approvazione e versamento del conguaglio
Per effetto della proroga, dunque, i contribuenti residenti nei quasi 500 Comuni interessati saranno chiamati a pagare la differenza fra quanto versato l’anno scorso in base alle aliquote 2023 e gli importi dovuti per gli eventuali aumenti previsti dalle delibere 2024 rese efficaci dal Milleproroghe.
Il versamento delle somme eventualmente dovute dovrà essere effettuato entro il termine di scadenza del 28 febbraio 2025, ovviamente senza l’applicazione di sanzioni e interessi.
Un adempimento nuovo adempimento, dunque, per il quale i tempi sono già stretti: i contribuenti infatti sono chiamati a verificare l’eventuale presenza del proprio Comune nell’elenco dei ritardatari e se effettivamente sono tenuti al versamento delle somme a conguaglio.
Il pagamento come detto deve essere effettuato entro il 28 febbraio, la scadenza per l’approvazione del testo di conversione in legge del decreto Milleproroghe è il 25 febbraio.
Ad ogni modo, nel caso in cui il Comune abbia fissato le aliquote IMU in misura inferiore rispetto a quelle dell’annualità precedente, utilizzate per determinare l’importo di acconto e saldo, al contribuente spetterà il rimborso delle somme corrisposte e non dovute sulla base dei nuovi regolamenti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU e TARI, il Milleproroghe 2025 aggiunge una nuova scadenza: conguaglio entro il 28 febbraio