Cessione del credito, per il superbonus 110 per cento si arriva all’82 per cento del valore

Tommaso Gavi - Irpef

L'importo dei crediti del superbonus 110 per cento viene valutato dalle banche all'82 per cento delle somme pagate per gli interventi. Per sbloccare il meccanismo della cessione del credito entrano in campo le regioni. Intanto arriva la proroga per la scadenza della comunicazione all'Agenzia delle Entrate

Cessione del credito, per il superbonus 110 per cento si arriva all'82 per cento del valore

Sono diverse le novità in arrivo sul tema della cessione del credito del superbonus.

Gli interventi che danno diritto alla detrazione al 110 per cento sono valutati dalle banche all’82 per cento. In sostanza, gli intermediari finanziari hanno svalutato tali crediti del 28 per cento.

Per trovare una soluzione alla situazione dei crediti incagliati stando scendendo in campo regioni e enti locali. La regione Piemonte metterà a disposizione 50 milioni di euro, stanno muovendosi in tale direzione anche la Sardegna e altre regioni.

Intanto sempre più vicina la proroga della scadenza per la comunicazione della cessione del credito dal 16 al 31 marzo 2023, grazie ad un emendamento approvato in Commissione Bilancio del Senato alla legge di conversione del decreto Milleproroghe.

Per ricevere i nostri aggiornamenti gratuiti sul superbonus e sulle altre agevolazioni fiscali previste per la casa le lettrici ed i lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento al giorno dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Cessione del credito, per il superbonus 110 per cento si arriva all’82 per cento del valore

I crediti del superbonus 110 per cento continuano la propria discesa: il valore corrisposto dalle banche arriva all’82 per cento delle somme previste per gli interventi che rientrano nella maxi detrazione introdotta dal decreto Rilancio.

La “svalutazione” da parte degli intermediari finanziari e del 28 per cento rispetto agli importi corrisposti per i lavori.

Inoltre tale valore è quello che viene attribuito ai crediti che rientrano ancora nella detrazione massima del 110 per cento, per il 90 per cento il discorso è diverso in quanto al momento non vengono accettate nuove pratiche.

In sostanza, quindi, per i lavori iniziati dallo scorso 1° gennaio 2023 la cessione del credito è bloccata.

Per cercare di sbrogliare la situazione, che non è stata risolta con gli interventi previsti prima nel decreto Aiuti quater e poi nella relativa legge di conversione, stanno entrando in campo anche le regioni e gli enti locali.

Tali soggetti si stanno muovendo per acquistare gli importi bloccati nei cassetti fiscali di contribuenti, cittadini e imprese.

Al momento la regione Piemonte ha messo a disposizione 50 milioni di euro, si stanno muovendo nella stessa direzione anche la Sardegna, il Lazio, l’Abruzzo, la Puglia e l’Umbria.

Potrebbero essere necessari passaggi d’interlocuzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per chiarire il perimetro di intervento delle regioni nel complesso scenario dei meccanismi introdotti dall’articolo 121 del decreto Rilancio per la fruizione indiretta delle detrazioni legate a bonus edilizi.

Cessione del credito: proroga per la scadenza della comunicazione alle Entrate

Intanto, per dare più tempo ai contribuenti, per “una corretta predisposizione delle informazioni necessarie per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni” che rientrano nei bonus edilizi, è stata approvata la proroga della scadenza della comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle spese sostenute nel 2022.

Il termine era originariamente previsto per il 16 marzo ma passerà a fine mese, al 31 marzo 2023.

Il calendario si allinea a quello previsto per i lavori già iniziati delle villette e delle unifamiliari.

A prevedere la proroga è un emendamento del Governo alla legge di conversione del decreto Milleproroghe, approvato in Commissione Bilancio del Senato.

L’approvazione definitiva della Commissione dovrebbe arrivare nella giornata di domani. Sarà poi necessario il passaggio in Aula, prima al Senato e poi alla Camera.

L’ufficialità dovrebbe quindi arrivare entro il 27 febbraio prossimo, salvo colpi di scena.

Il rinvio era stato inizialmente più ampio, dal 16 marzo al 16 giugno 2023. Nella versione approvata però, vengono concessi soltanto 15 giorni in più.

Dal momento che la soluzione è decisamente lontana, ci si aspetta ulteriori interventi da parte dell’Esecutivo nelle prossime settimane o mesi.

Per rimanere aggiornati sulle novità sul superbonus e sulla cessione del credito per l’anno in corso si può partecipare al webinar in programma il prossimo 14 febbraio, organizzato da TeamSystem e Informazione Fiscale.

Per partecipare all’incontro formativo gratuito sarà necessaria l’iscrizione attraverso l’apposito form.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network