Quota 103: quanto vale l’assegno nel 2025?

Francesco Rodorigo - Pensioni

Quanto vale l'assegno per chi accede a Quota 103 nel 2025? I pensionati possono ottenere un importo fino a 4 volte il minimo INPS

Quota 103: quanto vale l'assegno nel 2025?

Anche nel 2025 lavoratori e lavoratrici possono andare in pensione prima con Quota 103.

La Legge di Bilancio ha confermato senza modifiche la versione con penalizzazioni introdotta l’anno scorso.

L’assegno quindi continuerà ad essere calcolato secondo le regole del sistema contributivo e può essere erogato fino a un massimo pari a 4 volte il minimo INPS.

Quanto possono ottenere i pensionati nel 2025?

Quota 103: quanto vale l’assegno nel 2025?

Come per lo scorso anno, anche nel 2025 i lavoratori e le lavoratrici possono andare in pensione se hanno maturato i seguenti requisiti:

  • 62 anni d’età;
  • 41 anni di contributi.

Non cambiano dunque le modalità di accesso a Quota 103, lo strumento per la pensione anticipata. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la misura nella stessa forma già in vigore dall’anno scorso, penalizzazioni comprese.

Da gennaio 2024 sono infatti in vigore dei vincoli più stringenti, a partire dalla modalità di calcolo dell’assegno spettante, determinato secondo il metodo contributivo.

L’assegno pensionistico ottenuto con Quota 103, ricordiamo, può essere riconosciuto a chi matura i requisiti nel 2024 o nel 2025 per un valore lordo mensile pari al massimo a 4 volte il trattamento minimo INPS.

Quanto vale il trattamento minimo INPS nel 2025 e quanto possono ottenere quindi i lavoratori e le lavoratrici che accedono alla pensione con Quota 103?

A fornire i valori aggiornati al nuovo anno è stato l’INPS, nella canonica circolare annuale pubblicata il 28 gennaio con la rivalutazione degli importi.

Per l’anno in corso la rivalutazione annuale provvisoria è pari allo 0,8 per cento. Per quanto riguarda in particolare il trattamento minimo, questo passa dai 598,61 euro del 2024 ai 603,40 euro per il 2025.

Ne consegue che i pensionati che maturano i requisiti per quota 103, nel 2025 possono ottenere un assegno di importo massimo pari a 2.413,60 euro mensili.

L’importo spettante e adeguato all’inflazione nel corso degli anni viene poi erogato al raggiungimento dell’età di vecchiaia (67 anni almeno fino al 2026).

Pensioni: la rivalutazione degli importi nel 2025

La citata circolare INPS n. 23/2025, come detto, definisce le operazioni di perequazione necessarie per il pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2025 e fornisce anche tutte le varie tabelle con gli importi.

Quest’anno cambia il meccanismo della rivalutazione: viene meno il taglio dell’aumento per i trattamenti oltre 4 volte il minimo e l’indicizzazione delle pensioni, pertanto, è tornata ad essere effettuata secondo lo schema precedente, organizzato su tre fasce di reddito.

Alla luce di tali novità, la rivalutazione 2025 è riconosciuta come indicato in tabella.

Dal 1° gennaio 2025 Fasce di importo Percentuale indice perequazione da attribuire Aumento del Fasce di importo
Fino a 4 volte il Trattamento Minimo 100 0,80 per cento fino a 2.394,44
Tra 4 e 5 volte il TM 90 0,72 per cento da 2.394,45 a 2.993,05
Oltre 5 volte il TM 75 0,60 per cento oltre 2.993,06

Per quanto riguarda le pensioni minime, anche anche nel 2025 è prevista la rivalutazione straordinaria, che scende però dal 2,7 al 2,2 per cento (1,3 per cento dal 2026) come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, per un incremento di circa 2 euro rispetto allo scorso anno.

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