Concordato preventivo biennale: in arrivo la proroga in extremis?

Tommaso Gavi - Dichiarazioni e adempimenti

In arrivo una proroga in extremis per la scadenza dell’adesione al concordato preventivo biennale? Il comunicato congiunto di diverse associazioni di categoria ANC, ANDOC, FIDDOC e UNICO la anticipa ma per il CNDCEC non ci sono conferme dalle istituzioni

Concordato preventivo biennale: in arrivo la proroga in extremis?

Il giorno della scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale potrebbe coincidere con quello della proroga per accettare il patto tra Fisco e contribuenti?

Ad anticiparla è stata l’Associazione nazionale commercialisti che, nelle scorse ore, ha pubblicato un comunicato stampa congiunto sull’arrivo del rinvio della scadenza.

Nel testo viene anche ringraziato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, per aver dato ascolto alle richieste delle associazioni di categoria.

La proroga non risulta però al CNDCEC che, con un comunicato stampa in risposta a quello delle sigle sindacali, smentisce le indiscrezioni sul rinvio della scadenza.

Concordato preventivo biennali: in arrivo la proroga in extremis?

“Se saranno confermate le indiscrezioni di questi minuti, è in arrivo la proroga per il Concordato preventivo biennale.”

Ad annunciarlo è il breve comunicato stampa congiunto, diffuso circa un’ora fa dall’ANC e a firma di diverse associazioni di categoria, ANDOC, FIDDOC e UNICO.

L’ANC e le altre sigle sindacali hanno chiesto più volte il rinvio della scadenza di oggi per l’adesione al concordato preventivo biennale. Nel comunicato stampa si spiega che se arriverà l’ufficialità sarà un grande successo per l’intera categoria dei professionisti.

A stretto giro però arriva la smentita da parte del CNDCEC. Nel comunicato stampa diffuso nel pomeriggio il presidente Elbano de Nuccio dichiara quanto segue:

“In merito alle notizie che stanno circolando nel web e sui social media, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili precisa che, al momento, non risulta alcuna proroga del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi in scadenza oggi unitamente all’eventuale adesione alla proposta di concordato preventivo biennale.”

De Nuccio ha inoltre sottolineato che il rinvio della scadenza sarebbe opportuno ma non è stato confermato:

“Nella piena consapevolezza che la proroga, richiesta più volte anche dal Consiglio Nazionale, sarebbe quanto mai opportuna, è necessario tuttavia non ingenerare nei Colleghi aspettative che non corrispondono alla realtà e, soprattutto, non trovano alcuna conferma nelle Istituzioni deputate a concederla”.

CNDCEC - Comunicato stampa del 31 ottobre 2024
Smentita della proroga della scadenza dell’adesione al concordato preventivo biennale.

Nel precedente comunicato è stato inserito anche il ringraziamento di ANC, ANDOC, FIDDOC e UNICO per aver ascoltato le ragioni sul rinvio del termine per l’adesione:

“Ringraziamo il Viceministro Leo per averci dato ascolto e per aver compreso il profondo disagio che la Categoria ha espresso da tempo in tutte le sedi possibili.”

Poco più di una settimana fa, il 23 ottobre scorso, le stesse sigle avevano messo in evidenza la necessita della proroga, nel corso della conferenza stampa organizzata alla Camera dei deputati.

Appuntamento che aveva visto d’accordo maggioranza e opposizione, riunite nella sala stampa della Camera per discutere delle criticità dello strumento di compliance.

Tra le ragioni a motivare un rinvio del termine ci sono i tempi stretti per effettuare le valutazioni, il rischio di minori entrate per le casse dello Stato (rispetto a quelle stimate) e non ultimi i dubbi sulla costituzionalità della misura.

Infine, come da più parti evidenziato, è stato richiamato il rispetto dallo Statuto dei diritti dei contribuenti che impone 60 giorni per applicare le novità normative.

A rafforzare le motivazioni dei commercialisti potrebbero essere stati anche gli ultimi disservizi segnalati in merito all’utilizzo dei servizi dell’Agenzia delle Entrate.

Alle anticipazioni si susseguono le mancate conferme e si dovrà attendere ancora qualche ora per sapere se sarà previsto uno spostamento in avanti della scadenza, su cui il MEF si è sempre espresso negativamente.

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