I controlli fiscali sugli stabilimenti balneari

Gianfranco Antico - Dichiarazione dei redditi

Come funzionano i controlli fiscali sugli stabilimenti balneari?

I controlli fiscali sugli stabilimenti balneari

Il controllo del volume d’affari degli stabilimenti balneari si esplica non solo attraverso l’esame delle scritture contabili obbligatorie ma anche degli eventuali altri documenti, anche elettronici, la cui tenuta non sia obbligatoria e che si trovino nei locali nei quali si accede, anche nella prospettiva di una possibile rideterminazione in via induttiva del reddito e del volume d’affari.

I controlli sugli stabilimenti balneari: le caratteristiche del settore

Gli stabilimenti balneari sono strutture turistiche, a carattere generalmente stagionale (Vd. Sentenza del Consiglio di Stato n. 632/2018 che, contrariamente al carattere tipico stagionale dell’attività balnearia, consente all’imprenditore o società che ne faccia a richiesta il mantenimento della struttura anche nel periodo invernale), poste su arenile che, in forza di una concessione di demanio marittimo, forniscono servizi ed attrezzature ai bagnanti, come animazione, giochi, ristorazione, dancing, locali di intrattenimento, ecc.

L’attività balnearia non presenta caratteristiche omogenee ma varia fortemente in funzione dei diversi servizi forniti, della localizzazione e degli assetti dimensionali ed organizzativi delle singole imprese.

La forma giuridica è prevalentemente quella societaria con la presenza anche di ditte individuali. Tra le società di capitali si riscontrano attività di dimensioni più consistenti, accompagnate da un’elevata numerosità e varietà di servizi offerti.

La seguente classificazione delle attività balneari tiene conto delle dimensioni, della tipologia dei servizi e del periodo d’apertura.

Classificazione delle attività balneari
Stabilimenti di piccole dimensioni che forniscono il solo servizio di spiaggia L’attività riguarda principalmente l’affitto di ombrelloni, sedie, lettini e sdraio; tra gli altri servizi si segnala l’affitto di attrezzatura sportiva. Il periodo di apertura è breve
Stabilimenti di medie dimensioni
  • Con piscina e bar, con periodo di apertura annuale medio-lungo);
  • Con solo bar (l’attività consiste in affitto di ombrelloni, sedie sdraio, lettini e cabine; con un piccolo bar, generalmente a gestione diretta e con servizio al banco;
  • Con bar e ristorante a gestione diretta.
Stabilimenti di grandi dimensioni
  • Con bar e ristorante a gestione indiretta (la forma giuridica è quella societaria. L’attività consiste in affitto di ombrelloni, sedie a sdraio e lettini; alla clientela viene offerta un’ampia gamma di servizi come il noleggio di attrezzature per sport d’acqua, le attrezzature sportive e l’area attrezzata per i bambini. Il periodo di apertura annuale è medio-lungo);
  • Con bar e ristorante a gestione diretta (l’attività viene svolta prevalentemente in forma societaria; oltre al servizio di spiaggia e al servizio di bar e ristorante a gestione diretta, offrono il noleggio delle attrezzature per lo sport d’acqua, il parcheggio per i clienti, l’area attrezzata per i bambini e più raramente discoteca e attività commerciali).

Il meteometro

Una importate variabile che può condizionare l’attività degli stabilimenti balneari ed il loro volume d’affari è determinata dalle condizioni meteorologiche, che influenzano sia la durata della stagione balneare, sia la dinamica delle presenze, soprattutto in coincidenza dei giorni festivi e prefestivi che hanno, notoriamente, i picchi più alti di affluenza.

Sul punto appare particolarmente interessante la sentenza della Cassazione n. 13561/2017, secondo cui la modesta entità del reddito d’impresa dichiarato, l’utilizzo di attrezzature da spiaggia (ombrelloni e lettini) in misura superiore a quella indicata nello studio di settore, le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli dell’estate 2003 (torrida estate), la presenza di villeggianti anche durante la settimana, costituiscono presunzioni gravi, precise e concordanti idonee a sorreggere l’accertamento analitico-induttivo, pur in presenza di una contabilità formalmente corretta ma complessivamente inattendibile, anche sotto il profilo dell’antieconomicità del comportamento del contribuente.

L’accesso

Relativamente all’attività tipica di offerta di servizi ai bagnanti diversi dalla somministrazione di alimenti (per la quale valgono le regole e la prassi del settore ristorazione), l’operazione fondamentale che viene svolta nel corso dell’accesso è la rilevazione del numero clienti presenti nonché quelli che accedono alla struttura, anche dopo l’inizio delle operazioni di controllo.

Rilevazione
1° step Individuazione della capacità ricettiva della struttura, procedendo a stimare il numero dell’attrezzatura in dotazione (in primis, ombrelloni e cabine).
2° step Individuazione dell’attrezzatura noleggiata dai clienti e i prezzi praticati per i servizi resi.

