Si prospettano tempi più lunghi per l'attuazione dei nuovi bonus previsti dal decreto Coesione, in particolare per la misura Resto al Sud 2.0. e Autoimpiego Centro Nord Italia. Le novità negli emendamenti alla legge di conversione approvati al Senato
Si allungano i tempi per l’approvazione dei decreti attuativi di alcune delle misure introdotte dal decreto Coesione, in particolare per Resto al Sud 2.0. e Autoimpiego Centro Nord Italia.
Le novità arrivano dagli emendamenti al testo di conversione in legge, approvati in Commissione Bilancio al Senato.
Il decreto di attuazione di Resto al Sud 2.0. dovrà essere adottato entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale.
L’approvazione del decreto per l’altra misura, invece, slitta a 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto coesione.
Definita, poi, la scadenza per l’adozione dei decreti attuativi per il l’esonero contributivo giovani, lavoratrici svantaggiate, ZES e per l’autoimpiego nei settori strategici.
I lavoratori e le lavoratrici del settore domestico e gli apprendisti sono esclusi dall’applicazione del bonus ZES.
Bonus ZES e Resto al Sud 2.0: si allungano i tempi di attuazione
Si avvicina la conclusione dell’iter di conversione in legge del decreto Coesione, il n. 60/2024, la cui approvazione è prevista entro il 6 luglio.
Il 19 giugno la Commissione Bilancio del Senato ha concluso l’esame del testo, con l’approvazione di alcuni emendamenti.
Tra le novità anche l’estensione dei termini entro i quali devono essere adottati i decreti di attuazione di alcune delle nuove misure a sostegno dell’occupazione introdotte dal DL n. 60/2024, in particolare Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord Italia, ribattezzata “Misure per l’autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia”.
Come si legge nel testo del DDL emendato, dunque, viene prorogata la data di scadenza per l’approvazione del decreto di attuazione della misura Autoimpiego Centro-Nord Italia. Inizialmente fissata a 30 giorni dall’entrata in vigore del DL Coesione (8 maggio 2024) viene rimandata a 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione.
Si tratta della misura volta a favorire l’autoimprenditorialità di giovani under 35 nelle regioni del Centro Nord Italia e che prevede il riconoscimento di voucher fino a 30.000 euro per l’acquisto di beni per l’avvio di attività (che diventano 40.000 se si tratta di beni digitali o per risparmio energetico) e di contributi a fondo perduto che coprono fino al 65 per cento della spesa se si investono fino 120.000 euro e fino al 60 per cento della spesa se fino a 200.000 euro.
A slittare, come detto, è anche il termine per l’approvazione del decreto attuativo della misura dedicata alle imprese del Mezzogiorno, che passa da 30 a 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto Coesione.
Per le stesse finalità della precedente misura, Resto al Sud 2.0 prevede voucher fino a 40.000 euro per l’acquisto di beni per l’avvio di attività (che diventano 50.000 se si tratta di beni digitali o per risparmio energetico) e contributi a fondo perduto che coprono fino al 75 per cento della spesa se si investono fino 120.000 euro e fino al 70 per cento della spesa se fino a 200.000 euro.
Con riferimento ad entrambe le misure, una modifica introdotta in questa fase, precisa che le attività devono essere avviate, oltre che tramite apertura di partita IVA, anche mediante l’iscrizione all’Albo professionale, ove richiesta, per l’esercizio di attività ordinistica.
Definiti i tempi di attuazione di bonus giovani, ZES e donne
Gli emendamenti al testo di conversione in legge del decreto Coesione definiscono anche i tempi per l’adozione dei decreti attuativi degli altri incentivi all’occupazione previsti:
- il bonus giovani: lo sgravio contributivo totale per l’assunzione, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, di giovani sotto i 35 anni mai assunti a tempo indeterminato dal valore di 500 euro mensili per due anni, estendibile a 650 euro nelle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna;
- il bonus lavoratrici svantaggiate: esonero totale dei contributi da versare fino a 650 euro mensili per 24 mesi per l’assunzione, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, di lavoratrici di qualsiasi età, disoccupate da almeno 24 mesi o sei mesi per le lavoratrici residenti nel Sud. Viene richiesto un incremento occupazionale netto-;
- il bonus ZES: sgravio contributivo per le assunzioni da parte di micro e piccole imprese operanti nella ZES unica Sud con non più di 10 dipendenti per l’assunzione di under 35. La decontribuzione viene concessa per 30 mesi a partire dal prossimo 1° settembre 2024;
- gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica: esonero contributivo totale fino a 800 euro mensili per 3 anni per gli under 35 che assumono dipendenti con meno di 35 anni.
I provvedimenti attuativi dovranno essere emanati entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Coesione.
Per quanto riguarda il bonus ZES un emendamento modica la platea lavoratori e lavoratrici di beneficiari della misura, escludendo apprendisti e chi svolge lavoro domestico.
Ad ogni modo, per tutte le conferme si attende la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Cento-Nord: tempi di attuazione più lunghi