Credito di imposta Mezzogiorno, è cumulabile con l'agevolazione relativa agli investimenti in beni strumentali. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate nella risposta all'interpello numero 360 del 16 settembre 2020: la cumulabilità è permessa a condizione che non venga superato il costo sostenuto per l'investimento.
Il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è cumulabile con l’agevolazione relativa agli investimenti in beni strumentali.
I chiarimenti arrivano dalla risposta all’interpello numero 360 del 16 settembre 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Il cumulo, però, è permesso a condizione che non avvenga il superamento del costo sostenuto per l’investimento.
Nel calcolo si deve anche tenere conto della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Credito di imposta Mezzogiorno: è cumulabile con l’agevolazione per i beni strumentali
Al credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è consentito il cumulo con l’agevolazione prevista per gli investimenti in beni strumentali.
Lo spiega la risposta all’interpello numero 360 del 16 settembre 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
- Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 360 del 16 settembre 2020
- Articolo 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Cumulo del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno e del credito di imposta per investimenti in beni strumentali.
Interrogata dall’istante, l’Amministrazione finanziaria fornisce il quadro normativo di riferimento e riepiloga i precedenti documenti di prassi che si sono soffermati sul tema
L’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ovvero la legge di Bilancio 2016, prevede un credito di imposta a favore delle imprese acquisiscono beni strumentali nuovi in un progetto di investimento iniziale.
Tali investimenti devono essere effettuati dal 1° gennaio 2016 ed entro il 31 dicembre 2020, su macchinari, impianti ed attrezzature, destinate a strutture produttive delle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Sono ricomprese anche le acquisizioni di contratti di locazione finanziaria.
La seconda agevolazione è invece prevista dall’articolo 1, comma 185, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ovvero la legge di bilancio 2020.
Tale agevolazione consiste in un credito di imposta riconosciuto alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato.
Il periodo di tempo preso in considerazione è quello tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre dello stesso anno. Il termine finale può essere spostato al 30 giugno 2021 nei casi in cui l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Come specificato dal comma 192, il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.
La condizione da rispettare consiste nel fatto che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non produca il superamento del costo sostenuto per l’investimento.
Credito di imposta Mezzogiorno: l’Agenzia delle Entrate prosegue nella linea tracciata
I chiarimenti forniti dal documento di prassi dell’Agenzia delle Entrate si inseriscono nella linea già tracciata dalle interpretazioni precedenti.
Come spiegato nella risposta all’interpello numero 360/2020:
“in relazione alla cumulabilità del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno e del credito di imposta per investimenti in beni strumentali introdotto dalla legge di Bilancio 2020, si ritiene che, in relazione ai medesimi investimenti, sia possibile cumulare i due benefici, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per l’investimento.”
Sul tema della cumulabilità del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno, l’Agenzia delle Entrate si era già espressa precedentemente.
Nel caso precedente, tuttavia, la possibilità di cumulo era stata verificata rispetto al super-ammortamento.
Sulla possibilità di cumulo tra l’agevolazione per gli investimenti nel Mezzogiorno e la misura analoga al credito di imposta per investimenti in beni strumentali, previsto dalla legge di Bilancio 2020, si era soffermata la circolare n. 34/E del 3 agosto 2016.
Tale documento di prassi aveva confermato la possibilità di cumulo con l’agevolazione per il Mezzogiorno nella formulazione vigente fino al 28 febbraio 2017.
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