Scadenze fiscali gennaio 2021: è il versamento dei contributi colf e badanti ad aprire il calendario degli adempimenti del mese. Si prosegue con gli adempimenti IVA, Irpef ed INPS, e con la scadenza per l'imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Doppia scadenza, il 14 gennaio e 15 gennaio, per le domande di accesso ai contributi a fondo perduto.
Scadenze fiscali gennaio 2021: anno nuovo, nuovi adempimenti. Facciamo di seguito il punto degli appuntamenti con il Fisco per privati e titolari di partita IVA.
La prima scadenza da tenere a mente è fissata alla data dell’11 gennaio 2021, termine per il versamento dei contributi INPS dovuti in favore di colf e badanti da parte dei datori di lavoro domestico. Si tratta dell’ultima scadenza relativa ai contributi dovuti per il 2020.
A seguire, c’è la scadenza per le domande di accesso ai contributi a fondo perduto. Sono due le date da segnare in rosso sul calendario: quella del 14 gennaio, per gli esercenti attività nei centri storici, e quella del 15 gennaio, in relazione al bonus fondo perduto previsto dai decreti Ristori.
Si entra quindi nel vivo delle scadenze fiscali di gennaio 2021: lunedì 18 è il termine degli adempimenti periodici per le partite IVA, ovvero per i versamenti dell’imposta sul valore aggiunto, Irpef ed INPS.
Il 18 gennaio 2021 è anche la scadenza per la ripresa del 50% dei versamenti sospesi ai sensi degli articoli 126 e 127 del Decreto Legge n. 34/2020, secondo quanto previsto dal decreto Agosto.
Da tenere a mente c’è poi la scadenza relativa all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del quarto trimestre 2020, fissata al 20 gennaio.
Mini proroga, invece, per le scadenze fissate al 31 gennaio, essendo domenica. Slitta al 1° febbraio il termine per le domande di esonero dal canone Rai e per l’invio dell’esterometro.
Scadenze fiscali gennaio 2021: il calendario degli adempimenti del mese
Prima di analizzare gli appuntamenti del mese, proponiamo di seguito una tabella con le principali scadenze fiscali di gennaio 2021.
Adempimento | Scadenza |
---|---|
Versamento 4° rata contributi datori di lavoro domestico | 11 gennaio 2021 |
Domanda contributi a fondo perduto Centri Storici | 14 gennaio 2021 |
Domanda contributi a fondo perduto decreto Ristori | 15 gennaio 2021 |
Versamenti IVA, Irpef ed INPS | 18 gennaio 2021 |
Ripresa versamenti sospesi (50% ai sensi del DL Agosto) | 18 gennaio 2021 |
Versamento bollo fatture elettroniche 4° trimestre 2020 | 20 gennaio 2021 |
Ravvedimento acconto IVA | 27 gennaio 2021 |
Elenchi Intrastat | 27 gennaio 2021 |
Scadenze fiscali 11 gennaio 2021, versamento contributi colf e badanti per i datori di lavoro domestico
Ad aprire il calendario delle scadenze di gennaio 2021 è il versamento previsto per i datori di lavoro domestico. Entro lunedì 11, bisognerà provvedere al pagamento della quarta rata dei contributi dovuti in favore di colf e badanti per il 2020.
La scadenza canonica, fissata al giorno 10 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, per il 2021 slitta di un giorno, cadendo di domenica.
Non cambiano invece le regole generali per il versamenti dei contributi dovuti in favore di colf e badanti. Le fasce di retribuzione e le aliquote da considerare sono quelle contenute nella circolare n. 17 del 6 febbraio 2020.
Il datore di lavoro è tenuto al pagamento dei contributi del lavoratore domestico ogni trimestre rispettando determinate scadenze.
Come illustrato dall’INPS, il versamento dovuto entro la scadenza dell’11 gennaio 2021 può essere effettuato nelle seguenti modalità:
- procedura online del Portale dei Pagamenti, utilizzando la modalità “Pagamento immediato PagoPA” con carta di credito o debito, con prepagata oppure con addebito in conto;
- soggetti aderenti al circuito Reti Amiche (collegandosi al sito www.tabaccai.it “reti amiche” è possibile trovare una ricevitoria/tabaccheria, più vicina alla propria residenza, che ha aderito al servizio);
- avviso di pagamento PagoPA che può essere stampato dal Portale dei pagamenti e contiene il codice avviso, l’importo da pagare, la data entro la quale effettuare il pagamento e le istruzioni per il pagamento. L’elenco degli operatori e dei canali abilitati a ricevere pagamenti tramite PagoPA è disponibile nel sito internet www. pagopa.gov.it
Scadenze fiscali 14 e 15 gennaio 2021, domanda contributi a fondo perduto
Da segnare in rosso sul calendario delle scadenze di gennaio 2021 c’è il doppio termine per le domande di accesso ai contributi a fondo perduto.
Entro il 14 gennaio 2021 possono fare domanda di accesso per i contributi a fondo perduto i titolari di partita IVA esercenti attività nei centri storici di comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana colpiti dal calo dei turisti stranieri causato dell’emergenza “Covid 19”.
