Certificazione parità di genere: prorogato il termine per le attività di formazione

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Più tempo per portare a termine i progetti di formazione per accedere al Fondo per la certificazione della parità di genere. Il decreto del Ministero del Lavoro estende i termini di un anno

Certificazione parità di genere: prorogato il termine per le attività di formazione

12 mesi in più per concludere gli interventi formativi propedeutici ad ottenere la certificazione della parità di genere.

Il nuovo decreto del Ministero del Lavoro proroga di un anno i termini inizialmente previsti dal decreto del 18 gennaio 2024.

Le attività di formazione devono concludersi entro il 30 giugno 2026 e devono essere rendicontate entro il 31 dicembre dello stesso anno.

Certificazione parità di genere: prorogato il termine per le attività di formazione

Il Ministero del Lavoro con il decreto del 24 marzo 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 aprile è intervenuto sui termini relativi alla formazione propedeutica all’ottenimento della certificazione della parità di genere.

A gennaio dello scorso anno, infatti, il Ministero, con il decreto 18 gennaio 2024, ha individuato le misure formative che permettono di accedere al “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere” e ha indicato la ripartizione delle risorse destinate alle regioni.

Si tratta delle attività di formazione, promosse dalla regioni, che consentono alle imprese di ottenere la certificazione della parità di genere.

Il decreto del 18 gennaio 2024 fissava come termine per la conclusione dei progetti formativi e per la rendicontazione il 30 giugno e il 31 dicembre 2025.

Ebbene, con il nuovo decreto è stata disposta la proroga di 12 mesi dei termini, i quali pertanto slittano:

  • al 30 giugno 2026 per la realizzazione dei progetti formativi;
  • al 31 dicembre 2026 per la rendicontazione degli interventi.

Come previsto dal decreto 18 gennaio 2024, il Ministero del Lavoro concede le risorse alle regioni erogano prima un acconto pari al 75 per cento (previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali dell’allegato modello di dichiarazione di assunzione di impegni giuridicamente vincolanti (IGV)) e poi la restante quota nel limite del 25 per cento, previa trasmissione del report degli interventi rendicontati e di una relazione sintetica descrittiva degli esiti degli interventi posti a finanziamento.

Certificazione parità di genere: scadenza il 30 aprile per le domande di esonero

In tema di certificazione della parità di genere va sottolineato come queste siano le ultime ore per poter inviare la domanda e beneficiare dell’esonero contributivo.

Si tratta dell’agevolazione che spetta alle imprese che hanno ottenuto la certificazione lo scorso anno, quindi nel corso del 2024.

Come previsto dall’articolo 5 della Legge n. 162/2021, infatti, i datori di lavoro privati con la certificazione della parità di genere possono beneficiare di un esonero contributivo dell’1 per cento dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 50.000 euro annui.

Ogni anno la domanda per ottenere lo sgravio deve essere presentata all’INPS e anche per il 2025 il termine è fissato al 30 aprile. Bisogna utilizzare l’apposito modulo “SGRAVIO PAR_GEN” messo a disposizione dall’Istituto.

Chi ha già inviato la domanda per l’esonero non è tenuto a ripresentarla per gli anni successivi.

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