Maternità settore musica, il messaggio dell'INPS numero 550 del 3 febbraio 2022 fornisce le istruzioni per le lavoratrici e i lavoratori autonomi esercenti attività musicali. I soggetti rientrano in una disciplina analoga a quella prevista per i lavoratori dello spettacolo, e devono tenere in considerazione le novità del decreto Sostegni bis.
Maternità settore musica, l’INPS fornisce le istruzioni per le lavoratrici autonome, dopo le novità introdotte dal decreto Sostegni bis.
Le indicazioni dell’istituto sono contenute nel messaggio numero 550 del 3 febbraio 2022.
Per la maternità per le lavoratrici autonome e la paternità per i lavoratori autonomi deve essere versato un contributo dello 0,46 per cento per i soli periodi di effettiva attività lavorativa.
Il contributo di finanziamento della maternità è dovuto sull’importo massimo della retribuzione giornaliera di 100 euro.
Le lavoratici e i lavoratori del settore musica dovranno seguire le istruzioni per i lavoratori autonomi e subordinati a tempo determinato del settore spettacolo, indicate nella circolare INPS numero 154 del 2014.
Maternità settore musica, le istruzioni INPS per le lavoratrici autonome
Le istruzioni INPS per la maternità delle lavoratrici autonome e la paternità dei lavoratori autonomi del settore musica sono state fornite con il messaggio numero 550 del 3 febbraio 2022.
Il documento di prassi recepisce le novità dell’articolo 66, comma 6, del decreto Sostegni bis. Tale decreto ha previsto che le lavoratrici e i lavoratori, iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, hanno diritto alle tutele previste dal Testo Unico (decreto legislativo numero 151 del 2001).
Con la circolare numero 182 del 2021 tale diritto è stato esteso anche ai lavoratori autonomi “esercenti attività musicali”.
I soggetti in questione svolgono un lavoro con ampia autonomia di organizzazione dei compiti e dell’attività economica.
È stato quindi previsto che debbano provvedere direttamente, in deroga alla disciplina previdenziale dettata per i lavoratori dello spettacolo, al versamento dei contributi previdenziali.
Per quanto riguarda la disciplina previdenziale, è stata prevista una analoga a quella per gli esercenti attività commerciali.
I lavoratori e le lavoratrici del settore musica devono versare un contributo dello 0,46 per cento, esclusivamente per i periodi di effettiva attività lavorativa.
Il versamento di tale contributo è requisito necessario per il diritto alla maternità o paternità.
In base alla modifica prevista dall’articolo 66, comma 3, del decreto-legge numero 73 del 2021, il contributo di finanziamento della maternità è dovuto sull’importo massimo della retribuzione giornaliera di 100 euro.
Il messaggio chiarisce inoltre che:
“Si ricorda che per i lavoratori autonomi esercenti attività musicali è stato effettuato l’inquadramento automatizzato con il nuovo CSC «7.07.11» con codice Ateco 90.01.09 (Attività artistiche e di intrattenimento), contraddistinto dal codice qualifica 500, e che detti lavoratori per assolvere agli obblighi contributivi, una volta muniti di SPID/CIE/CNS, utilizzano direttamente le denunce on line Uniemens (con un percorso semplificato) ed effettuano il versamento della contribuzione dovuta a mezzo F24 (cfr. il messaggio n. 727/2016).”
Fatte queste premesse, il recente messaggio fornisce le istruzioni da seguire per le lavoratrici e i lavoratori autonomi del settore musica.
- INPS - Messaggio numero 550 del 3 febbraio 2022
- Contribuzione per il finanziamento delle tutele della maternità/paternità per la categoria dei “lavoratori autonomi esercenti attività musicali”, ai sensi dell’articolo 66, comma 6, del D.L. n. 73/2021 che ha inserito l’articolo 59-bis del D.lgs n. 151/2001. Istruzioni contabili.
Maternità settore musica: le istruzioni da seguire
Per il versamento dei contributi previdenziali le lavoratrici e i lavoratori autonomi del settore musica dovranno seguire le istruzioni già fornite dalla circolare numero 154 del 2014, per i lavoratori autonomi e subordinati a tempo determinato dello spettacolo.
L’elemento da valorizzare con le informazioni relative ad altre causali per il recupero della maternità è: DatiRetributivi; Maternita; MatACredito; MatACredAltre dei seguenti sottoelementi CausaleRecMat e ImportoRecMat.
Nell’elemento CausaleRecMat deve essere inserito il codice riportato nella tabella riassuntiva.
Codice | Descrizione |
---|---|
R809 | Recupero dei contributi assistenziali di maternità calcolati su un imponibile maggiore rispetto al massimale retributivo giornaliero previsto per i rapporti di lavoro tempo determinato del settore Spettacolo |
I lavoratori autonomi esercenti attività musicali dovranno inserire nel TipoLavoratore: “SC” e “SY”, con la Qualifica3 “D”. In questo caso, infatti, l’eccedenza dell’importo dei contributi assistenziali di maternità deve essere oggetto di conguaglio dal momento che è calcolato su un imponibile maggiore rispetto al massimale retributivo giornaliero di legge.
Per le mensilità comprese tra giugno e dicembre 2021 dovrà essere inserito il codice M218, all’interno di DatiRetributivi; AltreADebito; CausaleADebito.
Tale codice si riferisce agli arretrati del contributo di maternità.
Nell’elemento AltroImponibile deve essere indicato l’imponibile soggetto a contribuzione e nell’elemento ImportoADebito, l’importo del contributo dello 0,46 per cento dell’imponibile.
La scadenza del versamento è prevista per il 16 maggio 2022.
A livello contabile saranno utilizzati i conti già in uso:
- PTP21011, contributi per le prestazioni economiche di maternità dovuti dalle aziende tenute alla denuncia con il sistema di cui al DM 5/2/69 - anni precedenti;
- PTP21071, contributi per le prestazioni economiche di maternità dovuti dalle aziende tenute alla denuncia con il sistema di cui al DM 5/2/69 - anno in corso.
I conti devono essere indicati nel flusso Uniemens con il codice R809, che indica a sua volta “Recupero dei contributi assistenziali di maternità calcolati su un imponibile maggiore rispetto al massimale retributivo giornaliero previsto per i rapporti di lavoro tempo determinato del settore Spettacolo”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Maternità settore musica, le istruzioni INPS per le lavoratrici autonome