Il super ammortamento o maxi ammortamento è stata un’agevolazione fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015) e consisteva nello stimolare gli investimenti produttivi delle imprese e dei professionisti, grazie ad un’accelerazione del processo di ammortamento fiscale del cespite in oggetto.
Attraverso il super ammortamento o maxi ammortamento le aziende che investivano in beni strumentali potevano ammortizzare fiscalmente il bene al 140 per cento prima ed al 130 per cento dopo in luogo del 100 per cento risultante civilisticamente (in bilancio).
Tecnicamente si trattava di una variazione in diminuzione della base imponibile su cui calcolare le imposte (Irpef ed Ires).
Il super ammortamento o maxi ammortamento poteva essere utilizzato solo con riferimento ai beni strumentali il cui coefficiente di ammortamento fosse superiore o uguale al 6,5% e per i soggetti imprese e professionisti titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo (ivi compresi i contribuenti titolari di partita IVA nel regime dei minimi ma non nel regime forfettario).
A partire dalla Legge di Bilancio 2020 - Legge numero 160/2019 - il super ammortamento (così come il “fratello” iper ammortamento) è stato sostituito dal credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.
A partire dal periodo di imposta 2021 le percentuali del credito d’imposta per investimenti in beni materiali nuovi ed in beni immateriali saranno le seguenti:
- per i beni strumentali (materiali) nuovi la nuova percentuale di credito d’imposta sarà pari al 10% (ex super ammortamento);
- per i beni immateriali di cui all’ex iper ammortamento o piano Industria 4.0 la nuova percentuale sarà del 10 o 30 o 50% a seconda dei casi (per una elencazione esaustiva dei beni di cui alla presente classificazione occorre fare riferimento all’allegato A della Legge di Bilancio 2017);
- per i beni immateriali di cui all’allegato B della Legge di Bilancio 2017 la nuova percentuale sale al 20%.