Pensione anticipata: quota 103 anche nel 2025

Francesco Rodorigo - Pensioni

Si potrà andare in pensione con Quota 103 anche nel 2025, ecco cosa prevede il disegno della Legge di Bilancio

Pensione anticipata: quota 103 anche nel 2025

Il disegno di Legge di Bilancio 2025 conferma quanto previsto dalla scorsa Manovra per cui l’accesso alla pensione anticipata, con penalizzazioni, sarà consentito a chi matura 62 anni d’età e 41 di contributi.

Al momento, quindi, non ci sono novità rispetto a quanto già in vigore: l’importo dell’assegno, che per il 2024 non può superare il tetto di 2.394,44 euro mensili, continuerà ad essere calcolato secondo le regole del sistema contributivo.

Confermato e potenziato il bonus Maroni per chi decide di restare al lavoro.

Pensioni, ultime novità su Quota 103: i requisiti che saranno previsti nel 2025

Chi potrà andare in pensione con Quota 103 nel 2025?

Il disegno della Legge di Bilancio attualmente all’esame della Camera conferma la misura attualmente in vigore senza prevedere ulteriori modifiche.

Anche nel 2025 quindi lavoratori e lavoratrici potranno andare in pensione alla maturazione dei seguenti requisiti:

  • 62 anni d’età;
  • 41 anni di contributi.

Almeno per il momento sono pertanto confermati i requisiti attualmente in vigore.

Ad essere confermate sono però anche le penalizzazioni introdotte dalla scorsa Legge di Bilancio. Da gennaio infatti sono in vigore dei vincoli più stringenti, a partire dalla modalità di calcolo dell’assegno spettante, determinato secondo il metodo contributivo.

Assegno che, come previsto dalla normativa, non può essere riconosciuto per un valore lordo mensile superiore a quattro volte il trattamento minimo INPS, pari per il 2024 a 2.394,44 euro. L’importo spettante e adeguato all’inflazione nel corso degli anni viene erogato al raggiungimento dell’età di vecchiaia (67 anni almeno fino al 2026).

La pensione anticipata con Quota 103, inoltre, non è cumulabile con i redditi da lavoro, ad esclusione di quelli da lavoro autonomo occasionale ma nel limite di 5.000 euro annui.

Pensioni, ultime novità su Quota 103: confermate anche le finestre mobili più ampie

Anche il prossimo anno chi decide di andare in pensione con Quota 103 dovrà fare i conti con le nuove finestre mobili, modificate anch’esse dalla Legge di Bilancio 2024.

Si tratta in breve del lasso di tempo che decorre dalla maturazione dei requisiti per poter accedere al trattamento all’effettiva erogazione dell’assegno.

Da quest’anno tali finestre sono passate a:

  • 7 mesi per i lavoratori dipendenti del settore privato e gli autonomi;
  • 9 mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.

Pertanto, i lavoratori e le lavoratrici che nel 2025 maturano 41 anni di anzianità contributiva e 62 anni di età otterranno l’assegno dopo 7 o 9 mesi.

Per il 2024 la prima decorrenza utile è stata rispettivamente il 2 agosto e il 2 ottobre.

Quota 103 2025: bonus Maroni potenziato per chi decide di restare al lavoro e rimandare il pensionamento

Dal prossimo anno una delle novità rispetto al passato riguarda l’incentivo al posticipo del pensionamento, il cosiddetto bonus Maroni.

La misura, infatti, non viene solo confermata ma potenziata con l’obiettivo di favorire la permanenza al lavoro anche dopo la maturazione dei requisiti per la pensione anticipata.

Si tratta, ricordiamo, dello strumento che permette ai lavoratori e alle lavoratrici che maturano il diritto alla pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025 di proseguire l’attività lavorativa dipendente e ricevere un bonus in busta paga.

In sostanza si riceve in busta paga la quota di contribuzione IVS a carico dei lavoratori che il datore di lavoro non verserà all’ente di previdenza.

L’aspetto di novità sta nel fatto che tale somma sarà detassata, per cui lavoratori e lavoratrici riceveranno l’intero aumento in busta paga. Si applica anche a chi già ne beneficia.

Possibilità che sarà estesa anche a chi matura i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, cioè 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Per la fruizione si applicano le stesse finestre mobili per la decorrenza della pensione.

Ad ogni modo, per tutti i dettagli e le conferme si attende la conclusione dell’iter parlamentare e la successiva pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.

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