Ape Sociale: domanda entro la scadenza del 31 marzo 2025

Francesco Rodorigo - Pensioni

Scade il 31 marzo il primo termine a disposizione per presentare la domanda di APE Sociale nel 2025. Si può procedere online dal sito INPS o tramite CAF e Patronati

Ape Sociale: domanda entro la scadenza del 31 marzo 2025

La prima finestra del 2025 per la presentazione della domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape Sociale si chiuderà il 31 marzo.

I lavoratori e le lavoratrici che intendono accedere al beneficio dovranno inviare l’apposita richiesta all’INPS.

Quest’anno restano confermati i requisiti già in vigore nel 2024, con l’età minima necessaria per uscire dal lavoro fissata a 63 anni e 5 mesi.

Restano comunque disponibili le altre due finestre, aperte fino al prossimo 15 luglio e 30 novembre.

Ape Sociale: domanda entro la scadenza del 31 marzo 2025

Per effetto delle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2025 l’anticipo pensionistico, Ape Sociale, è esteso anche a tutto l’anno in corso.

Non sono stati introdotti elementi di novità rispetto al passato, restano quindi confermati gli stessi requisiti in vigore nel 2024, comprese le restrizioni legate all’età.

L’età minima per poter accedere al trattamento è infatti pari a 63 anni e 5 mesi.

Si tratta, ricordiamo, della prestazione di anticipo pensionistico che permette a specifiche categorie di lavoratori e lavoratrici che non hanno ancora maturato i requisiti minimi per la pensione anticipata o di vecchiaia di uscire dal lavoro.

Come ogni anno, sono 3 le finestre a disposizione di lavoratori e lavoratrici per chiedere il riconoscimento delle condizioni e quindi l’accesso all’Ape Sociale:

  • dal 1° gennaio al 31 marzo;
  • dal 1° aprile al 15 luglio;
  • dal 16 luglio al 30 novembre.

A fine mese si chiude dunque la prima possibilità per la domanda.

A poterne beneficiare, come detto, sono alcune particolari categorie di lavoratori e lavoratrici che maturano almeno 63 anni e 5 mesi d’età:

  • dipendenti che svolgono mansioni gravose (al momento della domanda la professione deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7) indicati all’allegato C della Legge di Bilancio 2017;
  • gli invalidi civili al 74 per cento;
  • i dipendenti disoccupati che hanno esaurito il trattamento di NASpI (o equivalente);
  • i caregivers che assistono da almeno 6 mesi.

La Manovra 2024, intervenuta sul requisito anagrafico, non ha modificato quello contributivo che anche nel 2025 resta invariato:

  • almeno 30 anni per i dipendenti disoccupati, gli invalidi civili e i caregivers;
  • almeno 36 anni per gli altri lavoratori che svolgono mansioni gravose.

Per le lavoratrici madri di tutte le categorie, poi, è prevista un’ulteriore riduzione del requisito contributivo pari ad un anno per ogni figlio (massimo 2 anni). I requisiti richiesti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2025.

Ape Sociale 2025: come fare domanda

La domanda per il riconoscimento delle condizioni va trasmessa alle sedi territoriali INPS competenti in modalità telematica, utilizzando i consueti canali:

  • online dal sito istituzionale, accedendo con SPID, CIE o CNS;
  • tramite CAF e Patronati.

La prestazione viene erogata, per 12 mensilità annue, a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda.

L’importo spettante è pari alla rata del trattamento pensionistico calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se la rata ha un importo maggiore del limite massimo si riceverà un assegno di 1.500 euro.

A partire dallo scorso anno, la prestazione non è cumulabile con il reddito da lavoro, sia dipendente sia autonomo. L’unica eccezione è rappresentata dai redditi da lavoro autonomo occasionale, cumulabili nel limite di 5.000 euro lordi annui.

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