Pensioni minime, nuovo aumento nel 2025? Governo al lavoro sugli assegni più bassi

Alessio Mauro - Pensioni

Aumento delle pensioni minime dal 2025: il Governo è al lavoro per far salire l'importo degli assegni più bassi, superando i 621 euro previsti al momento. Le ultime novità

Pensioni minime, nuovo aumento nel 2025? Governo al lavoro sugli assegni più bassi

Aumento delle pensioni minime, per andare oltre l’importo di 621 euro previsto al momento per il 2025.

Ad annunciare le ultime novità è l’ANSA e torna quindi in campo l’ipotesi di aumentare gli assegni più bassi, nella prospettiva di portare il valore base ai 1.000 euro previsti dal programma di Governo.

Pensioni minime, nuovo aumento nel 2025? Governo al lavoro sugli assegni più bassi

Dal 1° gennaio 2024 l’importo minimo delle pensioni è pari a 614 euro, per effetto della rivalutazione totale dei trattamenti più bassi e del bonus aggiuntivo previsto dalla legge 197/2022 per il 2023 e per il 2024.

Dalla Legge di Bilancio 2025 si attende in primo luogo la conferma delle regole di rivalutazione delle pensioni, con il riconoscimento dell’importo aggiuntivo previsto ad oggi. Tenuto conto dei dati Istat quindi le pensioni minime ammonteranno a 621 euro.

Nel lavoro di messa a punto delle misure che approderanno nella Manovra entra ora in campo l’ipotesi di un ulteriore intervento per l’aumento delle pensioni minime oltre la soglia di cui sopra.

Ad anticipalo è l’ANSA, che parla di un bonus extra sulle pensioni di importo più basso. L’idea avanzata negli scorsi giorni da Forza Italia, con l’appoggio della Lega, è di aumentare a 650 euro le pensioni minime, con un costo pari a circa un miliardo che potrebbe essere reperito dal taglio delle agevolazioni fiscali.

Aumento delle pensioni minime a 1.000 euro nel programma di Governo

Non è la prima volta che si parla di aumentare le pensioni minime. Il tema è uno dei punti del programma di Governo, con in particolare la proposta di Forza Italia di portare gli assegni a 1.000 euro.

Un obiettivo che il Governo intende perseguire entro la fine della legislatura, e sul quale il Vicepremier Tajani, dopo l’approvazione del DEF ad aprile, aveva parlato dell’ipotesi di novità già nel 2025.

Al momento però si tratta di un obiettivo che appare particolarmente complesso da portare a compimento, quantomeno nel breve termine. Sarà in ogni caso centrale seguire l’iter che porterà alla predisposizione del DdL di Bilancio 2025 e alla sua successiva approvazione.

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