Concordato preventivo biennale, arriva la flat tax: quanto paga chi firma il patto con il Fisco

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

Flat tax per il concordato preventivo biennale, è ufficiale: lo schema definitivo di decreto correttivo approvato in Consiglio dei Ministri del 26 luglio introduce una tassa piatta per chi aderirà al patto con il Fisco

Concordato preventivo biennale, arriva la flat tax: quanto paga chi firma il patto con il Fisco

Flat tax per rendere più vantaggioso il concordato preventivo biennale per le partite IVA.

La novità è ufficiale ed è stata approvata in Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2024.

Nel corso dell’esame definitivo del correttivo in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale è stata inoltre confermata la proroga della dichiarazione dei redditi al 31 ottobre.

La flat tax sul reddito incrementale rispetto al 2023 sarà strutturata su tre aliquote e rappresenta di fatto l’ultima mossa del Governo per evitare il flop del nuovo strumento di compliance fiscale.

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Concordato preventivo biennale, arriva la flat tax: quanto paga chi firma il patto con il Fisco

Il Governo accoglie una delle proposte avanzate dai Commercialisti nel corso delle audizioni sul correttivo in materia di concordato preventivo biennale e, nel tentativo di dare slancio a uno strumento con più ombre che luci, entra in campo una flat tax incrementale.

La conferma arriva a conclusione del Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2024.

La tassa piatta sarà strutturata su tre aliquote, sulla base del grado di affidabilità fiscale dei titolari di partita IVA:

  • aliquota del 10 per cento per i contribuenti “affidabili” fiscalmente, con punteggio ISA da 8 a 10;
  • aliquota del 12 per cento per i soggetti con “pagella” tra il 6 e l’8;
  • aliquota del 15 per cento per i soggetti meno “affidabili”, con voto inferiore a 6”.

Queste quindi le aliquote che si applicheranno al differenziale tra il reddito relativo al 2023 e il maggior reddito derivante dall’adesione al concordato preventivo biennale.

Flat tax sul reddito da concordato, conto delle imposte agevolato per i soggetti ISA

Il Fisco presenta quindi un conto agevolato delle somme dovute e l’applicazione della tassa piatta graduata in base al livello di affidabilità fiscale consentirà di “schivare” gli effetti meno vantaggiosi dell’applicazione delle ordinarie aliquote IRPEF.

Una novità che si riguarderà le partite IVA che applicano gli ISA, i soggetti che rischieranno maggiormente aderendo al concordato preventivo, che si applicherà per il biennio 2024-2025 e quindi con la totale assenza di dati di raffronto per quel che riguarda il prossimo periodo d’imposta.

Per i forfettari, che già ad oggi beneficiano della flat tax del 15 per cento o del 5 per cento per le startup, la valutazione di pro e contro del patto con il Fisco sarà più fluida, considerando che in via sperimentale si applicherà per il solo anno 2024. Ci sarà tempo fino al 31 ottobre per aderire, quando ormai sarà chiaro il quadro del reddito effettivo e di conseguenza l’impatto del maggior valore che verrà proposto dall’Agenzia delle Entrate.

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