Da oggi, 12 giugno, si aprono le domande per il credito d'imposta per le imprese della ZES Unica Sud. Ieri l'Agenzia delle Entrate ha approvato il modello per la comunicazione, che può essere scaricato dal portale insieme alle istruzioni per la compilazione. Dovrà essere utilizzato per indicare le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 e da sostenere entro il 15 novembre prossimo
Il giorno prima dell’apertura delle domande l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello per l’invio della comunicazione relativa al credito d’imposta per la ZES Unica Sud.
Le istanze possono essere inviate da oggi, 12 giugno, ed entro la scadenza del 12 luglio 2024.
Dal 1° gennaio scorso sono infatti state riunificate le otto ZES previste per il Mezzogiorno, per effetto di quanto previsto dal decreto Sud.
Da oggi può essere richiesta l’agevolazione prevista per gli investimenti, di importo non inferiore a 200 mila euro e non superiore a 100 milioni di euro, effettuati dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.
Il modello e le relative istruzioni per la compilazione sono scaricabili dal portale dell’Agenzia delle Entrate.
Credito d’imposta ZES Unica Sud: online il modello per la comunicazione e le istruzioni
Oggi, 12 giugno, si apre la finestra per l’invio delle domande relative al credito d’imposta riferito alle imprese della ZES Unica Sud.
Entro la scadenza del 12 luglio 2024 le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili, sostenute dal 1° gennaio 2024 e da sostenere entro il 15 novembre 2024
La nuova ZES Unica Sud è stata istituita a partire da quest’anno con il Decreto Legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito in Legge n. 162 del 13 novembre 2023, ovvero il decreto Sud.
Sono state riunificate le ZES che comprendevano i territorio delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Con il provvedimento di ieri, 11 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha approvato:
- il modello per la comunicazione;
- le istruzioni per la compilazione.
- Agenzia delle Entrate - Modello per la comunicazione relativa al credito d’imposta ZES Unica Sud
- Approvato con il provvedimento dell’11 giugno.
- Agenzia delle Entrate - Istruzioni per la compilazione del modello per la comunicazione
- Istruzioni per la compilazione della comunicazione per beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti della ZES Unica Sud.
Il modello di comunicazione, che può essere scaricato in formato pdf dal portale dell’Agenzia delle Entrate, è composto da:
- frontespizio;
- quadro A;
- quadro B;
- quadro C;
- quadro D;
- quadro E.
Il frontespizio contiene:
- l’informativa sul trattamento dei dati personali;
- i dati dell’impresa beneficiaria e dell’eventuale impresa avente causa in caso di operazioni straordinarie;
- i dati del rappresentante firmatario della comunicazione;
- la rinuncia al credito richiesto;
- la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Il quadro A è invece relativo ai dati del progetto di investimento e a quelli del credito d’imposta. Il quadro B contiene i dati della struttura produttiva. Il quadro C, invece, l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia. Il quadro D deve contenere al suo interno l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste, compresi gli aiuti de minimis, mentre nel quadro E devono essere inseriti gli estremi delle fatture elettroniche ricevute e della certificazione.
Credito d’imposta ZES Unica Sud: esito della domanda entro cinque giorni
Il primo passaggio che le aziende devono fare per ottenere l’agevolazione è la compilazione e l’invio del modello per la comunicazione, secondo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e utilizzando l’apposito software.
Successivamente, entro cinque giorni, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione la ricevuta che attesta la presa in carico o lo scarto nell’area riservata del proprio sito.
Lo scarto è previsto nei seguenti casi:
- quando il richiedente non è titolare di partita IVA al momento dell’invio;
- quando gli estremi delle fatture elettroniche indicate nel quadro E non corrispondano con i dati presenti nella banca dati dell’Agenzia delle entrate;
- quando il codice attività e quello catastale del comune riferiti a ciascuna struttura produttiva, indicati nel quadro B, non corrispondono con quelli comunicati.
Quest’ultimo controllo non viene effettuato nel caso in cui la struttura produttiva non è ancora inserita nella Zes unica. Il richiedente, però, deve indicarlo nella comunicazione.
Nel caso in cui la comunicazione sia inviata nei quattro giorni precedenti alla scadenza e venga scartata, può essere inviata nuovamente entro i cinque giorni solari successivi.
In questo caso sarà considerata tempestiva.
Credito d’imposta ZES Unica Sud: si dovrà attendere per sapere la percentuale effettiva
Le domande per richiedere il credito d’imposta per la ZES Unica Sud dovranno essere inviate entro il 12 luglio 2024.
L’ordine cronologico di presentazione delle istanze non inciderà sull’importo riconosciuto alle imprese.
Sarà quindi necessario rispettare i requisiti per l’ottenimento dell’agevolazione ed inviare la richiesta entro il termine fissato al 12 luglio prossimo.
Le percentuali del credito d’imposta spettante sono riportate all’interno della tabella riassuntiva.
Regioni | Grande impresa fino a 50 milioni di euro | Media impresa fino a 50 milioni di euro | Piccola impresa fino a 50 milioni di euro |
---|---|---|---|
Campania, Puglia*, Calabria, Sicilia | 40 per cento | 50 per cento | 60 per cento |
Molise, Basilicata, Sardegna* | 30 per cento | 40 per cento | 50 per cento |
Abbruzzo** | 15 per cento | 25 per cento | 35 per cento |
(*) Puglia (Taranto 50 per cento - 60 per cento - 70 per cento) – Sardegna (Sulcis 40 per cento - 50 per cento - 60 per cento)
(**) Con riferimento all’Abruzzo, sono ammissibili gli investimenti relativi esclusivamente alle zone assistite della regione ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Le percentuali spettanti, tuttavia, non saranno quelle previste dalla normativa.
Nella tabella sono infatti indicati i limiti massimi ma la percentuale spettante sarà determinata con l’apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
A disposizione delle aziende ci sono 1,8 miliardi di euro, che dovranno essere ripartite sulla base delle domande inviate.
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