Plusvalenze superbonus: possibili modifiche in arrivo con la Legge di Bilancio 2025

Tommaso Gavi - Irpef

Un emendamento al testo del DDL di Bilancio 2025 propone modifiche alla tassazione delle plusvalenze nelle compravendite realizzate entro 10 anni dal termine dei lavori del superbonus. Dal dimezzamento del periodo di tempo alle novità per i condomini, il punto sulle possibili modifiche

Plusvalenze superbonus: possibili modifiche in arrivo con la Legge di Bilancio 2025

Nel corso dell’iter parlamentare della Manovra 2025 potrebbero arrivare modifiche alle regole sulla tassazione delle plusvalenze per gli immobili oggetto di compravendita a partire dal 1° gennaio 2024, su cui sono stati realizzati interventi di superbonus.

Alcune di queste modifiche potrebbero arrivare con l’approvazione di un emendamento al testo che alleggerisce la norma introdotta precedentemente dalla Legge di Bilancio 2024. Ad anticiparlo è il Sole 24 Ore.

Le proposte sono diverse e spaziano dal dimezzamento del tempo da dieci a cinque anni, da calcolare dalla fine dei lavori, all’esclusione dalla tassazione delle compravendite con firma del preliminare prima del 1° gennaio 2024.

Il percorso è, tuttavia ancora lungo. L’emendamento dovrà prima essere discusso ed approvato a partire dalla prossima settimana. Successivamente si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio.

Plusvalenze superbonus: le regole in vigore dal 1° gennaio 2024

Tra le novità che potrebbero arrivare durante l’iter parlamentare della Manovra 2025 ce ne sono alcune che riguardano la tassazione delle plusvalenze nel caso di vendita di immobili entro dieci anni dalla conclusione di lavori del superbonus.

La misura che prevede il versamento di un’imposta sostitutiva al 26 per cento è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024. I chiarimenti operativi sono arrivati con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/2024.

Le regole si applicano a prescindere da:

  • tipologia di interventi realizzati, trainanti o trainati;
  • misura dell’agevolazione, al 110, 90, 70 o 65 per cento;
  • modalità di fruizione dell’agevolazione, in detrazione, con cessione del credito o sconto in fattura;
  • soggetto che realizza i lavori (proprietario, conduttore, comodatario, familiare convivente).

Sono esclusi dall’applicazione della norma gli immobili che sono stati acquisiti per successione, quelli che sono adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei dieci anni precedenti alla vendita e quelli che sono adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte del periodo di tempo compreso tra l’acquisto e la fine dei lavori (nel caso in cui tale periodo sia inferiore a dieci anni).

Nelle istruzioni per il calcolo dell’imposta dovuta, la Legge di Bilancio 2024 stabilisce che le plusvalenze sono costituite dalla differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo d’imposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo.

Sulla disciplina di tale plusvalenza potrebbero arrivare modifiche al termine dell’iter parlamentare di approvazione della Legge di Bilancio 2025.

Plusvalenze superbonus: le possibili novità in arrivo con alleggerimento della tassazione

Le proposte inserite all’interno dell’emendamento al testo del DDL di Bilancio interessano diversi aspetti della disciplina delle plusvalenze legate alla vendita di immobili oggetto di interventi del superbonus.

Tra questi il primo, e forse il più rilevante, è il dimezzamento del tempo da considerare all’interno del quale alle compravendite venga applicata la tassazione delle plusvalenze. Tale periodo passerebbe da dieci a cinque anni.

Un’ulteriore esclusione degli immobili assoggettati all’ulteriore tassazione sarebbe prevista con una misura che escluderebbe dall’applicazione della norma le compravendite realizzate dopo il 1° gennaio 2024 ma con preliminari registrati o trascritti prima di tale data.

In questo senso verrebbero agevolate le operazioni stabilite prima dell’entrata in vigore della norma ma non del tutto concluse al momento dell’entrata in vigore.

Novità interesserebbero anche i condomini. Al momento l’applicazione della tassazione è prevista anche in caso di esclusivi lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Se approvato il contenuto dell’emendamento verrà introdotto un tetto massimo sull’imposta sostitutiva che il contribuente sarà chiamato a versare, che renderà impossibile il superamento dell’ammontare del beneficio ottenuto.

L’ultima modifica riguarda la previsione di un nuovo decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze per provvedere a determinare un meccanismo di tassazione della plusvalenza in funzione dell’effettiva fruizione degli interventi agevolati di superbonus nella dichiarazione dei redditi.

La strada per l’approvazione delle novità è ancora lunga. I passaggi che dovranno essere portati a termine sono la discussione e l’approvazione degli emendamenti e l’approvazione del testo finale da parte delle Camere entro il 31 dicembre 2024.

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