Manovra 2025: le novità degli emendamenti in arrivo

Alessio Mauro - Fisco

Molte novità in arrivo per la Manovra 2025, con gli emendamenti del governo che prendono forma. Modifiche a Transizione 5.0, all'agevolazione sui mutui, al fondo PMI e altre misure

Manovra 2025: le novità degli emendamenti in arrivo

Fine settimana decisivo per i lavori che riguardano la Manovra 2025, con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che ha fatto sapere che si lavora per chiudere il confronto sulla Legge di Bilancio nel week end.

Mentre iniziano a prendere forma gli emendamenti del governo che apporteranno diverse modifiche al testo del DDL presentato alla Camera, e che però non sono stati ancora presentati, il testo dovrebbe tornare in Commissione lunedì (anche se al momento è ancora in calendario l’arrivo in Aula).

Da Transizione 5.0 all’agevolazione sui mutui sulla prima casa passando per il fondo di garanzia per le PMI e altri interventi: numerose le novità in arrivo nella parte finale dell’iter parlamentare della Manovra.

Manovra 2025, le novità degli emendamenti: da Transizione 5.0 ai mutui prima casa

Da qualche giorno si attende di sapere quali saranno le modifiche inserite negli emendamenti del governo, da apportare al testo del DDL di Bilancio 2025.

Iniziano a definirsi i contorni degli interventi ma gli emendamenti non sono ancora stati presentati in Commissione. Dovrebbe quindi slittare l’arrivo in Aula della Camera (anche se è ancora in calendario): il testo dovrebbe tornare nuovamente in Commssione.

Gli interventi prendono forma e sono diverse le novità in arrivo:

  • modifiche a Transizione 5.0;
  • riformulazione del Fondo di garanzia per i mutui sulla prima casa;
  • modifiche al Fondo di garanzia PMI;
  • IRES premiale;
  • flat tax per dipendenti e pensionati;
  • addizionale ai voli extra-UE;
  • prelievo fiscale aggiuntivo per le scommesse online;
  • aumento delle tariffe autostradali dell’1,8 per cento;
  • equiparazione dell’indennità dei ministri parlamentari e non eletti.

Il piano Transizione 5.0 verrebbe semplificato e incentivato da quattro interventi. La semplificazione riguarderebbe il calcolo dei consumi energetici. Alla misura si affianca la possibilità di cumulo con altri incentivi, tra i quali quelli riconosciuti per gli investimenti nella ZES Unica Sud. Verrebbe inoltre prevista una maggiorazione per i pannelli fotovoltaici realizzati in Europa ed infine sarebbe stabilita un’unica aliquota per investimenti fino a 10 milioni di euro.

Novità in arrivo anche per l’agevolazione sui mutui per la prima casa. L’agevolazione sarebbe ridotta al 50 per cento e potrebbe avere una platea ristretta. Sarebbe rivolta esclusivamente a:

  • giovani coppie;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
  • giovani under 36.

Modifiche interesseranno anche il Fondo di garanzia per le PMI, che sarebbe prorogato anche per il 2025. Nello specifico sarebbe ridotta al 50 per cento l’aliquota per le garanzie sui finanziamenti per liquidità mentre sarebbe confermata all’80 per cento quella per le operazioni relative a programmi di investimento e per le startup.

Verrebbe confermato anche il massimale di 5 milioni di euro per le imprese e anche gli interventi relativi al Terzo settore. L’importo ridotto salirebbe da 80 a 100 mila euro nel caso di operazioni in cui interviene confidi. Infine tra le “Small Mid Cap” rientrerebbero anche le imprese con meno di 250 dipendenti.

Manovra 2025: le altre novità in arrivo

Come già anticipato nei giorni scorsi, negli emendamenti verrebbero inserite anche le misure dell’IRES premiale e la flat tax per dipendenti e pensionati.

Ci sono inoltre anche diverse novità in arrivo.

Tra queste l’addizionale comunale ai voli fuori dall’Unione europea. Aumenterebbe di 0,5 euro, dal 1° aprile 2025, per gli scali con almeno 10 milioni di passeggeri all’anno.

Verrebbe poi previsto un prelievo fiscale aggiuntivo per le scommesse online, le cui risorse dovrebbero essere indirizzate alla realizzazione di nuovi impianti sportivi.

Sarebbe inoltre previsto un aumento delle tariffe autostradali dell’1,8 per cento, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno.

Infine, sarebbe stata formalizzata anche una norma che ha subito fatto discutere: l’equiparazione dell’indennità di ministri parlamentari e non eletti.

A tale misura si affiancherebbe inoltre il divieto per parlamentari e presidenti di Regione di svolgere incarichi retribuiti nei Paesi fuori dall’Unione europea.

Si apre un fine settimana decisivo per i lavori sulla Legge di Bilancio 2025.

Lunedì prossimo il testo avrebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera per affrontare l’ultima parte dell’iter parlamentare.

È però probabile un ritorno in Commissione che farebbe slittare in avanti l’arrivo in Aula (anche se al momento resta ancora in calendario).

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