Per richiedere il bonus a fondo perduto è necessario possedere i seguenti requisiti:
- avere la partita IVA attiva alla data del 30 giugno 2020 e non cessata alla data di presentazione dell’istanza;
- svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico nelle zone A o equipollenti dei capoluoghi di provincia che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti città metropolitane che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura almeno pari ai residenti:
- ammontare del fatturato e dei corrispettivi ottenuto nel mese di giugno 2020 negli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni sopra indicati inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019. Per quanto riguarda i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, l’ambito territoriale di esercizio dell’attività, e quindi del fatturato e dei corrispettivi, è riferito all’intero territorio dei comuni predetti;
- inizio dell’attività in almeno uno degli esercizi ubicati nelle zone A o equipollenti dei predetti comuni a partire dal 1° luglio 2019.
La scadenza è fissata al giorno successivo, 15 gennaio 2021, per quel che riguarda le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previste dal decreto Ristori n. 137/2020 e dal decreto Ristori bis n. 149/2020.
Possono fare domanda di accesso al bonus a fondo perduto i titolari di partita Iva che esercitano l’attività prevalente in uno dei settori economici individuati rispettivamente nelle tabella 1 e 2 allegate ai due decreti.
In particolare, il contributo Ristori bis è destinato ai contribuenti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (cosiddette regioni “rosse”).
Per una guida dettagliata si rimanda all’approfondimento dedicato.
Scadenze fiscali IVA, Irpef ed INPS per i sostituti d’imposta il 18 gennaio 2021
Entro lunedì 18 gennaio 2021 i sostituti d’imposta dovranno effettuare i seguenti versamenti:
- Irpef: versamento ritenute alla fonte operate dai sostituti d’imposta a titolo di acconto su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di dicembre 2020 e delle addizionali comunali e regionali. Lo stesso adempimento riguarda anche il versamento delle ritenute relative a redditi da lavoro autonomo e alle provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza corrisposti nel mese precedente.
Come di consueto il versamento dovrà essere effettuato utilizzando il codice tributo 1040 del modello F24 con periodo di competenza 12/2020.
- Inps: con lo stesso modello F24 utilizzato per il versamento Irpef sarà possibile pagare i contributi Inps a carico del datore di lavoro.
- Iva: entro la scadenza del 18 gennaio 2021 i contribuenti con obbligo di liquidazione mensile dovranno effettuare il versamento Iva di competenza del mese di dicembre 2020. L’adempimento dovrà essere effettuato con modello F24 e con codice tributo 6012 nella sezione erario.
Entro la stessa scadenza, i lavoratori autonomi, liberi professionisti titolari di partita Iva, iscritti o non iscritti in albi professionali, gli imprenditori, gli artigiani e commercianti, gli agenti e rappresentanti di commercio, le società di persone e soggetti equiparati, le società di capitali e enti commerciali, gli enti che non svolgono attività commerciali, devono provvedere ai versamenti relativi alla prima rata pari al 50% dei tributi sospesi ai sensi degli articoli 126 e 127 del Dl n. 34/2020.
Scadenze fiscali 20 gennaio 2021, bollo fatture elettroniche quarto trimestre 2020
Mercoledì 20 gennaio 2021 è fissata la scadenza per il versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche relative all’ultimo trimestre del 2020.
Per le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio pagare l’imposta di bollo è necessario che sia inserita l’annotazione di “assolvimento dell’imposta di bollo ai sensi del D.M. 17 giugno 2014”.
Il versamento dell’imposta di bollo entro la scadenza del 20 gennaio 2021 potrà essere effettuato:
- mediante il servizio presente nell’area riservata del soggetto passivo IVA presente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, con addebito su conto corrente bancario o postale;
- utilizzando il Modello F24 predisposto dall’Agenzia delle Entrate con modalità esclusivamente telematica indicando il codice tributo 2524 - “Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - quarto trimestre - art. 6 decreto 17 giugno 2014”.
Scadenze fiscali 27 gennaio 2021, ravvedimento acconto IVA
Il 27 gennaio 2021 è la scadenza del ravvedimento operoso breve nel caso di mancato pagamento dell’acconto IVA.
Nel dettaglio, si tratta dell’ultimo giorno utile per la regolarizzazione del versamento dell’acconto IVA relativo all’anno 2020 non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 27 dicembre 2020 (ravvedimento), con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo (ravvedimento breve)
I codici tributo da indicare nel modello F24 sono i seguenti:
- 1991 - Interessi sul ravvedimento - Iva
- 6013 - Versamento acconto per Iva mensile
- 6035 - Versamento IVA acconto
- 8904 - Sanzione pecuniaria Iva
La scadenza interessa i soggetti esclusi dalla proroga al 16 marzo 2021 prevista dal decreto Ristori.
Scadenze fiscali 27 gennaio 2021, elenchi Intrastat
Il 27 gennaio 2021 è anche la scadenza per l’invio degli elenchi Intrastat, sia per i contribuenti con obbligo mensile (operazioni mensili maggiori a 50.000 euro) che con obbligo trimestrale (operazioni mensili inferiori a 50.000 euro).
L’obbligo consiste nella presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE (mensili) e delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel quarto trimestre del 2020 nei confronti di soggetti UE (trimestrali).
Restano invariate le modalità di presentazione:
- in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il sistema telematico doganale E.D.I.;
- all’Agenzia delle Entrate mediante invio telematico.
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