Superbonus 110 per cento, il limite di 25 mila euro di ISEE per gli interventi nelle abitazioni indipendenti dovrà essere modificato nel corso dell'iter parlamentare del DDL Bilancio 2022. Lo evidenzia Giovanni Currò, membro della 6ª Commissione Finanze della Camera dei deputati, nel corso della diretta del 22 novembre di #Flashmobweb, il format economico finanziario di Video Backlight.
Superbonus 110 per cento, occorre modificare il limite di 25 mila euro di ISEE per gli interventi nelle abitazioni indipendenti.
Lo spiega Giovanni Currò, membro della 6ª Commissione Finanze della Camera dei deputati, nel corso di #Flashmobweb, il format economico finanziario di Video Backlight con la collaborazione delle testate giornalistiche Money.it e Informazione Fiscale.
Nella diretta del 22 novembre 2021, l’onorevole chiarisce che le modifiche per innalzare il tetto massimo che limita la fruizione dell’agevolazione edilizia devono essere proposte già al Senato, punto di partenza dell’iter parlamentare del DDL Bilancio 2022.
Superbonus 110, modificare il limite di ISEE per abitazioni indipendenti nel DDL Bilancio 2022: l’intervista a Currò
Tra i temi affrontati durante la puntata di #Flashmobweb, il format economico finanziario di Video Backlight con la collaborazione delle testate giornalistiche Money.it e Informazione Fiscale, c’è anche il superbonus 110 per cento.
Nella diretta di lunedì 22 novembre 2021 Giovanni Currò, membro della 6ª Commissione Finanze della Camera dei deputati, ha chiarito la sua posizione sulla proroga dell’agevolazione per villette e abitazioni indipendenti.
Stando a quanto previsto dal DDL Bilancio 2022, il cui iter parlamentare è partito dal Senato, per la tipologia di edifici in questione è prevista la proroga al 31 dicembre dell’anno prossimo a patto che i contribuenti abbiano un valore ISEE non superiore a 25.000 euro.
Nel complesso, Currò si è detto soddisfatto della proroga della maxi detrazione:
“Devo dire: grande soddisfazione per quanto riguarda il rinnovo perché comunque gli operatori del settore lo chiedevano e lo chiedevano da diverso tempo. Questo è un bonus che ha visto veramente un boom edilizio dal punto di vista italiano perché abbiamo visto che i dati ci dicono che 132000 operatori dipendenti sono stati assunti grazie al superbonus. Un fatturato che si aggira, all’ultimo mese, a 12 miliardi di euro solo nel 2021. Quindi ben venga un rinnovo.”
Non convince tuttavia il limite inserito nel DDL Bilancio 2022:
“Per quanto riguarda le unità familiari, purtroppo non mi viene da dire villette perché con un ISEE sotto i 25.000 euro chiaramente le villette non sono contemplate, quantomeno perché comunque è un parametro che poi sforerebbe nella dichiarazione.”
Il tetto massimo di 25.000 euro preclude un’importante agevolazione a una fetta di contribuenti e necessita di correttivi, a parere dell’intervistato:
“Chiaramente non accogliamo positivamente questo è il limite che riduce di molto la platea e poi ovviamente, per quanto riguarda i lavori che sono già stati avviati, vedono comunque una conclusione. Quindi nel corso dell’esame già in Senato, perché la legge di bilancio partirà in Senato, non proveremo ovviamente a modificare questo tetto per aumentare sempre di più la platea e dare più certezza al mercato.”
Sarebbe quindi necessario un intervento di modifica già a partire dal Senato, primo passaggio del percorso della Legge di Bilancio 2022.
Superbonus 110 per cento, le complicazioni del decreto antifrode
La complessità nella fruizione del superbonus 110 per cento è accentuata dalla stretta del decreto antifrode sul visto di conformità.
La misura che introduce l’obbligo anche per le altre agevolazioni edilizie, a partire dal 12 novembre 2021 come chiariscono le prime FAQ dell’Agenzia delle Entrate, ha reso non poco difficile la vita per i contribuenti interessati.
Sulla possibilità di intervenire anche su questo tema, l’onorevole Currò ha commentato:
“Me lo auguro con tutto il cuore perché chiaramente quello che stanno vivendo adesso gli operatori edili è un totale blocco delle cessioni del credito, soprattutto dal punto di vista bancario, in attesa di chiarimenti da parte del governo su degli aspetti che sono dirimenti per quanto riguarda la certificazione dei crediti.”
Nel complesso, sottolinea il deputato della 6ª Commissione Finanze, il fatturato generato solo dal superbonus nel 2021 sarebbe di circa 12 miliardi di euro.
Tuttavia l’intervento previsto dal decreto antifrode è stato necessario per contrastare l’illegittima fruizione dell’agevolazione:
“È chiaro che il governo, con le analisi dell’Agenzia delle Entrate, ha riscontrato un abuso di cessioni del credito per operazioni inesistenti di 800 milioni di euro e ha sentito la necessità di intervenire assolutamente in quest’ambito per ridurre il più possibile quelli che sono gli abusi derivanti dal superbonus perché si è creata una moneta fiscale ma una parte di questa moneta fiscale si è creata dal nulla e noi non dobbiamo assolutamente permettere queste tipologie di operazioni che poi vanno a ledere ciò che di buono sta realmente creando.”
Tuttavia tale intervento ha avuto ripercussioni sulla totalità dei contribuenti, con maggiore impatto sui piccoli lavori.
Anche su questo aspetto sarà quindi necessario un intervento nel corso dell’iter parlamentare, come spiega l’onorevole Currò:
“Dobbiamo assolutamente far sì che la liquidità torni ad avere un ciclo importante perché molti operatori avevano iniziato e quindi un’esposizione così improvvisa non se la possono permettere. Non c’è peggior crescita di quella che viene interrotta bruscamente, quindi dobbiamo assolutamente intervenire in Legge di Bilancio.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Superbonus 110, modificare il limite di ISEE per abitazioni indipendenti nel DDL Bilancio 2022: l’intervista a Currò