Sismabonus 2025, riduzioni in arrivo: le novità nel DDL di Bilancio

Tommaso Gavi - Irpef

Come cambierà il sismabonus nel 2025? Nel DDL di Bilancio sono previste riduzioni delle aliquote: al 50 per cento per lavori sulla prima casa e 36 per cento per gli altri interventi. Le novità del testo

Sismabonus 2025, riduzioni in arrivo: le novità nel DDL di Bilancio

Le riduzioni che interessano i bonus edilizi, inserite all’interno del Disegno di Legge di Bilancio, non risparmiano neppure il sismabonus.

Qualora confermate le misure inserite nel testo presentato alla Camera lo scorso 23 ottobre, l’agevolazione edilizia sarebbe prevista con le stesse aliquote indicate per il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus.

A partire dal 1° gennaio 2025 la detrazione passerebbe al 50 per cento per gli interventi realizzati sulla prima casa e al 36 per cento per quelli realizzati sulle seconde case.

Per l’ufficialità si dovrà attendere l’approvazione parlamentare del testo della Manovra 2025.

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Sismabonus 2025, riduzioni in arrivo: le novità nel DDL di Bilancio

Come cambierà il sismabonus nel 2025? Anche per l’agevolazione a sostegno degli interventi per la riduzione del rischio sismico degli edifici è in arrivo un abbassamento delle aliquote.

A prevederlo è il testo del DDL di Bilancio 2025, presentato alla Camera dei deputati il 23 ottobre scorso.

Le aliquote del sismabonus, previsto all’articolo 16, commi da 1-bis a 1-septies del decreto-legge n. 63 del 2013, seguiranno un doppio binario per i lavori che saranno realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025:

  • 50 per cento nel caso di interventi realizzati proprietari o titolari di diritti reali di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale;
  • 36 per cento negli altri casi.

Per gli anni 2026 e 2027 sarebbe prevista una successiva riduzione delle aliquote, rispettivamente al 36 e al 30 per cento.

Qualora approvata la misura contenuta nella formulazione del testo del DDL presentato alla Camera la riduzione delle aliquote riguarderà le diverse tipologie di interventi che attualmente rientrano nel sismabonus:

  • interventi che comportano il passaggio ad una o a due classi di rischio inferiori;
  • interventi realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali;
  • interventi realizzati tramite demolizione e ricostruzione di interi edifici, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che alienino l’immobile entro trenta mesi dalla fine dei lavori.

Per i contribuenti con redditi fino a 75.000 euro il limite di spesa sarà fissato a 96.000 euro.

A differenza dell’anno in corso, se approvate le misure nella forma attualmente stabilita dal DDL di Bilancio, non sarà necessario un salto di classe sismica ma saranno sufficienti miglioramenti alla struttura dell’edificio.

Sismabonus: le aliquote e i requisiti in vigore fino al 31 dicembre 2024

Dal 1° gennaio prossimo le aliquote della detrazione del sismabonus potrebbero essere ridotte in modo netto.

Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 sono infatti previste aliquote variabili dal 70 all’85 per cento.

L’applicazione dell’aliquota dipende dal miglioramento della classe di rischio sismico, requisito che dal 2025 non dovrebbe essere più richiesto.

In linea generale verrebbe quindi previsto un “appiattimento” delle diverse agevolazioni edilizi: le aliquote previste per il sismabonus sono comuni a quelle per l’ecobonus e per il bonus ristrutturazione.

Nel complesso, quindi, gli interventi sismici non avrebbero trattamenti di favore rispetto alle altre misure. Nel passato alcuni interventi sono rientrati nel cosiddetto “supersismabonus”, con aliquota al 110 per cento così come previsto per il superbonus.

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