Trasferirsi all'estero è vantaggioso per i pensionati per diversi motivi. Vediamo nel dettaglio quali e in quali Paesi è più conveniente spostarsi.
Molti pensionati italiani, una volta lasciato il proprio posto di lavoro, decidono di andare all’estero al fine di ricevere una pensione più alta rispetto a quella che percepirebbero rimanendo in Italia.
Ma è davvero conveniente trasferirsi in un altro paese una volta andati in pensione? La risposta è sì, infatti, in molti Paesi Europei ed extraeuropei consentono ai pensionati di ricevere un assegno previdenziale più alto poiché prevedono una tassazione sullo stesso più bassa.
Ma quali sono i Paesi più gettonati che vengono scelti dai pensionati che decidono di trasferirsi all’estero? Vediamo quali sono le mete più scelte e quali requisiti bisogna soddisfare al fine di ricevere la pensione all’estero.
Pensionati all’estero: conviene davvero trasferirsi?
Questa è una domanda che molti contribuenti si saranno posti una volta andati in pensione. La risposta è sì, conviene infatti trasferirsi all’estero al fine di ricevere un assegno previdenziale più alto.
Questo perché molti Paesi europei ed extraeuropei hanno dei regimi fiscali vantaggiosi rispetto a quello italiano che permettono ai pensionati di adottare uno stile di vita più agiato.
Tra questi troviamo sicuramente il Portogallo che grazie ad accordi bilaterali stretti con l’Italia, consente ai pensionati italiani che decidono di prendere la residenza portoghese di ricevere la pensione al lordo, senza che questa venga tassata.
Infatti, tutti coloro che decideranno di trasferirsi in Portogallo, per dieci anni riceveranno la pensione senza dover pagare nemmeno un euro di tasse, ottenendo così un aumento del 30% sull’assegno previdenziale.
Come il Portogallo ci sono anche altri Paesi europei che consentono ai pensionati di risparmiare e di ottenere quindi una pensione elevati. Tra questi troviamo: la Spagna, la Grecia e la Croazia.
Pensionati all’estero: i requisiti da soddisfare per ricevere l’assegno previdenziale
I contribuenti che decidono di trasferirsi all’estero per ricevere una pensione più alta dovranno soddisfare determinati requisiti.
Infatti, al fine di ricevere l’assegno previdenziale il pensionato dovrà dimostrare di aver soggiornato per circa 183 giorni nella nuova abitazione estera e quindi di aver acquisito lo status di residente non abituale.
Oltre ai suddetti requisiti, i pensionati per ricevere la pensione all’estero, dovranno iscriversi all’ Aire entro i primi tre mesi dal momento del trasferimento.
Successivamente questi dovranno inoltrare una raccomandata all’INPS, specificando il luogo di trasferimento estero e la richiesta dell’erogazione dell’assegno pensionistico direttamente su un conto corrente bancario o postale estero.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensionati all’estero: conviene trasferirsi?