Il DL salva acconti per correggere le aliquote IRPEF 2025 arriva in Gazzetta Ufficiale: la stagione della dichiarazione dei redditi ora può partire

Arriva in Gazzetta Ufficiale, in tempi brevissimi, il Decreto Legge approvato nel Consiglio dei Ministri del 22 aprile per confermare la possibilità di applicare le tre aliquote IRPEF attualmente in vigore anche agli acconti 2025.
Con questa correzione, la stagione della dichiarazione dei redditi può ufficialmente partire: la prima e importante tappa, d’altronde, è vicinissima.
A partire dal 30 aprile l’Agenzia delle Entrate dovrà mettere a disposizione la precompilata, tenendo conto delle regole di calcolo armonizzate dal DL n. 55 del 2025.
Confermate le tre aliquote IRPEF per agli acconti 2025: tutto pronto per la dichiarazione dei redditi
La nuova IRPEF cerca un centro di gravità permanente, per dirla con le parole di Battiato. Ma nel frattempo, tra una riscrittura e l’altra, le norme che la regolano entrano in contrasto. Ed è proprio dai lavori in corso che è nata la necessità di intervenire con un Decreto Legge di correzione, prima di entrare nel vivo della stagione della dichiarazione dei redditi.
Il conflitto è nato tra le disposizioni previste dal decreto legislativo n. 216 del 2023 e la Legge di Bilancio 2025.
In teoria, hanno stabilito le stesse regole: il calcolo dell’IRPEF a tre aliquote, prima in via provvisoria, poi in maniera strutturale.
In pratica, però, la Manovra non ha eliminato le prime disposizioni che prevedevano un ritorno al vecchio sistema a quattro aliquote per gli acconti del 2025. Correzione che arriva, adesso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 55 del 23 aprile 2025.
Articolo 1, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216 |
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Versione originale | Versione corretta dal DL n. 55 del 2025 |
Nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali per i periodi d’imposta 2024 e 2025 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2 (tre aliquote IRPEF e aumento della detrazione per lavoro dipendente) | Nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali per il periodi d’imposta 2024 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 1 e 2 (tre aliquote IRPEF e aumento della detrazione per lavoro dipendente) |
Tre aliquote IRPEF anche per agli acconti 2025
Senza questo intervento, presentando la dichiarazione dei redditi, quest’anno diverse categorie di contribuenti avrebbero dovuto anticipare delle imposte non dovute perché calcolate sul sistema delle quattro aliquote IRPEF in vigore fino al 2023.
L’imprevisto carico fiscale avrebbe avuto un impatto su dipendenti e pensionati percettori di redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati a ritenuta, ma anche su contribuenti, come colf e badanti, che non subiscono l’applicazione dell’IRPEF mensilmente in busta paga, o ancora per i lavoratori con più redditi non conguagliati.
E, infatti, la correzione ha un valore di 245,5 milioni di euro.
Aliquote IRPEF 2023 | Scaglioni di reddito |
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23 per cento | Fino a 15.000 euro |
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25 per cento | Tra 15.001 e 28.000 euro |
35 per cento | Da 28.001 a 50.000 euro |
43 per cento | Da 50.001 |
Aliquote IRPEF dal 2024 | Scaglioni di reddito |
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23 per cento | Fino a 28.000 euro |
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35 per cento | Da 28.001 a 50.000 euro |
43 per cento | Da 50.001 |
DL di correzione delle aliquote IRPEF in GU: tutto pronto per la precompilata
Oltre a mettere in allarme i cittadini e le cittadine direttamente interessate, il pasticcio degli acconti destava preoccupazione anche tra gli addetti ai lavori: il cortocircuito normativo, infatti, rischiava di complicare fortemente l’avvio ufficiale della stagione dichiarativa.
“Abbiamo approvato il provvedimento in tempo utile per assicurare che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi”, ha sottolineato il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, subito dopo il via libera del Consiglio dei Ministri sul DL salva acconti. E con queste parole ha confermata la necessità di un intervento tempestivo.
All’Agenzia delle Entrate, in ogni caso, si richiede una corsa contro il tempo: ieri, 23 aprile, le regole armonizzate per il calcolo degli acconti sono arrivate in Gazzetta Ufficiale.
In una settimana di calendario la precompilata dovrà essere pronta e pubblicata sul portale dedicato per essere visualizzata da cittadini e cittadine. E bisognerà adeguare i moduli, ma anche i software, anche in vista del debutto.
Il modello 730 pronto all’uso nella prima fase è disponibile solo in visualizzazione, ma tra le informazioni in evidenza dal 30 aprile c’è anche il calcolo di debiti e crediti IRPEF da effettuare secondo le aliquote previste dalla normativa.
Con la pubblicazione del DL di correzione in Gazzetta Ufficiale, tutto è pronto per determinare correttamente gli acconti 2025, almeno in teoria: all’Amministrazione finanziaria il compito di passare alla pratica.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Tre aliquote IRPEF anche per gli acconti 2025: tutto pronto per la dichiarazione dei redditi