ZES Unica Sud: rifinanziamento del credito d’imposta e comunicazione obbligatoria degli investimenti

Tommaso Gavi - Imposte

Nuove risorse per la ZES Unica Sud: il Cdm mette a disposizione altri 1,6 miliardi di euro per il 2024. Le imprese dovranno inviare una comunicazione integrativa all'Agenzia delle Entrate relativa alla realizzazione degli investimenti e all'ammontare del credito d'imposta

ZES Unica Sud: rifinanziamento del credito d'imposta e comunicazione obbligatoria degli investimenti

Novità per le agevolazioni della ZES Unica Sud. Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 7 agosto, ha approvato un rifinanziamento del credito d’imposta a favore delle imprese per 1,6 miliardi di euro.

Le risorse si aggiungono ai fondi già previsti per le agevolazioni relative a investimenti da realizzare tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, che ammontano a 1,67 miliardi di euro.

Per l’accesso all’agevolazione le imprese dovranno inoltre inviare una comunicazione integrativa all’Agenzia delle Entrate in cui deve essere indicata la realizzazione degli investimenti e l’importo del credito d’imposta spettante.

Tale comunicazione dovrà essere trasmessa tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024.

ZES Unica Sud: rifinanziamento del credito d’imposta e comunicazione degli investimenti

Il decreto Omnibus, approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 7 agosto, introduce novità per la ZES Unica Sud.

Sono due le misure relative al credito d’imposta per le imprese che realizzano investimenti tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024:

  • il rifinanziamento della misura per 1,6 miliardi di euro;
  • la comunicazione integrativa da inviare all’Agenzia delle Entrate.

Con il primo intervento si aumentano i fondi a disposizione per l’anno in corso, che saranno portati da 1,67 miliardi di euro a oltre 3,2 miliardi di euro.

Le ulteriori risorse hanno l’obiettivo di incrementare la percentuale di agevolazione effettivamente spettante che era stata stabilita dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22 luglio scorso al 17,6668 per cento del bonus richiesto, prendendo in considerazione le richieste e le risorse a disposizione.

Come spiegato dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, nella conferenza stampa a margine della riunione del Consiglio dei ministri:

“La quota assegnata al credito d’imposta è di 3,2 miliardi di euro ai quali si aggiunge la possibilità, con un articolo specifico, per i programmi regionali e i programmi nazionali della coesione di poter utilizzare queste risorse in aggiunta ai 3 miliardi e 200 milioni di euro in modo facoltativo.”

A questo si aggiunge un nuovo adempimento per le imprese che hanno già presentato le proprie domande per il credito d’imposta.

Le aziende dovranno inviare, nel periodo compreso tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, una comunicazione integrativa all’Agenzia delle Entrate.

Tale comunicazione dovrà attestare l’avvenuta realizzazione degli investimenti indicati in precedenza entro il 15 novembre 2024.

Dovrà inoltre essere indicato l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e alle relative fatture elettroniche.

La misura ha come obiettivo il monitoraggio dei fondi per la corretta determinazione del credito d’imposta spettante.

ZES Unica Sud: le risorse a disposizione e le richieste delle imprese

Aumenterà, quindi, la percentuale del credito d’imposta che sarà riconosciuto alle imprese che effettuano investimenti nel Mezzogiorno.

Gli investimenti per il 2024 raggiungeranno circa i 3,27 miliardi di euro.

Uno stanziamento che è stato definito dal ministro Fitto “ampiamente superiore” rispetto a quelli previsti per gli anni precedenti.

Le risorse iniziali erano state calcolate, probabilmente, sulla base dell’andamento degli scorsi anni dell’agevolazione.

La riunificazione delle 8 ZES del Mezzogiorno, nell’unica prevista dal decreto Sud, hanno probabilmente favorito un accesso più ampio all’agevolazione.

Le prenotazioni hanno raggiunto i 9,4 miliardi di euro. Di questi però solo 167 milioni si riferiscono a investimenti effettivamente già realizzati, come chiarito dallo stesso ministro Fitto.

Si dovrà attendere una nuova rideterminazione dell’ammontare del credito d’imposta che sarà successiva alle comunicazioni che saranno inviate dalle aziende all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 2 dicembre 2024.

Intanto il rifinanziamento è stato accolto positivamente dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Elbano de Nuccio.

Nel comunicato stampa diffuso il 7 agosto dal CNDCEC viene sottolineato quanto di seguito riportato:

“Dopo la prima pubblicazione della ripartizione dei fondi disponibili abbiamo immediatamente sensibilizzato il Governo per fare il possibile per individuare maggiori risorse e, al contempo, per porre in essere procedure che privilegino progetti concretamente realizzabili.”

Il presidente del CNDCEC ha inoltre messo in evidenza che il provvedimento:

“recepisce tali indicazioni ed è indubbiamente positivo. Un particolare ringraziamento deve essere rivolto al Ministro Raffele Fitto per l’ascolto e per l’impegno nell’individuare soluzioni concrete per lo sviluppo dei progetti imprenditoriali nel Mezzogiorno.”

La prossima scadenza per le imprese è quindi fissata al 15 novembre e riguarda la realizzazione degli investimenti.

Successivamente le imprese dovranno occuparsi della comunicazione integrativa, necessaria per l’ottenimento del credito d’imposta.

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