Fattura elettronica carburanti obbligatoria dal 1° luglio 2018: cos'è, come funziona e cosa cambia per le imprese? Ecco tutti i chiarimenti e le novità contenute nella circolare dell'Agenzia delle Entrate.
Fattura elettronica carburanti: a partire dal 1° luglio 2018 sarà obbligatoria l’emissione per le spese relative all’acquisto di benzina e gasolio per motori da autotrazione.
La novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, rischia di causare il caos sia per i distributori di benzina obbligati alla fatturazione elettronica che per i contribuenti titolari di partita Iva che, dal canto loro, potranno beneficiare di detrazioni e deduzioni soltanto per i pagamenti con carte di credito, bancomat e altri mezzi tracciabili.
Alcuni importanti chiarimenti su come funzionerà la nuova procedura sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 8/E del 30 aprile 2018.
Ed è proprio a fronte di una vera e propria rivoluzione, che partirà con la fattura elettronica carburanti 2018 fino ad arrivare all’introduzione della fatturazione elettronica tra privati B2B a partire dal 1° gennaio 2019, che è richiesta una proroga dell’entrata in vigore delle nuove regole.
A lanciare l’allarme sulle difficoltà e sul caos che verrebbe a crearsi a partire dal 1° luglio è stata in primis la CNA e, durante il convegno sulla Riforma del Terzo Settore tenutosi il 12 aprile a Roma, le parole del Presidente del CNDCEC Massimo Miani hanno rinvigorito l’idea di un possibile di un rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica per il settore carburanti.
Richieste che, per il momento, non hanno portato a rinvii ufficiali e, ad oggi, le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate non entrano nel merito delle difficoltà operative per chi opera nel settore.
In vista di un appuntamento tanto importante, cerchiamo di capire cos’è e come funziona la fattura elettronica per l’acquisto di carburanti, obbligatoria dal 1° luglio 2018, cosa cambierà e perché si fa sempre più forte la richiesta di proroga.
Fattura elettronica carburanti 2018: cos’è e perché serve una proroga
A partire dal 1° luglio 2018 le imprese del settore carburanti, e quindi i benzinai, saranno obbligati all’emissione della fattura elettronica per gli acquisti di benzina e gasolio.
La novità, oltre a riguardare le imprese del settore, coinvolgerà anche i contribuenti titolari di partita IVA: per beneficiare delle detrazioni IVA e della deduzione della spesa sarà necessario documentare l’acquisto del carburante esclusivamente con fattura elettronica, secondo le regole illustrate dall’Agenzia delle Entrate.
Contestualmente sarà abolita la scheda carburante.
Insomma, si tratta di una novità che riguarderà sia imprese che contribuenti ai fini di beneficiare delle agevolazioni fiscali sui costi auto.
Ad oggi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento con le nuove modalità di pagamento per i contribuenti, accanto alla circolare di risposta ai maggiori dubbi degli operatori del settore.
Per quanto riguarda i distributori di benzina, è stata invece pubblicata una “bozza” delle regole di Entrate e Dogane per la trasmissione telematica dei corrispettivi (ulteriore obbligo introdotto dalla Legge di Bilancio 2018).
Mancano poco più di due mesi dall’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica, ma per chi dovrà adeguarsi alle nuove regole regnano caos e incertezza: le imprese non sono ancora pronte ad una novità tanto importante.
La possibilità di una proroga dell’entrata in vigore delle novità arriva a seguito delle parole di Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, intervenuto nel corso del convegno organizzato il 12 aprile 2018 a Roma sulla Riforma del Terzo Settore.
Possibile proroga fattura elettronica carburanti
A far parlare di una possibile proroga per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per il pagamento dei carburanti sono le dichiarazioni del Presidente Miani in merito alle disposizioni attuative da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Ad ormai meno di tre mesi dal 1° luglio 2018, Agenzia delle Entrate, MEF e rappresentanti di categoria stanno ancora cercando quali soluzioni adottare: la fattura elettronica sarà un meccanismo complesso, che metterà alla prova contribuenti ed imprese.
Miani ha sottolineato le proprie perplessità su come potrebbe essere gestito l’intero processo da parte dei distributori.
Secondo il Presidente del CNDCEC l’Italia, impreparata ad una rivoluzione di tale portata, rischia l’ennesima brutta figura. Situazione che ricorda il caos dovuto al debutto del nuovo spesometro.
Come funzionerà la fattura elettronica per l’acquisto carburanti
Il settore carburati farà da apripista all’introduzione, dal 1° gennaio 2019, della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati (il tutto a scanso di modifiche legislative).
Per capire nel dettaglio come funzionerà l’e-fattura per il pagamento dei carburanti bisogna far riferimento alle indicazioni contenute nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 30 aprile 2018.
I benzinai dovranno, a seguito di richiesta, emettere obbligatoriamente la fattura elettronica per chi intende beneficiare delle agevolazioni fiscali sui costi auto.
Imprese e professionisti, in sede di acquisto di benzina e gasolio, dovranno esplicitamente richiedere al rifornitore l’emissione dell’e-fattura: l’obbligo ad oggi non è generalizzato ma riguarda soltanto i titolari di partita IVA.
L’acquirente quindi dovrà informare il benzinaio che l’acquisto è effettuato nell’ambito di attività d’impresa, arte e professione. In caso contrario l’operazione si considererà effettuata da un privato, non sarà possibile beneficiare di detrazione IVA e della deduzione della spesa.
Si attendono ulteriori chiarimenti e, soprattutto, sarà interessante capire come e se l’Amministrazione Finanziaria darà ascolto alle richieste di proroga arrivate da professionisti e imprese.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica carburanti 2018: cos’è e perché serve una proroga