In arrivo una stretta sui controlli per chi ha realizzato i lavori di superbonus senza presentare la dichiarazione per la comunicazione di variazione catastale. La misura potrebbe trovare spazio nella Manovra 2025
Come anticipato dal ministro Giorgetti, nella prossima Manovra potrebbero trovare spazio misure per intensificare i controlli legati al superbonus.
Nello specifico nei confronti di chi non ha provveduto all’obbligo di variazione catastale, con la comunicazione dei dati aggiornati.
Una comunicazione che è già obbligatoria e che ha effetti sul calcolo della rendita catastale, a sua volta utilizzata per determinare alcune delle imposte dovute, ad esempio l’IMU.
La nuova stretta in arrivo si aggiungerebbe alle misure già previste.
Controlli superbonus: stretta in arrivo per le mancate comunicazioni della variazione catastale
La stretta sui controlli relativi agli interventi del superbonus e sulle case fantasma potrebbe trovare spazio nella Legge di Bilancio 2025.
Ad anticiparlo è stato lo stesso ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione che si è tenuta gli scorsi giorni presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Piano strutturale di bilancio.
Oltre agli immobili non censiti, le cosiddette “case fantasma”, nel mirino ci sono i contribuenti che hanno realizzato interventi del superbonus senza comunicare i dati catastali aggiornati.
Tali interventi contribuiscono al miglioramento dell’edificio ed hanno come conseguenza l’aumento della rendita catastale, che è utilizzata per il calcolo di diverse imposte, compresa l’IMU.
Il termine per la comunicazione relativa alla variazione catastale, con l’aggiornamento dei dati, è obbligatorio. L’adempimento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
In caso di mancato adempimento il contribuente riceverà una lettera di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate per regolarizzare la situazione.
Nella nuova Manovra potrebbe essere quindi inserita una misura per intensificare i controlli e individuare chi tra i proprietari degli immobili che hanno realizzato interventi di superbonus, che si attestano a quasi mezzo milione, non ha provveduto alla comunicazione di variazione catastale.
Tra gli interventi potrebbe essere prevista la possibilità di agire in surroga, ovvero aggiornando d’ufficio le rendite e addebitando in automatico le spese dell’operazione.
L’individuazione potrebbe portare al recupero di risorse economiche, da destinare principalmente a Comuni e enti locali.
Controlli superbonus: le misure già previste
Le misure in arrivo si collocano in un quadro di controlli e verifiche già definito.
La Legge di Bilancio 2024 ha già incaricato l’Agenzia delle Entrate alla verifica dell’avvenuta presentazione della dichiarazione di variazione dello stato dei fabbricati, per gli immobili in cui sono stati realizzati interventi relativi ai bonus edilizi.
Oltre al sistema relativo ai controlli sulla cessione del credito, c’è anche un’altra norma già approvata che però non è ancora stata attuata.
Il decreto n. 39 del 2024 ha infatti previsto un’intensificazione dei controlli anche da parte dei Comuni.
È stata infatti introdotta una norma che permette, ai Comuni appunto, di verificare gli interventi di superbonus inesistenti (sia in modo parziale che in modo totale).
Gli enti locali hanno la possibilità di segnalare la situazione all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, ottenendo metà delle risorse che saranno recuperate grazie alle segnalazioni.
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