Moratoria avvisi bonari, nella riunione di apertura del tavolo tecnico tra MEF, Agenzia delle Entrate e commercialisti, tanti i temi al centro del dibattito: dalla razionalizzazione del calendario fiscale alla semplificazione degli adempimenti, passando per la riforma fiscale e quella tributaria. Tra le proposte: lo stop estivo alle scadenze di avvisi, di lettere per la compliance e di richieste documentali.
Moratoria avvisi bonari, tra le richieste avanzate nel corso della riunione di insediamento del tavolo tecnico tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili c’è la sospensione dei termini nei mesi di giugno e luglio.
Lo spiega il comunicato stampa pubblicato l’8 luglio 2022, giorno della riunione dei commercialisti con il MEF.
I professionisti hanno chiesto di sospendere i termini conseguenti alla notifica di avvisi bonari, richieste documentali e lettere per la compliance.
La cosiddetta “moratoria estiva” permetterebbe ai contribuenti e agli intermediari abilitati di dare maggiore spazio agli adempimenti autodichiarativi.
Moratoria avvisi bonari, la richiesta dei commercialisti al MEF
L’8 luglio 2022 si è svolta la riunione di insediamento del tavolo tecnico tra MEF, Agenzia delle Entrate e CNDCEC.
Hanno partecipato il Capo di Gabinetto del MEF, Giuseppe Chiné, il Direttore generale delle Finanze, Fabrizia Lapecorella, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il Vicedirettore, Paolo Savini, e il Presidente Elbano de Nuccio in rappresentanza del Consiglio Nazionale, il Consigliere delegato alla Fiscalità, Salvatore Regalbuto, e il Coordinatore dell’area Fiscalità della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Pasquale Saggese.
A renderlo noto è il comunicato stampa dei commercialisti, pubblicato lo stesso giorno dell’incontro.
Sono stati diversi i temi discussi nel corso della riunione. I principali sono:
- la razionalizzazione del calendario fiscale;
- la semplificazione degli adempimenti;
- le riforme del sistema fiscale e della giustizia tributaria.
Tra le proposte avanzate c’è la cosiddetta “moratoria estiva”, ovvero la sospensione dei termini nei mesi di giugno e luglio, derivanti dalla notifica di:
- avvisi bonari;
- richieste documentali;
- lettere per la compliance.
Lo stop nei mesi estivi permetterebbe a contribuenti e professionisti di dedicarsi maggiormente all’espletamento degli adempimenti autodichiarativi.
Riforma della giustizia tributaria e riforma fiscale nell’incontro dei commercialisti al MEF
Nell’incontro tra commercialisti, MEF e Agenzia delle Entrate sono stati affrontati molti temi.
In merito a tale incontro il il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, ha dichiarato quanto segue:
“La riunione si è svolta in un clima di ampia collaborazione e di fattiva condivisione. In apertura dei lavori il capo di Gabinetto Chiné ha sottolineato l’importanza di un dialogo e di un confronto costante con i Commercialisti sui temi di interesse comune. È emersa, sin da subito, la disponibilità dell’Amministrazione Finanziaria e dell’Agenzia delle Entrate a valutare costruttivamente le proposte avanzate dal Consiglio Nazionale.”
Tra i temi affrontati ci sono state anche gli emendamenti al Decreto Semplificazioni 2022. I commercialisti hanno ribadito le proposte avanzata, ovvero l’esonero dalla conservazione sostitutiva dei registri e libri contabili.
Un altro argomento al centro della riunione è stata la riforma della giustizia tributaria.
In merito i commercialisti, per voce del presidente de Nuccio, hanno confermato la condivisione dell’obiettivo di fondo: l’istituzione di una magistratura professionale e specializzata, con giudici a tempo pieno.
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza del coinvolgimento della categoria.
Lo stesso coinvolgimento è stato richiesto anche per l’attuazione della delega di riforma discale.
Il presidente del CNDCEC ha sottolineato quanto di seguito riportato:
“Essendo coloro che primariamente sono chiamati ad applicare le norme tributarie in via di introduzione è necessario, infatti, che già in sede di loro predisposizione i commercialisti possano offrire il contributo di competenza ed esperienza per una migliore e più efficiente scrittura delle nuove regole”.
In linea generale, il presidente de Nuccio ha poi messo in evidenza l’importanza del ruolo dei commercialisti come presidio di legalità.
I soggetti incaricati delle certificazioni sono infatti indispensabili per evitare comportamenti illeciti nelle misure a sostegno dell’economia: bonus edilizi e altre agevolazioni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Moratoria avvisi bonari, la richiesta dei commercialisti al MEF per le scadenze estive