Pensione anticipata a 64 anni: accesso più facile nel 2025

Francesco Rodorigo - Pensioni

Accedere alla pensione anticipata a 64 anni sarà più facile con la novità proposta al disegno della Legge di Bilancio 2025

Pensione anticipata a 64 anni: accesso più facile nel 2025

Sarà più facile andare in pensione a 64 anni d’età nel 2025.

Una delle novità proposte tramite emendamento alla Manovra 2025 prevede la possibilità di utilizzare la rendita dei fondi pensione per agevolare l’accesso alla pensione anticipata nel sistema contributivo.

L’importo aggiuntivo faciliterebbe il raggiungimento della soglia minima, pari a 3 volte l’assegno sociale.

Nell’ultima formulazione del testo però aumenta il requisito contributivo richiesto.

Pensione anticipata a 64 anni più facile con la previdenza complementare

Una delle ultime novità proposte al disegno della Legge di Bilancio 2025 punta a semplificare l’accesso alla pensione anticipata nel sistema contributivo.

A prevederla è uno degli emendamenti presentati al testo all’esame della Camera e che, per ora, sembra destinato a trovare spazio nella versione definitiva della Manovra.

L’intervento riguarda in particolare i lavoratori e le lavoratrici interamente nel sistema contributivo, quindi chi ha iniziato a versare contributi dal 1996 in poi, e facilita l’accesso alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata.

Attualmente ricordiamo requisiti di accesso a tali prestazioni sono i seguenti.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Pensione di vecchiaia sistema contributivo 67 20 Importo almeno pari all’assegno sociale (534,41 euro per il 2024)
Pensione anticipata sistema contributivo 64 20 Importo almeno 3 volte l’assegno sociale (1.603,23 euro per il 2024) (2,8 volte per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli)

Da sottolineare l’intervento della Legge di Bilancio 2024 che ha abbassato l’importo soglia per l’accesso al trattamento di vecchiaia, ora pari all’assegno sociale, mentre ha innalzato il valore per l’accesso alla pensione anticipata (3 volte l’importo dell’assegno sociale).

Ebbene la novità in arrivo favorirebbe l’accesso a queste forme di pensione, permettendo di sommare la rendita della pensione integrativa, che deriva dall’adesione ai fondi di previdenza complementare, all’importo dell’assegno di pensione.

In questo modo, è più facile raggiungere l’importo soglia per l’accesso e quindi beneficiare della pensione, in particolare quella anticipata a 64 anni.

La novità delle ultime ore riguarda però l’aumento del requisito contributivo che sale da 20 a 25 anni di versamenti alla previdenza. Dal 2030 salirà ulteriormente a 30 anni di contribuzione.

Per chi invece non utilizzerà questa tipologia di accesso al pensionamento anticipato (quindi con il cumulo della rendita dei fondi complementari) i requisiti non saranno modificati: la pensione anticipata scatta con 64 anni d’età e 20 di contributi.

I fondi pensione spingono la pensione anticipata

La misura va quindi a rafforzare la previdenza complementare, uno degli obiettivi dichiarati dal Governo per quanto riguarda il capitolo pensioni della Legge di Bilancio.

La “fusione” tra primo e secondo pilastro della previdenza, infatti, favorirebbe l’utilizzo dei fondi pensione con l’intento di offrire maggiore copertura previdenziale a giovani lavoratori e lavoratrici, in particolare appunto quelli interamente nel sistema contributivo.

Una soluzione ad oggi poco diffusa, considerate anche le difficoltà che spesso i più giovani incontrano nel mettere da parte abbastanza risorse per finanziare forme pensionistiche complementari.

Come si legge nel testo dell’emendamento, in caso di adesione ai fondi complementari, gli interessati possono, su domanda, sommare il valore teorico di una o più prestazioni di rendita all’assegno ordinario.

Questo valore teorico è ottenuto trasformando il montante effettivo accumulato in ciascuna forma di previdenza complementare con il valore dei coefficienti di trasformazione in vigore al momento.

Un apposito decreto del Ministero del Lavoro dovrà definire i criteri di calcolo e le modalità di richiesta e di certificazione della proiezione della rendita.

Le forme di previdenza complementare poi dovranno mettere a disposizione di cittadini e cittadine la proiezione certificata con l’attestazione dell’effettivo valore della rendita mensile secondo gli schemi di erogazione adottati in modo da poter consentire agli interessati una scelta consapevole.

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