Catasto, dal superbonus alle case fantasma: gli obiettivi di Giorgetti

Tommaso Gavi - Imposte di registro, ipotecarie e catastali

Case fantasma e superbonus nel mirino dell'esecutivo per gli interventi sul catasto da inserire nella prossima Manovra. Le dichiarazioni di Giorgetti in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato

Catasto, dal superbonus alle case fantasma: gli obiettivi di Giorgetti

Nel Piano strutturale di bilancio trovano spazio anche interventi sul catasto. In particolare sull’aggiornamento dei valori per gli immobili oggetto di interventi del superbonus e per le cosiddette “case fantasma”, gli edifici non censiti.

Lo ha sottolineato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato che si è tenuta l’8 ottobre 2024.

Nel mirino ci sono i contribuenti che sfuggono totalmente al catasto e quelli che non hanno provveduto all’aggiornamento dei dati catastali. L’obiettivo è quello di recuperare risorse da destinare principalmente ai Comuni e agli enti locali.

Catasto, dal superbonus alle case fantasma: gli obiettivi di Giorgetti

Nell’audizione che si è tenuta presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Piano strutturale di bilancio, il ministro Giorgetti ha ripercorso alcuni degli obiettivi che daranno forma alla Legge di Bilancio 2025.

Tra questi, la riconferma del taglio del cuneo fiscale e le modifiche all’IRPEF, con la riduzione a tre scaglioni di reddito ed altrettante aliquote. Gli interventi previsti per l’anno in corso non sono stati introdotti a livello strutturale e l’Esecutivo è alla ricerca delle risorse necessarie per la riconferma.

Tra gli altri punti messi in evidenza dal ministro Giorgetti c’è:

“l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite, i valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici.”

Nel mirino finiscono quindi principalmente due categorie di soggetti:

  • quelli che sfuggono completamente al Fisco, le cui proprietà non sono inserite all’interno del catasto;
  • quelli che hanno realizzato interventi di superbonus senza provvedere all’aggiornamento dei dati catastali.

In questo secondo caso i controlli sul rispetto dell’obbligo erano già stati previsti dall’articolo 1, comma 86, della Legge di Bilancio 2024.

La norma stabilisce le verifiche dell’Agenzia delle Entrate anche ai fini di eventuali effetti sulla rendita dell’immobile presente negli atti del catasto.

L’intervento, come chiarito dal ministro Giorgetti, non riguarda l’aggiornamento dei valori di mercato ma la ricerca degli edifici non censiti e il rispetto dell’obbligo di aggiornamento dei dati catastali per chi ha effettuato gli interventi di ristrutturazione edilizia.

Il recupero di eventuali risorse economiche andrebbe a vantaggio dei Comuni e degli enti locali.

Catasto, dal superbonus alle case fantasma: i possibili effetti degli interventi

Gli effetti di interventi sulle case fantasma e sugli edifici oggetto di interventi del superbonus inciderebbero principalmente sulla rendita catastale degli immobili stessi.

Nel primo caso introducendone una, nel secondo caso aumentando quella precedente agli interventi di miglioramento.

L’incremento del valore della rendita catastale inciderebbe in vari modi sul calcolo di diverse imposte.

Tra queste l’IMU, per chi ha realizzato lavori sulle seconde case o su edifici che non rientrano nell’esclusione dall’imposta.

Gli effetti interesserebbero anche l’IRPEF e una serie di altre imposte legate principalmente alla compravendita e al passaggio di proprietà delle immobili.

Tra queste le imposte ipotecarie, le imposte sulle successioni e le imposte sulle donazioni.

In ultimo il valore dalla rendita catastale incide anche sulla determinazione dell’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, utilizzato per determinare l’accesso a diverse agevolazioni.

Il dibattito sulle misure che comporranno la Legge di Bilancio 2025 è solo all’inizio ed è ancora lungo l’iter parlamentare che dovrà portare all’approvazione del testo entro il prossimo 31 dicembre.

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