Dall'INPS arrivano nuovi chiarimenti sulle lavoratrici che possono accedere alla pensione anticipata con Opzione donna 2024: focus su requisiti e condizioni da rispettare per poter inoltrare la domanda, in particolare per chi arriva da aziende in crisi. I dettagli nella circolare numero 59 del 2024
Chi può presentare domanda di pensione anticipata con Opzione donna 2024? A fare il quadro dei requisiti, non solo anagrafici e contributivi, alla luce delle ultime novità normativa è l’INPS con la circolare numero 59 del 3 maggio 2024.
L’Istituto si sofferma sulle condizioni da rispettare al momento dell’inoltro dell’istanza con un focus particolare per le lavoratrici che arrivano dalle aziende in crisi, e illustra le regole di applicazione della cosiddetta finestra mobile per la decorrenza.
Chi può presentare domanda con Opzione donna 2024? I chiarimenti INPS
Con l’articolo 1, comma 138, della legge di Bilancio 2024 l’accesso alla pensione anticipata con opzione donna è stato esteso anche alle lavoratrici con i requisiti maturati entro il 31 dicembre 2023.
Prima di tutto è necessario rispondere alle seguenti caratteristiche:
- un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni in cui è possibile far rientrare anche i periodi assicurativi maturati all’estero in Paesi ai quali si applica la regolamentazione dell’Unione europea in materia di sicurezza sociale rispettando il minimale di contribuzione per l’accesso alla totalizzazione internazionale previsto dalla normativa comunitaria o dalle singole convenzioni bilaterali, compreso il Regno Unito;
- un’età di almeno 61 anni:
- ridotta di un anno per ogni figlio o figlia nel limite massimo di due anni;
- portata a 59 anni per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
Ma non basta rispettare i requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione anticipata con opzione donna.
Possono presentare domanda all’INPS, tramite il servizio online aggiornato lo scorso febbraio, solo le lavoratrici che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- possono essere definite delle caregiver: assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona interessata abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti;
- hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
- risultano dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale: per coloro che perfezionano i requisiti richiesti nel corso del 2023, il tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale deve risultare attivo al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della norma, o risultare attivato in data successiva.
Le condizioni richieste, anche con riferimento al personale appartenente al comparto scuola o a quello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), devono risultare alla data di presentazione della domanda di pensione e non sono oggetto di ulteriore verifica alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.
Opzione donna 2024 per le lavoratrici delle aziende in crisi: i chiarimenti INPS
Nella circolare numero 59 del 3 maggio 2024, l’INPS si concentra in particolar modo sul caso delle lavoratrici delle aziende in crisi che intendono accedere alla pensione anticipata con opzione donna.
Prima di tutto è necessario che il tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale risulti attivo al momento della presentazione della domanda di pensione.
Nel caso delle lavoratrici licenziate, il licenziamento deve essere stato intimato nel periodo compreso tra la data di apertura e di chiusura del tavolo.
Inoltre le interessate non devono aver ripreso attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato successivamente al licenziamento.
Opzione donna 2024: i chiarimenti INPS sulla decorrenza della pensione anticipata
In presenza dei requisiti e delle condizioni richieste, le lavoratrici possono chiedere la pensione tramite il servizio online presente sul portale INPS che dallo scorso febbraio è stato aggiornato in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
In alternativa è possibile rivolgersi anche agli Istituti di Patronato o rivolgersi al Contact Center Integrato (numero verde 803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
La pensione anticipata viene liquidata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.
L’Istituto chiarisce si applica il meccanismo della cosiddetta finestra mobile. La decorrenza della pensione per le lavoratrici dipendenti e autonome segue, quindi, la tabella di marcia riportata nella circolare numero 59 del 2024:
- 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
- 18 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti per le Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.
“La decorrenza del trattamento pensionistico non può essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2024, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2024, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della medesima”.
Si legge nel documento.
Per le lavoratrici del comparto scuola e AFAM è possibile conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre 2024 e dal 1° novembre 2024.
È possibile, infine, conseguire il trattamento pensionistico anche successivamente alla prima decorrenza utile, resta necessaria la maturazione dei requisiti anagrafico e contributivo entro il 31 dicembre 2023 e la presenza delle condizioni richieste alla data di presentazione della domanda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Opzione donna 2024: l’INPS chiarisce i requisiti per la domanda