Pensioni: nel 2021 si registra una differenza di quasi 500 euro tra l'importo medio riconosciuto alle donne rispetto agli uomini. Questo è uno dei dati più eclatanti del monitoraggio INPS pubblicato il 21 luglio. Tra le cause la forte disoccupazione femminile, il gap salariale e la minor contribuzione versata.
Pensioni 2021, consistente la differenza dell’importo medio riconosciuta alle donne rispetto agli uomini.
A fornire i dati è l’INPS, nell’ultimo monitoraggio pubblicato il 21 luglio 2021: le pensionate, in media, hanno percepito 500 euro in meno dei pensionati.
In particolare, le donne che sono andate in pensione nei primi sei mesi di quest’anno, gennaio-giugno 2021, hanno ricevuto una pensione media di 931 euro a fronte dei 1.429 euro per gli uomini.
Uno specchio della realtà in cui versa oggi l’Italia quello dei dati INPS appena registrati, sintomo dello squilibrio di genere che, seppur esacerbato dalla pandemia, si riscontrava nel mondo del lavoro ben prima che scoppiasse l’emergenza Covid.
Le pensioni di oggi, del resto, non sono altro che il risultato della situazione lavorativa e contributiva di ieri, in cui le donne lavorano di meno e con minor continuità, sono costrette spesso a lasciare la propria occupazione dopo una gravidanza e sono pagate di meno dei loro colleghi uomini.
Pensioni 2021, differenza di importo tra donne e uomini di quasi 500 euro
La disuguaglianza pensionistica di genere sta crescendo. È quanto emerge dagli ultimi dati sulle pensioni resi disponibili dall’INPS con il comunicato del 21 luglio 2021.
Arriva quasi a 500 euro la differenza di importo tra pensioni femminili e maschili percepite nei primi sei mesi del 2021, 498 euro per l’esattezza, quando l’anno scorso si era chiuso con un gap minore, ma pur sempre consistente, di 465,2 euro.
Per una maggiore chiarezza, si riepilogano i dati utili nella tabella seguente.
Periodo di riferimento | Importo medio per gli uomini | Importo medio per le donne | Differenza |
---|---|---|---|
2020 | 1498,44 euro | 1033,24 euro | 465,2 euro |
Gennaio-giugno 2021 | 1.429 euro | 931 euro | 498 euro |
Il divario nella liquidazione delle pensioni è di certo dovuto al fatto che gli uomini lavorano di più e più a lungo rispetto alle donne, ma di certo è legato anche alle retribuzioni mediamente più basse per le seconde.
A questo si aggiunge il fatto che circa la metà delle donne in età lavorativa, in Italia, non lavora e molte percepiscono solo la pensione ai superstiti.
Pensioni 2021: sono più le donne che gli uomini anche se con un assegno più basso
Le nuove pensioni con decorrenza nel primo semestre del 2021, secondo quanto riportato dall’Istituto, sono state 389.924 in totale, per un importo medio mensile di 1.155 euro.
In questo dato complessivo spiccano i trattamenti in favore del genere femminile che arrivano a 215.124, a fronte delle 174.800 delle pensioni maschili.
Un andamento che conferma quello dell’anno passato, visto che nel 2020, tra i nuovi trattamenti per le donne erano stati complessivamente 470.181, a fronte dei 385.823 per gli uomini.
Insomma, in generale nel complesso sono più le donne ad andare in pensione, ma resta comunque il fatto che ricevono un assegno di importo inferiore rispetto agli uomini, una tendenza che, anno dopo anno, continua a ripresentarsi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni 2021, differenza di importo tra donne e uomini di quasi 500 euro