Dichiarazioni dei redditi e IVA 2025: modelli in bozza non ancora disponibili

Tommaso Gavi - Dichiarazioni e adempimenti

Non sono ancora disponibili online i modelli delle dichiarazioni dei redditi e IVA 2025. Si attendono le bozze da parte dell'Agenzia delle Entrate

Dichiarazioni dei redditi e IVA 2025: modelli in bozza non ancora disponibili

Le bozze dei modelli delle dichiarazioni dei redditi 2025 e della dichiarazione IVA annuale non sono ancora state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate.

I dichiarativi non sono ancora stati messi a disposizione di contribuenti, professionisti e imprese, in ritardo rispetto agli anni precedenti.

Negli scorsi anni sono stati pubblicati nella parte finale del mese di dicembre precedente rispetto all’anno di scadenza delle dichiarazioni.

Il ritardo potrebbe rendere in salita la strada dei soggetti coinvolti, anche alla luce delle diverse scadenze fiscali in arrivo nel 2025.

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Dichiarazioni dei redditi e IVA 2025: la prima scadenza è fissata al 1° febbraio

La prima scadenza all’orizzonte per la dichiarazione annuale IVA 2025 è il prossimo 1° febbraio.

Tale data è particolarmente importante perché segna, come di consueto, l’avvio per la possibilità di trasmettere la dichiarazione IVA. L’adempimento deve essere effettuato entro il 30 aprile 2025 ma il mese di febbraio è particolarmente importante per i soggetti obbligati all’invio del modello IVA.

Chi trasmette la dichiarazione entro venerdì 28 febbraio, infatti, può “risparmiarsi” un adempimento. I titolari di partita IVA non saranno infatti chiamati all’invio delle LIPE, le comunicazioni delle liquidazioni IVA, relative al quarto trimestre del 2024.

La messa a disposizione delle bozze è in ogni caso importante per eventuali modifiche al modello, che possono anche essere segnalate dai professioniti.

Inoltre tale pubblicazione permette alle software house di prepararsi in anticipo all’aggiornamento degli applicativi relativi alle dichiarazioni.

Saranno infatti ricche di novità soprattutto le dichiarazioni dei redditi. Quest’anno, così come per gli altri anni, la scadenza per l’invio del modello 730/2025 è fissata al prossimo 30 settembre mentre quella del modello Redditi Persone Fisiche al 31 ottobre.

Rispetto allo scorso anno si dovranno considerare nuove scadenze. Entro il 15 marzo l’Agenzia delle Entrate è chiamata a mettere a disposizione i programmi per la compilazione e la trasmissione dei dati relativi agli ISA, gli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Alla prima scadenza alle porte si aggiunge quella del 15 aprile, data a partire dalla quale le persone fisiche potranno presentare la dichiarazione dei redditi tramite gli uffici postali. Anche le dichiarazione dei redditi necessità dell’approvazione dei dichiarativi entro i tempi stabiliti e la precedente pubblicazione delle bozze dei modelli aiuta a verificare la correttezza delle versioni, prima di quelle definitive.

Certificazione Unica 2025: termini a marzo per tutti

La versione definitiva dei modelli, nel caso della Certificazione Unica 2025, è necessaria proprio per i termini fissati in calendario nel prossimo mese di marzo.

La riforma fiscale, in particolare il decreto attutativo n. 1/2024 e il decreto legislativo n. 108/2024, hanno previsto nuovi termini per l’invio.

A differenza di quanto previsto per lo scorso anno, i sostituti d’imposta che hanno pagato somme a lavoratori autonomi vedono spostata la scadenza. Non potranno più provvedre alla trasmissione del modello entro il 31 ottobre ma entro il 31 marzo 2025.

È opportuno precisare che dal 2025, in relazione all’anno d’imposta 2024, viene eliminato l’obbligo di trasmissione delle CU riferite a compensi corrisposti a contribuenti in regime forfettario.

Il 17 marzo 2025, dal momento che il 16 marzo cade di domenica, è inoltre in calendario il consueto termine per la presentazione delle CU di dipendenti e pensionati.

Concordato preventivo biennale e ISA: le date da tenere in considerazione

Un’ulteriore data da tenere in considerazione è quella del 15 aprile prossimo ed è legata al concordato preventivo biennale per gli anni 2025 e 2026.

Entro la metà del mese di aprile l’Agenzia delle Entrate sarà chiamata a mettere a disposizione il software per il calcolo delle proposte per le partite IVA.

Per l’adesione i contribuenti avranno poi tempo fino al 31 luglio, a differenza di quest’anno in cui il termine è stato legato a quello della dichiarazione dei redditi. Per l’adesione deve essere inviato il modello Redditi 2025.

La scadenza di fine luglio porta con se diverse altre questioni. Per dedidere se aderire le partite IVA dovranno infatti avere una bozza della dichiarazione dei redditi prima dell’invio, per poter valutare l’adesione.

Le tappe sono ancora più forzate per i contribuenti che applicano gli ISA, per i quali abbiamo già indicato la scadenza del prossimo 15 marzo per la messa a disposizione di contribuenti e intermediari dei software di calcolo.

Anche tutte le altre novità che dovranno essere indicate nella dichiarazione dei redditi 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, rendono urgente la messa a disposizione delle bozze dei modelli in vista delle scadenze in arrivo.

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