Quali sono i soggetti obbligati e i soggetti non tenuti all'invio della dichiarazione IVA 2025?
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Chi sono i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione IVA 2025?
E chi invece i soggetti esonerati?
Tutte le indicazioni in merito sono contenute nelle apposite istruzioni per la compilazione messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, sia per il modello ordinario che per il modello base.
Dichiarazione IVA 2025: i soggetti obbligati alla presentazione
I titolari di partita IVA tenuti all’adempimento possono inviare la dichiarazione IVA 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, dal 1° febbraio ed entro la scadenza del 30 aprile.
La dichiarazione da compilare si può scaricare direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, qui il relativo file:
- Agenzia delle Entrate - Modello IVA 2025
- Scarica il Modello IVA 2025 relativo al periodo d’imposta 2024
I professionisti tenuti all’adempimento devono compilare la dichiarazione seguendo le apposite istruzioni per la compilazione.
Ma chi sono esattamente i titolari di partita IVA tenuti all’adempimento?
In linea generale sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA tutti i contribuenti che esercitano attività d’impresa, attività artistiche o attività professionali, di cui agli articoli 4 e 5 del DPR n. 633/1972, titolari di partita IVA.
Particolari istruzioni poi si applicano per la presentazione della dichiarazione da parte di particolari categorie di dichiaranti come ad esempio:
- curatori;
- eredi del contribuente;
- società incorporanti;
- società beneficiarie in caso di scissione.
Tutte le indicazioni sono fornite nelle apposite istruzioni per la compilazione.
Dichiarazione IVA 2025: i soggetti esclusi dall’obbligo di presentazione
Quali sono, invece, i soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA 2025?
Come indicato nelle citate istruzioni, non sono obbligati a inviare la dichiarazione IVA i seguenti soggetti d’imposta:
- i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (art. 10 DPR n. 633/1972) e coloro che, essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione, hanno effettuato soltanto operazioni esenti. L’esonero non si applica, ovviamente:
- qualora il contribuente abbia effettuato anche operazioni imponibili (ancorché riferite ad attività gestite con contabilità separata);
- se sono state registrate operazioni intracomunitarie (art. 48, comma 2, del DL n. 331/1993) o siano state eseguite le rettifiche di cui all’art. 19-bis;
- se sono stati effettuati acquisti per i quali in base a specifiche disposizioni l’imposta è dovuta da parte del cessionario (acquisti di oro, argento puro, rottami ecc.).
- i contribuenti che per tutto l’anno d’imposta si sono avvalsi del regime forfettario;
- i contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del DL n. 98/2011);
- i produttori agricoli esonerati dagli adempimenti (art. 34, comma 6 DPR n. 640/1972);
- gli esercenti attività di organizzazione di giochi, di intrattenimenti ed altre attività indicate nella tariffa allegata al DPR n. 640/1972, esonerati dagli adempimenti IVA (art. 74, comma 6 del DPR n. 640/1972) che non hanno optato per l’applicazione dell’IVA nei modi ordinari;
- le imprese individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda e non esercitano altre attività rilevanti agli effetti dell’IVA;
- i soggetti passivi d’imposta nell’ipotesi di cui all’art. 44, comma 3, secondo periodo, del DL n. 331/1993, qualora abbiano effettuato nell’anno d’imposta solo operazioni non imponibili, esenti, non soggette o comunque senza obbligo di pagamento dell’imposta;
- i soggetti che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione delle disposizioni della legge n. 398/1991, esonerati dagli adempimenti IVA per tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali;
- i soggetti domiciliati o residenti fuori dall’Unione europea, non identificati in ambito comunitario, che si sono identificati ai fini dell’IVA nel territorio dello Stato con le modalità previste dall’art. 74-quinquies del DPR n. 640/1972 per l’assolvimento degli adempimenti relativi a tutti i servizi resi a committenti, non soggetti passivi d’imposta;
- i raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi di cui alla classe ATECO 02.30 e i raccoglitori occasionali di piante officinali spontanee (art. 3 del Dlgs n. 75/2018), che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 7.000 euro (art. 34-ter DPR n. 640/1972);
- le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime speciale di cui all’art. 1, commi da 54 a 63, della legge n. 190/2014.
Queste dunque le istruzioni relative ai soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA 2025 e i casi di esclusione.
Ricordiamo che i titolari di partita IVA tenuti all’adempimento devono inviare il modello all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del prossimo 30 aprile.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dichiarazione IVA 2025: soggetti obbligati e soggetti esclusi