Quota 102: chi può accedere alla pensione anticipata, quando fare domanda e quali le regole per chi ha già maturato i requisiti di quota 100? Di seguito un riepilogo delle istruzioni INPS.
Quota 102: in attesa di novità, è questo il principale strumento a disposizione di chi vuole andare prima in pensione.
Nonostante il dibattito sulla riforma delle pensioni sembri in questi giorni riprendere quota, le novità per chi desidera andare in pensione nel 2023 non arriveranno prima della Nota di aggiornamento al DEF nel mese di settembre.
Nella Legge di Bilancio del prossimo anno saranno inserite le nuove regole mentre oggi, a causa delle urgenze legate alla situazione in Ucraina, ai rincari dell’energia e all’impennata dell’inflazione, ci si limita ad avanzare proposte di riforma e a discutere, rinviando al prossimo anno le soluzioni concrete.
Nel tentativo di evitare dal 2023 il ritorno alla legge Fornero e allo “scalone” che porterebbe nuovamente l’età di pensione a 67 anni, molte forze politiche propongono di adottare quota 104 o quota 41.
In sostanza, si chiede di introdurre nuovi requisiti, 63 anni di età e 41 anni di contributi oppure 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica.
Mentre ci si cimenta in complesse operazioni di previsione della spesa e di calcolo sui possibili beneficiari delle quote, i sindacati reclamano a gran voce l’estensione a tutti delle regole dei lavoratori precoci e la trasformazione di Ape sociale e Opzione donna in misure strutturali.
L’unica certezza sembra dunque essere, al momento, la possibilità di usufruire fino al 31 dicembre 2022 di quota 102 che consente di andare in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi versati.
In attesa di possibili cambiamenti da gennaio 2023, vediamo dunque in cosa consiste quota 102, da quando decorre il pagamento della pensione e cosa accede se si fa domanda, avendo già maturato i requisiti di quota 100 entro dicembre 2021.
Quota 102: chi può accedervi e quando fare domanda
Quota 102 è stata introdotta dalla legge 234/2021 (art.1 c.87) e resterà in vigore soltanto per quest’anno.
Si tratta di una forma di pensione anticipata riservata agli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive e sostitutive di questa e alla gestione separata, dunque, in concreto, a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, agli artigiani, ai commercianti, ai coltivatori diretti e agli autonomi iscritti alla gestione separata INPS.
La pensione è accessibile con 64 anni di età e 38 anni di contributi entro il 31 dicembre di quest’anno.
Dunque, possono accedervi i nati nel 1958 che maturano i 38 anni di contributi nel 2022.
Può tuttavia capitare di presentare la domanda di pensione in quota 102 e aver maturato anche, entro dicembre 2021, i requisiti previsti dalla precedente normativa “quota 100”.
Il messaggio INPS numero 1976 di maggio 2022 precisa che se un lavoratore richiede la pensione in quota 102 ma, nel corso dell’istruttoria della domanda, ci si accorge che sono stati maturati già nel 2021 i requisiti di pensione quota 100, l’Istituto sospende il procedimento e contatta l’interessato per invitarlo a manifestare espressamente la sua volontà.
Quota 102 con 38 anni di contributi, anche esteri
Per raggiungere i 38 anni di contributi, sono considerati validi tutti i contributi versati, anche cumulati tra gestioni differenti, inclusi quelli da lavoro all’estero, in paesi dell’Unione Europea nei quali si applicano i regolamenti europei di sicurezza sociale o in paesi extra comunitari legati all’Italia da convenzioni bilaterali (totalizzazione internazionale).
Sono inoltre validi i contributi figurativi per invalidità al 74 per cento ma a condizione che siano stati maturati almeno 35 anni (circolare INPS 38 /2022).
Restano infine esclusi i contributi figurativi per malattia, disoccupazione o NASPI e quelli pagati alle casse professionali, validi solo dopo l’eventuale ricongiunzione onerosa (legge 45/1990).
Quota 102, compatibilità e incompatibilità con attività di lavoro
Quota 102 è incompatibile con tutte le attività di lavoro dipendente e autonomo.
Il pensionato quota 102, così quello in quota 100, può svolgere solo attività di lavoro autonomo occasionale senza superare la soglia di 5.000 euro di reddito lordo all’anno.
Domanda quota 102: tempi e pagamento
La domanda di pensione può essere presentata in qualunque periodo dell’anno ma è importante considerare che il pagamento decorre dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori autonomi e per i lavoratori dipendenti del settore privato.
I lavoratori del settore pubblico ricevono invece la pensione dopo 6 mesi, dunque non prima del 2 luglio 2022, se il trattamento pensionistico viene liquidato a carico della gestione esclusiva dell’AGO o non prima del 1° agosto 2022 se il trattamento viene liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Quota 102: chi può accedervi e quando fare domanda