I verificatori, inoltre, valutano l’opportunità di specificare, in contraddittorio con la parte, alcune informazioni che andranno puntualmente verbalizzate:

  • sconti praticati ai clienti abituali;
  • convenzioni con altre strutture quali comuni, scuole, enti di beneficenza ecc.;
  • convenzioni con alberghi e strutture ricettive limitrofe;
  • abbonamenti stagionali;
  • abbonamenti temporali;
  • eventuali servizi resi in omaggio ai propri clienti.
Controlli prioritari significativi
Reperimento ed acquisizione agli atti della verifica di tutte le registrazioni ed i documenti contabili ed extracontabili rilevanti ai fini del controllo (ad esempio: agende, appunti, fogli di prenotazione, ecc.) Controllo della cassa per verificare se i valori rinvenuti (denaro, assegni, ricevute di carte di credito) trovano riscontro con gli incassi complessivi e parziali registrati (scontrini, ricevute fiscali, fatture) Individuazione delle ultime operazioni effettuate attraverso i documenti fiscali emessi (scontrini, ricevute fiscali e fatture) nel caso vengano svolte ulteriori attività (come la somministrazione di alimenti e bevande, ristorazione, etc)
Rilevazione delle attrezzature che risultano noleggiate al momento dell’accesso e dei periodi di permanenza prenotati dalla clientela. Tali dati possono essere desunti dalla tabella o pianta della spiaggia normalmente tenuta dagli operatori, che riporta, accanto al numero che contraddistingue l’attrezzatura noleggiata, il nome del cliente ed il periodo di permanenza. In mancanza della tabella, il periodo di permanenza può essere stabilito in contraddittorio con la parte Rilevazione dei beni strumentali, di tutte le attrezzature e gli arredi posseduti (cabine, ombrelloni, lettini, sdraio, sedie) e degli altri servizi offerti. Il presente controllo potrà essere effettuato, se possibile, anche attraverso l’applicativo “Google earth” o altri sistemi satellitari di rilevamento geo-morfologico, allo scopo di individuare, in un determinato momento, la disponibilità per l’impresa dei predetti beni strumentali e attrezzature presenti sull’arenile, per poi procedere ad un confronto con quelli effettivamente dichiarati Rilevazione del numero di clienti presenti all’atto dell’accesso e di quelli sopravvenuti
Rilevazione delle tariffe esposte nonché degli avvisi riguardanti i prezzi dei servizi aggiuntivi (tariffe che divergono sulla base dei periodi di attività - alta/bassa stagione -, dei tipi di “pacchetto” offerti alla clientela (solo ombrellone, ombrellone e cabina, solo tenda e tenda e cabina, ecc.) e della posizione dell’ombrellone (prima fila, seconda fila, ecc.) Inventario (quantità, valore e fornitore), nel caso di bar e ristoranti, delle merci destinate alla vendita esistenti presso l’esercizio (estendendo la ricerca anche ad eventuali altri locali a disposizione di cui si abbia conoscenza) Rilevazione dell’eventuale esistenza di un parcheggio servente lo stabilimento oggetto di controllo e, successivamente, il numero di vetture o motocicli lì presenti. In questo modo si potrà procedere ad una stima attendibile delle presenze in un certo giorno, allo scopo di confrontare tale dato con le presenze effettivamente registrate.

La ricostruzione del volume d’affari

Fermo restando che la valutazione degli elementi disponibili spetta esclusivamente al singolo verificatore, in relazione alle caratteristiche peculiari dell’attività oggetto della verifica, la ricostruzione dei ricavi può essere basata sul grado di utilizzo delle attrezzature di base, secondo le informazioni acquisite nel corso dell’accesso, la documentazione reperita e/o esibita, nonché le rilevazioni dirette.

Indizi di evasione
Suddivisione dei ricavi dichiarati per periodi (ad esempio, per mese) Risalendo così al numero delle presenze, si possono cogliere eventuali incongruenze rispetto a quei consumi che sono fortemente correlati all’affluenza della clientela, ovvero agli incassi e/o numero delle somministrazioni del bar, ristorante, tavola calda
Esame dei corrispettivi Una distribuzione dei corrispettivi troppo uniforme nel tempo, che non tiene conto della maggiore affluenza che si registra nei week-end, anche nei periodi di bassa stagione, può essere indicativa di annotazioni contabili scarsamente veritiere
Riscontro degli incassi Tra l’incasso ipotetico di una giornata di pieno utilizzo delle strutture di base (ad esempio: in un week-end di alta stagione) ed il totale dei ricavi dichiarati, relativamente all’utilizzo dei servizi di base. Tale confronto potrebbe far rilevare ricavi dichiarati non credibili a fronte di un numero molto basso di giornate di pieno utilizzo delle attrezzature, qualora il contribuente non abbia fornito, su tale situazione, un’idonea motivazione, in sede di contraddittorio.
Ipotesi di rilievo
In contraddittorio L’incasso ipotetico di una giornata di alta stagione potrebbe essere ricostruito attraverso il numero complessivo delle dotazioni (numero delle cabine, degli ombrelloni, delle sedie a sdraio, dei lettini) moltiplicato per l’ammontare dell’affitto giornaliero in alta stagione di ciascun bene.

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