Rimborso dall’Agenzia delle Entrate? Le istruzioni sul pagamento sono una truffa

Alessio Mauro - Fisco

Se si riceve una mail o anche una PEC con le istruzioni per ricevere un rimborso dall'Agenzia delle Entrate non c'è da fidarsi: è in corso una campagna di comunicazioni ingannevoli che, tramite un finto modulo, mette a frutto un furto di dati

Rimborso dall'Agenzia delle Entrate? Le istruzioni sul pagamento sono una truffa

L’Agenzia delle Entrate non invia mail o PEC con un modulo da compilare per ottenere un rimborso: chi riceve messaggi di questo tipo è vittima della nuova campagna di comunicazione ingannevole.

A lanciare l’allarme sui tentativi di furto di dati e sulle modalità utilizzate per metterlo a segno è proprio l’Amministrazione finanziaria con l’avviso dell’11 luglio.

Rimborso dall’Agenzia delle Entrate? Le istruzioni sul pagamento sono una truffa

La nuova campagna di phishing, che replica un’ondata di mail ingannevoli già inviate nei mesi scorsi, ha un tempismo perfetto e anche per questo l’Agenzia delle Entrate invita a tenere alta l’attenzione, dichiarandosi totalmente estranea.

Siamo in piena stagione dichiarativa e chi ha inviato il modello 730/2024 è già in attesa di ricevere l’eventuale rimborso spettante. E proprio il pagamento di una cifra da parte dell’Amministrazione finanziaria è l’esca utilizzata per convincere i destinatari a fornire dati personali e altre informazioni.

La tecnica del phishing sfrutta proprio l’affidabilità degli enti istituzionali simulandone la comunicazione per ingannare i destinatari con l’invito a compilare form, fornire dei dati o a scaricare file malevoli. È proprio con l’azione dell’utente che, poi, si concretizza la truffa.

Una delle strategie migliori per difendersi è, senza dubbio, l’attenzione ai dettagli. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate riepiloga con l’avviso dell’11 luglio gli elementi che devono destare sospetto se si riceve una mail, o anche un messaggio di posta elettronica certificata, con le istruzioni per il pagamento di un rimborso.

Mittente indirizzo estraneo all’Agenzia delle Entrate
Oggetto “Rimborso fiscale ITXXXXXXXXXX” dove XXXXXXXXXX è variabile e casuale
Corpo del messaggio Dettagli:

  • Riferimento ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale
  • Presenza di un link “Modulo di rimborso” che rimanda ad un modulo pubblicato su un portale contraffatto sotto il controllo dell’hacker
  • Errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni nel testo
Firma “Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale”

Per chi riceve comunicazioni di questo tipo, che arrivano solo apparentemente dall’Agenzia delle Entrate, l’invito dell’Amministrazione finanziaria è quello di “non cliccare sui link in esse presenti, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni”.

Di seguito un esempio di mail o PEC ingannevole con le istruzioni per il pagamento di un rimborso.

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