Giornata da bollino rosso il 31 luglio per partite IVA, dipendenti e pensionati. Entro questa data si pagano saldo e primo acconto delle imposte sui redditi, per effetto della proroga legata al concordato e della possibilità di differimento con maggiorazione dello 0,40 per cento
Partite IVA, dipendenti e pensionati: tutti alla cassa entro la scadenza del 31 luglio.
Questa la data ormai imminente entro la quale bisognerà versare il saldo e il primo acconto delle imposte.
Per i titolari di partita IVA si tratta del primo appuntamento con i versamenti legati alla dichiarazione dei redditi 2024. Extra time invece per dipendenti e pensionati, che entro il 31 luglio potranno versare le imposte dovute con maggiorazione dello 0,40 per cento.
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Partite IVA, dipendenti e pensionati: appuntamento con le imposte il 31 luglio
La fine del mese si presenta particolarmente impegnativa per la generalità dei contribuenti, e mentre si attendono novità sulla proroga della rottamazione al 15 settembre, è bene puntare l’attenzione sugli adempimenti in calendario.
Saldo e primo acconto delle imposte sui redditi tornano ad affollare lo scadenzario, dopo la prima scadenza del 1° luglio che ha interessato lavoratori dipendenti e pensionati.
Anche per questi contribuenti però bisognerà considerare l’ulteriore appuntamento del 31 luglio, data entro la quale sarà possibile procedere con i versamenti dovuti entro l’originaria scadenza di inizio mese, applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento.
Si tratta di una delle regole che ordinariamente caratterizza la stagione dei versamenti emersi dalla dichiarazione dei redditi: si può pagare entro i trenta giorni successivi rispetto al termine canonico, previa maggiorazione.
La scadenza del 31 luglio rappresenta invece il primo appuntamento da rispettare per i titolari di partita IVA, nei confronti dei quali alla luce dell’avvio del concordato preventivo biennale è stata disposta la proroga del termine ultimo per pagare saldo e primo acconto.
Per le partite IVA il 31 luglio primo appuntamento con saldo e primo acconto delle imposte
Il rinvio al 31 luglio di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi interessa i titolari di partita IVA che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi non superiori ai limiti stabiliti per ciascun indice, compresi i soggetti esclusi quali i forfettari, coloro che applicano il regime di vantaggio e soci di società, associazioni e imprese di cui agli artt. 5 e 116, del TUIR.
Sul punto sono arrivati ormai sul filo di lana degli importanti chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, che con una FAQ pubblicata il 26 luglio ha evidenziato come la proroga si applica a prescindere dall’applicazione dell’istituto del concordato preventivo biennale, dubbio emerso tra gli addetti ai lavori.
Rinvio esteso inoltre anche sul fronte dei contributi sulla quota di reddito eccedente il minimale (per artigiani e commercianti) e in relazione alla contribuzione dovuta per gli iscritti alla Gestione separata.
Con il decreto correttivo in materia di concordato preventivo biennale è stata confermata inoltre la possibilità di rinvio con maggiorazione anche per le partite IVA che pagano entro il 31 luglio.
Le somme dovute maggiorate dello 0,40 per cento potranno essere versate entro il 30 agosto.
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