Pensionati all'estero, l'attestazione per l'accertamento dell'esistenza in vita potrà essere restituita entro la scadenza 7 maggio 2021. Lo rende noto il messaggio INPS numero 225 del 20 gennaio 2021: il termine slitta a causa dell'emergenza coronavirus.
Pensionati all’estero, la restituzione dell’attestazione per l’accertamento dell’esistenza in vita slitta al 7 maggio 2021, a causa dell’emergenza coronavirus.
Lo rende noto il messaggio INPS numero 225 del 20 gennaio 2021.
Sono interessati dalla scadenza i pensionati residenti nel continente americano, Paesi scandinavi, Stati dell’est Europa e Paesi limitrofi, Asia, Medio ed Estremo Oriente, Europa, Africa e Oceania.
Se il nuovo termine non sarà rispettato la rata di giugno dovrà essere ritirata in contanti presso le Agenzie di Western Union entro il 19 giugno.
In caso di mancata riscossione il pagamento sarà sospeso a partire dal mese di luglio 2021.
Pensionati all’estero, la restituzione dell’attestazione dell’esistenza in vita slitta al 7 maggio 2021
Per la restituzione dell’attestazione per l’accertamento dell’esistenza in vita, i pensionati all’estero hanno tre mesi ulteriori di tempo.
Come rende noto il messaggio INPS numero 225 del 20 gennaio 2021, il termine slitta al 7 maggio 2021 a causa dell’emergenza coronavirus.
- INPS - Messaggio numero 225 del 20 gennaio 2021
- Pagamento delle prestazioni all’estero. Accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2020 e 2021. Nuova calendarizzazione delle campagne di accertamento dell’esistenza in vita di cui al messaggio n. 3102 dell’11 agosto 2020.
Nel messaggio si legge infatti quanto segue:
Tuttavia, visto che in molti Paesi l’evoluzione epidemiologica del contagio da COVID-19 risulta essere fortemente critica e in fase di ulteriore aggravamento, si ritiene necessaria una riprogrammazione, in accordo con Citibank NA, della calendarizzazione delle campagne di accertamento dell’esistenza in vita di cui al messaggio n. 3102/2020, secondo i termini di seguito indicati.
La nuova scadenza stabilita deve essere presa come riferimento dai pensionati residenti nel continente americano, Paesi scandinavi, Stati dell’est Europa e Paesi limitrofi, Asia, Medio ed Estremo Oriente, Europa, Africa e Oceania che, a causa del diffondersi del contagio, non hanno potuto portare a termine la precedente verifica avviata ad ottobre 2019.
Il termine era inizialmente stato stabilito a febbraio 2021.
Se entro la scadenza del 7 maggio tali soggetti non avranno portato a termine il processo di verifica dovranno ritirare la mensilità di giugno in contanti, entro il 19 giugno 2021, presso le agenzie di Western Union.
In caso di mancato ritiro, l’erogazione della pensione verrà sospesa a partire dal mese di luglio 2021.
Pensionati all’estero, cambia il calendario del precedente messaggio
Il messaggio INPS numero 225 del 20 gennaio 2021 segue quanto reso noto con il precedente messaggio numero 3102 dell’11 agosto 2020.
Lo spostamento della scadenza al 7 maggio 2021, dovuto all’emergenza coronavirus, ridefinisce anche la riprogrammazione delle attività stabilite nel calendario del precedente messaggio.
I soggetti interessati, in questo caso, sono i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, Paesi scandinavi e dell’est esclusi, relativamente alla verifica degli anni 2020 e 2021.
Per tali soggetti l’avvio della campagna di verifica in programma a gennaio viene posticipato di quattro mesi.
Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS, spedirà i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita la prima settimana di maggio 2021.
La modulistica dovrà essere riconsegnata alla banca entro la scadenza del 7 settembre 2021.
Così come nel caso precedente, se la scadenza non viene rispettata, la mensilità di ottobre 2021 dovrà essere ritirata in contanti presso le agenzie di Western Union.
Anche in questo caso, la mancata riscossione personale o la mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 ottobre 2021, determina la sospensione del pagamento a partire dal mese di novembre 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensionati all’estero, la restituzione dell’attestazione dell’esistenza in vita slitta al 7 maggio 2021